lunedì 17 settembre 2007

Reggio Emilia, l'Opera Nomadi faccia autocritica

Noi della sezione reggiana dell’associazione Them Romanò siamo davvero meravigliati da quanto abbiamo letto nella Gazzetta di Reggio del 5 settembre circa le micro-aree per i sinti reggiani. Giorgio Ferri, ex maestro delle scuole speciali per “zingari” “Lacio Drom” nonché fondatore della sezione reggiana di Opera Nomadi, intervistato sulla «questione sinta» afferma che il progetto proposto dal sindaco Delrio è lungimirante e che i «campo nomadi» sono dei veri e propri «ghetti».
Siamo felici di udire finalmente simile parole, ma ci chiediamo come mai Ferri non senta la necessità etica, morale e politica di iniziare una seria autocritica di quello che Opera Nomadi ha detto e fatto dagli anni ’60 in avanti (a Reggio e in Italia). Come mai l’Opera Nomadi «scopre» dopo 30 anni che i campi nomadi sono dei ghetti? Non è stata proprio questa associazione a proporli come soluzione del problema dello «zingarato» anche a Reggio Emilia?
A Reggio Emilia, da quando nel 1998 l’associazione Them Romanò ha cominciato a battersi per la chiusura dei campi e per l’allestimento di micro-aree (modifica della legge regionale n. 47 del 1988 con Delibera della Giunta Regionale n. 2211 del 1999), Opera Nomadi non è mai scesa in campo e si è ben guardata dal fare una sana autocritica che sola le avrebbe permesso di non diventare il paradosso di sé stessa. Noi crediamo fermamente che non si possa costruire un futuro migliore per la nostra gente se le persone che affermano di aver a cuore il nostro destino dicono tutto e il contrario di tutto. Nonostante l’amarezza per essere stati denigrati da Opera Nomadi, anche davanti alle Istituzioni reggiane, ci auguriamo che Giorgio Ferri non si limiti alle interviste ma agisca concretamente affinché i «campi» siano solo un triste ricordo con cui far capire alle future generazioni come si delimita e si limita la vita delle persone; noi di Them Romanò lo stiamo facendo da anni assieme ad altre associazione di sinti e di rom in Italia e in Europa.
Vladimiro Torre, Presidente di Them Romanò

5 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Vladimiro che il tuo nome ha una importanza enorme che significa in lingva slava regna la pace e io agiungo e cosi sia piu tosto di criticare la OPERA NOMADI facia cvalcosa diversa piu tosto di criticare credimi che non ha senso percheci sono molti rom e specialmente i sinti denominati citadini ITALIANI vogliono ancora tutto oggi vogliono stare nei campi nomadi e lei di ass ROMANO THEM informati e poi rifletti ciao

u velto ha detto...

ciao Anonimo, a noi sembra che Vladimiro Torre lavori e molto!

Sulla questione "campi nomadi" noi non abbiamo mai sentito un Sinto o un Rom che voglia rimanerci ma forse tu ne conosci?

Anonimo ha detto...

A punto forse lei fa la finta di niente pero basta vedere cvel sinto che ha rifiutatto la casa a padova poi ancora cveli sinti taic a Rimini e poi ancora cveli sinti a Bolzano che piu tosto la casa vuole la micro area atrezatta e poi ancora i rom denominati citadini ITALIANI rom Abruzessi a Falconarra Maritimma provincia di (AN) e ancora molti sinti a Iesi (AN)e ancora molti rom e sinti e rom a Firenze e a Pistoia e ancora molti sinti a Genova e ancora molti altri che adesso non ho tempo di spiegarti ma in un altra ocasione forse ne parleremo ciao

Anonimo ha detto...

A punto forse lei fa la finta di niente pero basta vedere cvel sinto che ha rifiutatto la casa a padova poi ancora cveli sinti taic a Rimini e poi ancora cveli sinti a Bolzano che piu tosto la casa vuole la micro area atrezatta e poi ancora i rom denominati citadini ITALIANI rom Abruzessi a Falconarra Maritimma provincia di (AN) e ancora molti sinti a Iesi (AN)e ancora molti rom e sinti e rom a Firenze e a Pistoia e ancora molti sinti a Genova e ancora molti altri che adesso non ho tempo di spiegarti ma in un altra ocasione forse ne parleremo ciao

Anonimo ha detto...

una micro area o un terreno privato sono ben diversi di un "campo nomadi".

in questi mesi stiamo discutendo se in effetti la micro area per una famiglia allargata possa diventare un piccolo "campo nomadi" dopo vent'anni dalla sua realizzazione.

comunque sarebbe importante riuscire a confrontarsi anche in maniera diretta ma nessuno di sucardrom ha la più pallida idea della tua identità...