mercoledì 26 settembre 2007

Unione Europea, bisogna fare di più contro la discriminazione razziale

Pubblichiamo un’anteprima della relazione iniziale alla sessione plenaria dell’Unione Europea sulla lotta al razzismo che si tiene in questi giorni (24-27 settembre 2007) a Starsburgo.
La relazione iniziale sollecita gli Stati membri a adottare una serie di standard minimi per garantire l'accesso dei minori appartenenti a minoranze etniche - soprattutto le ragazze - all'istruzione di elevata qualità e a pari condizioni.
Dovrebbero inoltre approvare una legislazione positiva che renda obbligatorio porre fine alla segregazione nelle scuole e redigere programmi dettagliati per porre fine all'istruzione separata e di qualità inferiore impartita a ragazzi e ragazze appartenenti a minoranze etniche.
Allo stesso tempo, gli Stati membri dovrebbero garantire che tutte le persone appartenenti a minoranze etniche - in particolare le donne - abbiano accesso ai servizi sanitari di base, preventivi e d'urgenza. Andrebbero quindi organizzate e attuate politiche che garantiscano il pieno accesso delle comunità piú emarginate al sistema sanitario, anche organizzando corsi di formazione e di sensibilizzazione per gli operatori sanitari, «per porre fine ai pregiudizi esistenti».
I governi sono poi esortati a garantire pari trattamento e opportunità nel quadro delle politiche occupazionali e di inclusione sociale «per diminuire i tassi estremamente elevati di disoccupazione» che si registrano soprattutto tra le donne appartenenti a minoranze etniche, «eliminando in particolare i gravi ostacoli posti dalla discriminazione diretta nelle procedure di assunzione».

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