mercoledì 10 ottobre 2018

Lanciano (CH), inaugurato il monumento al Samudaripen

É in pietra della Majella e raffigura una donna con un bambino fra le braccia, la gonna impigliata nel filo di ferro, che riesce a liberarsi e a fuggire dal genocidio. Accanto una ruota, simbolo del viaggio, del cammino di un popolo. É il monumento al 'Samudaripen', memoria al tentativo di genocidio subito dalle persone appartenenti alla minoranza linguistica rom e sinta durante il fascismo e il nazismo.

Il monumento, fortemente voluto dall'associazione Thèm Romano e da tutte le associazioni rom e sinte italiane, è stato inaugurato il 5 ottobre scorso a Lanciano nel Parco delle Memorie. Una scultura realizzata da Tonino Santeusanio grazie a una raccolta fondi promossa, tramite un comitato internazionale, da Santino Spinelli (in foto con il padre), artista e docente universitario, ambasciatore della cultura rom nel mondo.

Un monumento per ricordare, primo in Italia, la persecuzione razziale e lo sterminio di cinquecentomila fra rom e sinti in Italia e Germania tra 1935 e 1945. Spinelli è anche autore della poesia 'Auschwitz' (nelle lingue romanì, italiano, inglese ed ebraico) sul basamento del Monumento, incisa su ceramica laertina donata dal Comune di Laterza (Taranto), città gemellata con Lanciano. La stessa poesia è sull'unico altro monumento al Samudaripen in Europa il Roma Memorial di Berlino.

L'inaugurazione del monumento è stato il momento più emozionante di una due giorni, 4 e 5 ottobre, ricca di momenti importanti vissuti con il convegno internazionale sul 'Samudaripen' o Porrajmos e con la premiazione del Concorso artistico internazionale 'Amico Rom', alla sua 25/a edizione. Eventi promossi dall'Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, insieme ai Comuni di Lanciano (Chieti) e Laterza (Taranto), all'Università 'D'Annunzio' di Chieti-Pescara, all'Anpi di Lanciano, all'Associazione Them Romanò Onlus e all'Ucei, Unione delle Comunità ebraiche italiane.

La sera del 4 ottobre alTeatro Fenaroli di Lanciano ha ospitato la cerimonia di premiazione del Concorso 'Amico Rom' che ha visto la partecipazione di artisti da tutta Europa: il vincitore assoluto quest'anno è Veljko Kajtazi di Zagabria, artista e attivista per i diritti dei rom e membro del Parlamento della Repubblica croata.

"Siamo una minoranza in Italia da oltre sei secoli - ricorda Santino Spinelli, in arte Alexian, docente universitario e musicista, animatore dell'associazione Them Romanò Onlus - Ci sono rom italiani integrati nella società che conservano le loro tradizioni. La popolazione romanì nel mondo è di circa 20 milioni di persone: 16 milioni tra Europa e Americhe (180mila in Italia), 4 in Medio Oriente. Il primo ceppo di Rom in Italia arrivò in Abruzzo e Molise dalla Grecia".

Tante le persone che hanno partecipato agli eventi, tra cui tantissimi studenti e alcune personalità quali il direttore dell'Unar, Luigi Manconi, il drammaturgo, attore e compositore Moni Ovadia e il giornalista Gad Lerner.

Nessun commento: