mercoledì 9 aprile 2008

Lettera aperta ai cittadini di Pescara

Per decenni le organizzazioni pro rom e sinti hanno promosso politiche paternalistiche, caritative e assistenziali. Pochissimo lo spazio offerto direttamente ai Sinti e ai Rom che nella maggior parte dei casi sono rimasti incastrati in questo sistema. I Rom e i Sinti chiedevano uno spazio in queste organizzazioni, escludendosi di fatto una reale partecipazione nel Paese.
Oggi le organizzazioni sottoscritte, formate sia da Sinti e Rom che da Appartenenti alla società maggioritaria, hanno superato questa logica e promuovono una politica partecipativa ad ampio raggio. L’obiettivo era ed è tutt’oggi considerare protagoniste le comunità sinte e rom.
Nel 2005 l’associazione Sucar Drom è riuscita a rompere in Italia il tabù politico, portando all’elezione Yuri Del Bar, un Sinto lombardo, nel Consiglio comunale di Mantova. L’impegno e il risultato ottenuto hanno fatto capire a tantissimi Sinti e Rom italiani che era possibile uscire dal ghetto culturale in cui erano stati rinchiusi per decenni. Immediatamente altre realtà hanno seguito l’esempio di Mantova.
Oggi esiste la concreta possibilità che Pescara possa esprimere la stessa politica partecipativa: un Rom in Consiglio comunale. Starà nei Rom abruzzesi e in tutti i pescaresi non perdere questa occasione, capace di iniziare un percorso reale di interazione tra culture.
In molti si opporranno e/o cercheranno con tutti i mezzi di fermare questo cambiamento radicale anche nelle stesse comunità rom. Fino ad oggi i Rom e i Sinti sono stati strumentalizzati e sarà facile che anche a Pescara, in questa campagna elettorale, ciò avvenga. Gli stessi Rom abruzzesi saranno disorientati sia da ciò che fino ad ora hanno conosciuto che dalle sirene di chi li ha sempre e solo usati.
A Mantova, quando Yuri Del Bar è stato candidato, molti Sinti e Rom italiani erano diffidenti, sfiduciati e incapaci di vedere la novità offerta ma poi tutti compatti hanno sostenuto la candidatura, perché hanno capito che Yuri non sarebbe stato il “capo” ma quella persona capace di aprire tanti spazi anche di potere fino ad allora sbarrati per gli stessi Sinti e Rom. Oggi ogni Sinto e Rom mantovano sa di avere avuto ragione.
Adesso tocca a Pescara andare avanti, cambiare marcia per sostenere un Rom che ha la giusta ambizione di mettersi al servizio dei bisogni e delle aspettative espressi da tutti i Rom abruzzesi e da tutti i pescaresi. Non deludeteci!

Yuri Del Bar e Carlo Berini, associazione Sucar Drom; Radames Gabrielli, associazione Nevo Drom; Eva Rizzin e Piero Colacicchi, associazione OsservAzione; Demir Mustafa, associazione Amalipé Romanò; Etem Dzevat, ACER Pisa; la segreteria tecnica del comitato “Rom Sinti Insieme”.

1 commento:

u velto ha detto...

Riportiamo la lettera inviata da Giacom Marino.

In un momento storico segnato da comunità sempre più multietniche in cui la politica si trova ad un bivio tra la strada popolare della xenofobia e quella difficile e poco nota dell'intercultura avere in consiglio comunale una rappresentanza qualificata del popolo rom è una conquista di vera democrazia .
La rappresentanza di cui parliamo non è solo la presenza di un rom esperto in consiglio comunale e quindi la garanzia che le istanze di una minoranza vengano considerate, ma è soprattutto fare entrare nella politica l'interculturalità ossia uno stile e un orientamento che è in grado di garantire uno sviluppo pacifico alle nostre città.
Questo tipo di impegno politico è garantito da un uomo come Nazareno Guarnieri che ha dedicato gran parte della sua vita alla causa Rom formandosi nel settore dell'intercultura e mettendo in pratica azioni importanti in questo ambito.
Nazareno Guarnieri è in grado di offrire per il governo della città di Pescara un contributo importante che arricchirà la politica cittadina . Il suo programma di intervento a favore della comunità rom è costituito da una serie di spunti innovativi di politica sociale che possono "fare scuola" per lo sviluppo sociale dell'intera collettività.
La novità della politica non è tanto nell'inventare una nuova produttività, ma nel ripartire dalle persone e soprattutto da quelle che sono ai margini della comunità. Da questo punto di vista l'esperienza e la formazione di Nazareno rappresentano una grande occasione per il comune di Pescara.
Un fraterno saluto a Nazareno dalla comunità dall'Opera Nomadi e dalla comunità Rom di Reggio Calabria.