martedì 22 gennaio 2008

La crisi italiana sui diritti umani

Mentre la polizia italiana continua a terrorizzare i Rom e i Sinti nelle loro abitazioni, il CERD, Comitato delle Nazioni Unite contro le Discriminazioni Razziali, analizza la situazione dell’Italia.
18 gennaio 2008, Budapest, Firenze, Ginevra, Mantova: oggi una coalizione di organizzazioni per i diritti umani ha inviato un approfondito Rapporto parallelo sulla crisi dei diritti umani che colpisce i Rom ed i Sinti in Italia al Comitato delle Nazioni Unite per l’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione Razziale in previsione dell’esame che questo Comitato sul rispetto da parte dell’Italia della Convenzione Internazionale per l’Eliminazione di ogni Forma di Discriminazione Razziale. Fanno parte di questa coalizione di associazioni: l’European Roma Rights Centre (Centro Europeo per i Diritti dei Rom, ERRC), il Centre on Housing Rights and Evictions (Centro per il Diritto alla Casa e contro gli Sgomberi, COHRE) e le associazioni italiane osservAzione e Sucar Drom.
Il Rapporto si basa su ricerche approfondite e lunga esperienza da parte delle organizzazioni coinvolte e si concentra sia sul razzismo anti-zigano sia sulle azioni dirette contro queste popolazione che, a cominciare dal 2006, hanno toccato livelli di vero e proprio isterismo. Include anche una serie di raccomandazioni al governo italiano per migliorare la situazione dei Rom e dei Sinti nell’ambito del rispetto dei diritti umani.
In primo piano nel Rapporto si evidenziano gli alti livelli di odio anti-zigano diffusi da eminenti pubblici ufficiali italiani e dai media, oltre ai cosiddetti “Patti per la Sicurezza” adottati da varie città italiane negli anni 2006 e 2007, ed i Decreti d’Emergenza che modificano la legislazione italiana in materia di soggiorno dei cittadini comunitari in Italia. La sostanza e l’impatto di queste azioni legislative e le politiche di azione vengono analizzate in dettaglio, con particolare riguardo verso l’accanimento sistematico su Rom ed Sinti durante i controlli di polizia e i blitz nei campi, verso gli sgomberi forzati e la distruzione di proprietà e documenti personali ed altri abusi commessi da rappresentanti dello Stato, e non, contro Rom e Sinti in Italia.
Nel Rapporto si esprime, inoltre, preoccupazione per il fallimento da parte del governo italiano di riconoscere a Rom e Sinti lo status di minoranza, per la segregazione continua di Rom e Sinti in Italia, per le limitazioni al diritto di libera circolazione per i membri di questi gruppi e per i problemi relativi alla segregazione educativa dei bambini rom e sinti.

Il testo completo del rapporto e i relativi annessi sono disponibili ai seguenti indirizzi:
Rapporto: http://www.errc.org/db/02/9B/m0000029B.pdf
Annesso 1: Il patto per la sicurezza di Roma: http://www.errc.org/db/02/9A/m0000029A.pdf
Annesso 2: Il patto per la sicurezza di Milano: http://www.errc.org/db/02/99/m00000299.pdf
Annesso 3: Foto: http://www.errc.org/db/02/9C/m0000029C.pdf

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:
Tara Bedard, ERRC Programmes Coordinator, tara.bedard@errc.org
Claude Cahn, COHRE Head of Advocacy Unit, claudecahn@cohre.org
Piero Colacicchi, osservAzione President, pierocolacicchi@tele2.it
Bernardino Torsi, Sucar Drom President, sucardrom@sucardrom.191.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve, girovagavo cercando informazioni leggi normative da diffondere a miei amici rom, che come tutti i rom in italia pur essendo sia padre che madre e 3 figli nati in italia, non hanno alcun diritto come cittadini ne permesso di soggiorno, anzi, verrano molto problabilmente sfollati dalla propia abitazione nel campo attrezzato di via dei Gordiani a Roma, così come è successo già.Tra l'altro addiritttura mi vengono creati problemi anche a me ogni volta che li vado a trovare dicendomi che non posso rimanere più tardi delle 23,00 anche trattandosi di un compleanno di una bambina o che non posso entrare con la macchina se ho da scaricare un po di spesa che gli porto.Se avete notizie in merito postatemi, grazie D.

u velto ha detto...

ciao D., dovresti inviarci copia del "regolamento" che il Comune di Roma ha imposto in via dei Gordiani. da come descrivi le "norme" che vigono ora, in uno degli insediamenti storici romani, probabilmente è un regolamento tipo "patto di socialità e legalità".
questi "regolamenti" possono essere impugnati.