mercoledì 27 giugno 2018

Sucar Drom: la vergogna dei "campi nomadi" si può affrontare con serietà

L'intervento a firma di Luca Dotti per l'associazione Sucar Drom a condanna delle esternazioni del Ministro Salvini e sull'attuale momento politico italiano con un invito ai Sindaci lombardi a dimostrare che è possibile affrontare temi “politicamente difficili” nel rispetto dei dettami democratici.

Ogni giorno siamo ormai costretti ad assistere ad esternazioni di Matteo Salvini, massimo esponente di questo miserevole governo leghista-pentastellato. Non avendo idee concrete per risolvere i problemi del nostro Paese, il neo Ministro dell’Interno non trova di meglio da fare che cavalcare i temi più beceri e razzisti tanto cari ai fedeli alla Lega. Chiusura all’Europa, madre di tutti i nostri mali, lotta agli immigrati che metterebbero in pericolo i nostri valori culturali, e misure speciali contro i rom, secolari nemici e da sempre una minaccia per tutti. Queste le priorità di un governo che da molte parti politiche è considerato impreparato e inefficiente per il compito che deve assolvere, se non pericoloso per i diritti umani.

A gran voce il Ministro in questi giorni è tornato infatti a chiedere la schedatura dei rom che vivono in Italia e misure quali il togliere la patria potestà per quei genitori che non mandano i figli a scuola. Naturalmente se i bambini sono rom, gli altri padri e le altre madri possono stare tranquille se non mandano i loro figli a scuola.


Misure che Salvini stesso sa essere contrarie alla Costituzione e alle leggi e perciò inapplicabili, ma che vanno sempre bene da sbandierare perché sempre troveranno un seguito tra il suo elettorato. Leggi speciali di triste memoria che speravamo di non sentire invocate nuovamente, almeno non a così poco tempo dall’intervento della Senatrice a vita Liliana Segre quando ha affermato: “Mi rifiuto di pensare che la nostra civiltà democratica sia sporcata da leggi speciali, se accadrà mi opporrò con tutte le mie forze”.

Credere che il Ministro fosse in qualche modo toccato da queste parole era davvero troppo, quindi speriamo che tanti altri, esponenti politici e non, come sta avvenendo facciano sentire il loro dissenso e denuncino queste esternazioni, ancor più gravi e inammissibili se fatte da un esponente del Governo.

Troppe volte e per troppo tempo si è preferito minimizzare queste prese di posizione come trovate buone per accaparrare voti in campagna elettorale. Molto colorate ma in fondo non pericolose, un gran abbaiare e poco di più. Un minimizzare le cose che ha solo portato a rimandare in eterno la risoluzione del vero problema: il superamento definitivo di tutte le realtà ghettizzanti, quali i cosiddetti “campi nomadi”, offrendo alle persone che vi abitano un'alternativa abitativa dignitosa al pari dei loro concittadini.

I Sindaci delle città lombarde, quale il nostro Sindaco Matti Palazzi, devono esprimere oggi una volontà atta ad affrontare la questione del superamento dei cosiddetti “campi nomadi”. Un impegno che deve essere anche della Regione Lombardia che da dieci anni si disinteressa vergognosamente della questione. Una sconcezza, quella dei “campi nomadi”, che nella nostra città ha visto fino ad oggi un impegno da parte dell'Amministrazione comunale più di studio e di verifica delle possibili alternative che di impegno nella realizzazione di azioni politiche concrete. Oggi è il momento di dimostrare che è possibile affrontare temi “politicamente difficili” con onestà e civiltà nel rispetto dei dettami democratici. di Luca Dotti

Nessun commento: