mercoledì 19 marzo 2008

Il corriere perde il pelo ma non il vizio

Domina l’incredulità di fronte al razzismo palese sbattuto in home page del sito del Corriere della sera. «Dijana Pavovic, la prima zingara onorevole?» si chiede il quotidiano di Milano, storpiando anche il nome ma correggendolo in seguito della candidata rom alle elezioni politiche sulla lista della Sinistra Arcobaleno.
«Dopo la pornostar Cicciolina, il transgender Luxuria, arriva una nuova candidatura provocatoria per il parlamento italiano: la zingara. Dijana Pavlovic, serba e romni [donna di etnia rom], attrice e mediatrice culturale è, infatti, la numero 8 della lista della Sinistra Arcobaleno alla Camera» si legge nell’articolo di Nino Luca. Non resistiamo a pubblicarne il seguito, che non risparmia alcuno stereotipo su “zingari” e dintorni.
«Il comitato nazionale rom e sinti ha chiesto a tutti i partiti italiani di candidare un suo rappresentante. La Sinistra Arcobaleno è stata l’unica a rispondere», spiega Dijana. «Ma di certo, mai mi sarei candidata con Berlusconi o con Veltroni. Non mi sarei messa in lista con chi vuole “patti di sicurezza” o con chi vuole cacciare via dal Paese chi è diverso».
Ama la sua gente, 31 anni, non ha figli. Strano per una rom: «Ho posticipato l’evento. Ho studiato e mi sono laureata. Ma adoro i bambini. Ci lavoro tutti i giorni». E allora la provochiamo: «Se avessi dei bambini li manderesti a chiedere l’elemosina? Certo se avessi problemi economici,– ci risponde – e se mi trattassero male come oggi vengono trattati gli “zingari”, allora non mi farei scrupoli. Ora però ho un solo obiettivo. Andare in Parlamento per cercare di risolvere le problematiche dei rom e con loro difenderò i diritti di tutti gli italiani».
Per strada canta, beve alla fontana, gioca con la gente, chiede il voto per la sua lista e ottiene sorrisi. Quando vuole leggere la mano qualcuno scappa. Poi si avvicina una rom romena che le chiede l’elemosina e allora coglie l’occasione per spiegarci i problemi dei rom di via Triboniano e di quelli che vivono a Sesto San Giovanni: «Da più di un anno vivo con loro nelle baracche, nel fango sotto la pioggia e vedo le donne partorire per strada. Posso assicurare che ci sono anche i rom buoni, quelli onesti, come me. E sono la maggioranza». E se ne va, in attesa di conoscere Fausto Bertinotti, venerdì 14 alla presentazione al teatro Smeraldo, decisa a giocarsi le sue chances.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche dalle candidature si può vedere chi stà dalla parte degli italiani e per la sicurezza e di certo non la sinistra. E Nella destra neofascista la vera forza di cambiamento
Italia agli Italiani!
Viva Il DUCE

u velto ha detto...

vediamo che alcuni nostalgici della dittatura fascista sono assidui lettori di questo spazio web, speriamo che le loro menti e i loro cuori si possano aprire.

Anonimo ha detto...

Aprire a cosa? Perchè nessuno apre il proprio cuore verso la gente che viene scippata, derubata o rimasta vittima proprio dai rom? Ricordiamoci che gli Italiani sono le vittime e non i rom!

u velto ha detto...

ciao Anonimo, se fosse come dici, perchè tutti gli organismi internazionali non lo rilevano ma affermano e condannano l'Italia per l'esatto contrario?