giovedì 17 maggio 2018

Salvini e Di Maio vogliono perseguitare i sinti e i rom

Le indiscrezioni giornalistiche sul contenuto del noto Contratto di Governo tra Lega Nord e Movimento 5 Stelle esplicitano in maniera inequivocabile la volontà di perseguitare le persone appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom che vivono in stato di povertà, ma non solo perché anche chi non è povero rischia di essere colpito dalla furia razzista del prossimo Governo italiano.

In fotografia il testo contenuto nella bozza pubblicata il 15 maggio da Huffington Post che prevede la chiusura dei cosiddetti “campi nomadi” irregolari. Oggi la notizia è che saranno chiusi anche quelli regolari. Secondo Il Giornale: Nella prima bozza del contratto di governo tra Lega e M5S solo la chiusura dei campi "irregolari". Oggi la lega avrebbe inserito il pugno duro anche a quelli regolari.

Scrive sempre Il Giornale: Matteo Salvini ha fatto della ruspa contro i nomadi il suo paradigma politico (e di possibile governo). Chi sono i “nomadi”? Un'invenzione razzista che colpisce le persone appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom. Una ruspa contro dei cittadini, questo è il paradigma politico del prossimo Governo italiano.


Il dato numerico che si legge nella bozza del contratto è fantasioso, 40mila persone non vivono nei cosiddetti “campi nomadi”. Nemmeno nel momento dell'immigrazione dalla Romania nella metà degli Anni Duemila siamo mai arrivati a questi numeri. Nel 2008 il Ministero dell'Interno ha fatto il censimento in tutti i “campi” di Milano, Roma e tutta la Regione Campania, le persone censite sono state poco più di 12mila. Nelle altre Regioni non vi sono concentrazioni tali, per esempio in tutta la Regione Emilia Romagna nelle aree, comprese quelle di proprietà, vivono 2.745 persone. In Italia nei cosiddetti “campi nomadi” non vivono più di 20mila persone.

E' da sottolineare che i “campi” numericamente più importanti sono stati voluti proprio dalla Lega Nord. L'allora Ministro dell'Interno Roberto Maroni a partire dal 2008 volle concentrare in enormi ghetti le famiglie rom provenienti dalla exYugoslavia e dalla Romania. In quei ghetti entrarono i mafiosi che avevano vinto le gare d'appalto bandite dai Comuni, come ad esempio a Roma, governati dal centro-destra di cui Salvini è il capo politico.

Vediamo in dettaglio le azioni partendo dalla chiusura dei cosiddetti “campi nomadi”. Per gli addetti ai lavori un “campo nomadi” è un'area di solito pubblica adibita alla residenza per la famiglie appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom. Per Salvini e Di Maio il “campo nomadi” è qualsiasi area anche privata dove le famiglie abitino in roulotte o case mobili o carovane, comunque in strutture mobili. In questa casistica rientrano non solo le famiglie povere che vivono nei cosiddetti “campi” ma anche per esempio le famiglie benestanti che svolgono l'attività lavorativa dello spettacolo viaggiante e che sono proprietarie dell'immobile dove vivono.

Quando il Governo emetterà il provvedimento per chiudere tutte le aree pubbliche e private tante famiglie rimarranno in strada anche quelle che giustamente pensano di non vivere in un cosiddetto “campo nomadi”. Diversa è la questione delle aree occupate illegalmente anche se bisogna fare un distinguo perché è diverso occupare un'area senza nessun titolo di proprietà o se occupi un'area di tua proprietà ma vieni ritenuta illegittima la tua occupazione per una questione urbanistica.

Il secondo punto del contratto prevede l'allontanamento delle bambine e dei bambini sinti e rom se non frequentano la scuola. La scuola è importante, ma per nessun bambino in Italia si prevede l'allontanamento dalla famiglia se non frequenta la scuola. Secondo il MIUR nell'anno scolastico 2015/2016 non hanno frequentato la scuola secondaria di I grado 10.591 bambine e bambini. Pensate possibile sottrarre alle famiglie italiane 10mila bambine e bambini?

Lo vorrebbero fare per le figlie e i figli delle famiglie appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom. Sarebbe un atto razzista. In Italia non si può censire una persona per appartenenza ad una minoranza, dovranno decidere chi è sinto e rom violando la Costituzione italiana. Poi vogliono procurare un immenso dolore a bambine e bambini allontanandoli dalla loro mamma e da loro papà, ma noi non lo permetteremo!! Se alcuni bambini e bambine non frequentano la scuola è perché non hanno i mezzi economici o perché subiscono un trattamento razzista da parte di compagni ed insegnanti.

Il terzo punto è l'introduzione dell'arresto per chi chiede l'elemosina con dei bambini. Chi sfrutta dei bambini per chiedere l'elemosina può essere già oggi immediatamente arrestato, ma se una mamma e un papà non hanno un lavoro e non sanno dove lasciare il proprio figlio, li arrestiamo? O è forse meglio che rimanga con i suoi genitori anche se questi chiedono l'elemosina? Certo dovrebbero intervenire i servizi per aiutare la famiglia a inserire il bambino all'asilo nido ed aiutare mamma e papà a trovare lavoro. Non serve arrestare mamma e papà.

L'ultimo punto sono i rimpatri per chi è irregolare. In Italia la stragrande maggioranza delle persone sono cittadine italiane: sono a casa loro, come direbbero i razzisti che stanno andando al Governo. Poi ci sono cittadini comunitari, rumeni e bulgari, che oggettivamente non puoi rimpatriare perché anche per questi vale: l'Unione europea è casa nostra! In ultimo abbiamo una piccolissima parte di persone che sono arrivate in Italia dalla exYugoslavia e sono di fatto apolidi e non puoi rimpatriare perché il loro Paese non esiste più...

Alla fine non rimane che impugnare le armi che ci offre la legge per cacciare questi politici razzisti. di Carlo Berini

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