mercoledì 23 aprile 2008

Veneto, Opera Nomadi: i Rom e i Sinti non sono nomadi

Nel territorio Veneto sono presenti: Rom Kalderasha, Rom Harvati, Sinti Veneti, Sinti Taic, tutti italiani; Rom provenienti dalla ex Yugoslavia (Serbia, Bosnia, Kosovo, Macedonia, Croazia) di recente immigrazione e, ultimamente, in seguito all’entrata nella UE delle loro nazioni, assistiamo all’arrivo di rom rumeni e bulgari.
I Rom e i Sinti italiani presenti nel Veneto sono stanziali e, se, nomadi lo sono forzatamente perché non hanno un luogo dove poter vivere stabilmente, come desidererebbero.
Esiste un seminomadismo praticato dai Sinti veneti giostrai che, per seguire le fiere e sagre, si spostano nel periodo primavera/estate. I Rom provenienti dalla ex Yugoslavia non sono nomadi, e non desiderano esserlo anche perché provengono da luoghi dove abitavano nelle case.
Non si comprende, perciò a chi sia rivolta la nuova proposta di legge. A quali popolazioni nomadi? C’è, infatti, un errore già nella dicitura del Progetto di Legge. Al posto di "...presenza di popolazioni nomadi nel territorio Veneto" dovrebbe essere scritto "...presenza di popolazioni Rom e Sinte nel territorio Veneto".
La logica dei campi nomadi poteva essere valida negli anni passati, solo se considerati una soluzione temporanea e luoghi di prima accoglienza. Oggi è necessaria una politica di superamento degli stessi. Il campo nomadi, se aveva l’obiettivo di offrire un habitat dignitoso per queste famiglie, ha fallito. Situati ai margini della città, in condizioni igieniche e sanitarie sono disastrose, la loro gestione comporta una spesa pubblica non indifferente.
In realtà gli stessi Rom e Sinti non vogliono vivere nelle aree comunali, veri e propri ghetti e sacche di emarginazione sociale tanto che l’Italia è stata condannata, il 24 aprile 2006, per la politica abitativa dei cosiddetti campi nomadi, dal Comitato Europeo per i Diritti Sociali, organismo del Consiglio d’Europa, indicando le politiche sviluppate a favore dei Rom e Sinti, azioni di esclusione e di separazione dal resto della società.
Ribadendo che il mantenimento dei campi nomadi in Italia, conosciuta in Europa come “paese dei campi”, risulta essere una prospettiva non solo ghettizzante ma, come da definizione dell’European Roma Right Center “l’emblema della segregazione razziale per eccellenza” e secondo il Comitato per l’Eliminazione delle Discriminazione dell’ONU, “un mix tra le favelas e i campi di concentramento”, siamo convinti che l’unica strada da percorrere (oltre all’inserimento scolastico e lavorativo) per procedere ad una efficace inserimento socio-culturale dei Rom e dei Sinti sia quella di procedere alla progressiva eliminazione dei campi nomadi con l’inserimento delle persone in abitazioni o micro-aree per una famiglia.
L’errore di fondo sta proprio nel considerare le popolazioni rom e sinte come popolazioni nomadi, che vogliono vivere nei campi nomadi e che non vogliono inserirsi nel nostro tessuto sociale. di Renata Paolucci (Opera Nomadi), continua a leggere…

41 commenti:

Unknown ha detto...

Mi vergogno come cittadina italiana di far parte di un paese che sta autorizzando un razzismo di stato contro il popolo rom e sinti. Il manifesto delle razze del 1938 avrebbe dovuto insegnarci qualcosa e servirci da monito. Non si può demonizzare un popolo, scatenando gli istinti peggiori della teppa e dei facinorosi. Il popolo rom e sinti é rappresentato anche da persone degne ed oneste che andrebbero aiutate,accolte,a cui andrebbe dato un lavoro,coadiuvate nell'opera di genitori, affinchè possano tranquillamente mandare i loro bambini a scuola,senza temere ripercursioni o emarginazioni di tipo razzistico.Spero che l'opera nomadi apra una sottoscrizione pubblica ove ogni cittadino di buonnsenso possa apporre la sua firma di protesta per fermare e far abolire le ultime leggi inique del governo Berlusconi.Con tutta la mia solidarietà .

Anonimo ha detto...

