mercoledì 23 gennaio 2008

Rom e Sinti, la scuola deve cambiare

Nella mattinata di oggi, alla Conferenza europea sulla popolazione rom, si sono riuniti tre gruppi di lavoro riguardanti diritti, istruzione e casa.
Ettore Rosato, sottosegretario all'Interno, ha poi tirato le conclusioni per quello che riguarda l'aspetto dei diritti, esprimendo il bisogno di un maggior riferimento al quadro internazionale, promuovendo allo stesso tempo una maggiore operatività nazionale. Il sottosegretario ha poi evidenziato come sia necessaria una migliore comunicazione sia da parte delle istituzioni che da parte delle comunità rom e sinte. Rispetto alla mendicità infantile, Rosato ha dichiarato: "Non si possono giustificare bambini ai semafori al massimo si può capirli".
Forti dubbi sono invece stati espressi in materia di istruzione. L’intervento del prof. Bruno Morelli per Sucar Drom e quelli di Luca Dotti e Davide Gabrieli, sempre per Sucar Drom, hanno sottolineato come la strategia seguita fino ad ora non ha dato risultati ottimi e come la conferenza di oggi debba rappresentare un giro di boa verso un migliore approccio alla scuola per rom e sinti. La scuola interculturale deve intraprendere quindi percorsi precisi che sappiano far crescere la consapevolezza delle culture rom e sinte.
Durante i lavori della mattinata è emerso inoltre il bisogno di evitare i ghetti e superare i campi, ristrutturandoli e potenziandoli con strutture di coesione al loro interno, fino a quando non sia possibile superarli.
In foto il prof. Bruno Morelli e l'insegnante Maria Grazia Dicati durante un incontro del comitato "Rom e Sinti Insieme".

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