lunedì 28 gennaio 2008

Bologna, cause strategiche contro la discriminazione

A Bologna, mercoledì 20 febbraio 2008, dalle ore 10.30 alle ore 17.30 presso la Sala 5 della sede della Regione Emilia-Romagna, in Viale Silvani 6 si terrà la conferenza “cause strategiche contro la discriminazione”.
Le cause strategiche sono cause legali che organizzazioni di tutela contro le discriminazioni, avvocati e singoli individui decidono di intraprendere allo scopo d’indurre un cambiamento sociale, legislativo e giurisprudenziale che contribuisca allo sviluppo della tutela dei diritti umani.
In Europa il ricorso alle cause strategiche sta diventando uno dei metodi più utilizzati per combattere le discriminazioni sulla base della razza e dell’origine etnica, mentre in Italia il tema è stato sinora poco trattato e ancor meno praticato.
Per decidere se intentare una causa strategica occorre valutare molti elementi: esperti e vittime si sono confrontati su questo tema per un anno e le loro riflessioni sono presentate in un opuscolo e riproposte in questa conferenza.
La conferenza è dunque il luogo dove associazioni di tutela contro le discriminazioni in ogni campo, istituzioni pubbliche di tutela delle vittime di discriminazione, persone a rischio di discriminazione fondata sulla razza, sul colore, l’ascendenza o origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, avvocati e magistrati, possono dibattere sulla praticabilità delle cause legali strategiche in Italia.
Lo scopo è gettare le basi per una collaborazione strutturata che rafforzi il movimento anti-discriminazione e le vittime nella tutela dei propri diritti.
L’iniziativa è l’evento conclusivo del progetto "Cause strategiche contro la discriminazione", co-finanziato da UNAR - Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, promosso da Cospe in collaborazione con ASGI, CESTIM, ENAR e il Servizio Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale dei cittadini stranieri Regione Emilia-Romagna.
Per ulteriori informazioni: Segreteria Organizzativa Cospe, Via Lombardia n. 36 a Bologna, telefono 051 546600, e-mail cospe@cospe-bo.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Operaio Lucchese aggredito da un gruppo di nomadi al parco fluviale. Come al solito un’altra aggressione impunita dei nomadi di Lucca ai danni di un cittadino .Questa volta perche’ i nomadi di Via della Scogliera transitando in auto come sempre in senso contrario , hanno intralciato il passo stradale ad un lavoratore che lamentandosi della strada occupata per tutta risposta e’ stato malmenato dai nomadi del Campo vicino..Questa e’ la situazione di Lucca , dove i Nomadi dettano le loro regole ….

E gli Italiani discriminati dove li metti??

u velto ha detto...

ciao Anonimo, il comportamento tenuto da quei Sinti o Rom a Lucca è deplorevole e chiede giustizia.
ma tutto ciò non cambia la situazione di grave discriminazione e segregazione vissuta dalla maggior parte dei Sinti e dei Rom in Italia; infatti non ci sembra che mai un Sindaco sinto abbia emesso un'ordinanza di divieto di transito per tutti i Cittadini che non sono Rom o Sinti...
il singolo reato è da condannare e da punire, purtroppo ieri ed oggi in Italia si punisce sempre e comunque solo in una sola direzione... infatti tutte le maggiori organizzazioni internazionali, ONU compresa, denunciano la gravissima situazione italiana.