Rosa, pensa un po’, invece .. io mi vergogno come cittadino Italiano di far parte di un paese che .. mentre da un lato continua a dire che i rom sono cittadini Italiani, dall'altro, per una forma di buonismo che deploro nemmeno immagini quanto, sente di dovere loro qualcosa che non deve agli altri italiani i quali non hanno asili per i loro bambini, vivono con pensioni da burkina fasa, vanno in cliniche private per una tac perché altrimenti dovrebbero aspettare 2 anni o più ecc.. Come immagini potrei continuare a lungo. Certo che ci sono problemi più grossi dei 2.7 Ml€ che il sindaco di Venezia Massimo Cacciari vuole impiegare per costruire case ai sinti (nonostante NESSUNO dei suoi cittadini sia d’accordo e i soldi sono le loro tasse) ma non vedo perché questo problema non può venire affrontato parallelamente agli altri. Cara Rosa, io non voglio generalizzare su un'etnia intera, infatti vorrei che tutti coloro che fanno andare i fligli a rubare invece che a scuola andassero in carcere aggiungerei solo con la reistituzione dei lavori forzati. Forse è un pregiudizio il mio ma segretamente sono convinto che dopo un ragionevole numero di giorni sparirebbero tutti i rom e non avrebbero quindi bisogno delle case che alcuni di loro nemmeno vogliono. Fatta una pulizia delle strade, chi rimane rimane, che sia rom cingalese senegalese o milanese.
Lasciami dire infine che forse il malcontento che affligge tutti gli italiani che camminano e vedono cosa succede per le strade a differenza dei politici che non vedono il problema dall'interno dell'auto blu, è conseguenza del cieco buonismo che ha permesso l'esistenza dei baby borseggiatori letteralmente intoccabili perchè minori, mendicanti che per impietosire i passanti simulano malattie infermità e quant'altro all’entrata dei luoghi di culto, donne che rubano nelle case e quando vengono prese si fanno lasciare incinta per evitare il carcere. Ma scherziamo? Bisogna reistituire il reato di accattonaggio, ci vuole il carcere minorile, esistono i reati di abuso della credulità popolare, occupazione di suolo pubblico, furto con destrezza ecc.. altrimenti anche Vanna Marchi è una persona perbene.

Sebastiano

Anonimo ha detto...

Falso, caro Sebastiano, io sono uno dei cittadini di Cacciari e sono completamente favorevole alla realizzazione del villaggio sinto: io le fognature ce le ho, chi vive in via Vallenari no. Se pensi che la maggioranza dei mestrini viva in quelle condizioni, sappi che hai sbagliato città...

Le guerre tra poveri fanno veramente pena: qui ci sono soldi per costruire piste ciclabili, cavalcaferrovia, ponti sul Canal Grande, rotonde, tram, per acquistare e abbattere edifici antiestetici nel centro "storico" di Mestre, etc., e poi dovremmo avere il braccino corto quando si tratta di risolvere una annosa questione abitativa di quella portata? Ammazza, ci fai proprio peociosi, eh!

La responsabilità penale è individuale, come dici anche tu, quindi le leggi attualmente vigenti soddisfano già le tue esigenze.

P.S. Il reato di accattonaggio??? Un adulto libero non può scegliere di chiedere l'elemosina? Dove siamo, a Fariseopoli, dove i cittadini nascondono i poveri come la cenere sotto il tappeto?

Magar

Anonimo ha detto...

Benone Magar .. così se ti unisci a Massimo Cacciari siete già in due.. Che costruiscano le fognature invece che case per queste persone che per loro cultura non lavorano mentre "l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro" oppure anche tu credi che non lavorano perchè discriminati? Io come molti altri credo che l’occhio di riguardo che viene loro riservato non ha nessuna giustificazione. Il problema non è il braccino corto di cui si potrebbe parlare a lungo ma il fatto che nel Molise c’è chi vive nelle baracche per via del sisma del 2002 perché non ci sono soldi, la gente da Venezia va a vivere a Marghera per via del costo esorbitante degli affitti e soprattutto del fatto che le case popolari non bastano e Massimo Cacciari si permette di usare i soldi delle nostre tasse per un borgo di Sinti che in 40 anni di permanenza in Italia continua a vivere nell’immondizia? Secondo te come mai loro sono gli unici in queste condizioni? Discriminazione? .. no .. sul serio .. i Cingalesi trovano case i Senegalesi pure i Cinesi poi se le comprano assieme a tutto il resto ..e loro? Poverini?
Basta!! ma è un incubo? Ma che peociosi? Anzi, evidentemente ne avanzano parecchi.
Per quanto riguarda l’elemosina sono pienamente d’accordo sul fatto che sarebbe cristianamente giusto poterla chiedere tuttavia, grazie proprio alla schiera di mendicanti di etnia rom che fingono di essere poveri ma che non lo sono, l’Italia tutta è inzaccherata da questa vergognosa recita di chi esibisce assieme a manciate di santini anche cartelli ciclostilati in un Italiano arrancante dichiarando cose tipo “ho siete fili e tutti molto malati io fame vi prego per Dio iutiatemi”, a mezzogiorno poi vanno a cambiare in banca il provento del, lasciamelo dire, maltolto, e cambiano anche 100€ solo con le monete metalliche .. figurati con le banconote. Un mio carissimo amico lavora in banca.. ed è perfino di sinistra.. Credimi, non è invidia la mia, è che non è giusto farsi prendere in giro e soprattutto permettere che gente compassionevole di cuore spenda risorse a favore di chi la raggira.
Se a questo aggiungiamo che tra le varie associazioni di volontariato, Betania, Caritas, chiesa ecc.. in Italia nemmeno per idea si muore di fame o di freddo, la conclusione è che l’elemosina è diventata un mezzo in mano a criminali per ottenere un ingiusto vantaggio e la soluzione è vietarla. Chi ha bisogno si può benissimo rivolgere alle varie associazioni del caso.
Insomma non sono l’unico ad essere stanco di venire sempre dopo tutti i disonesti perché di questo si tratta e la scelta di aiutarli nonostante non ne abbiano bisogno è impopolare quando il popolo dovrebbe avere una vocina in merito a come vengono amministrati i suoi soldi. Lo ripeto: i suoi soldi. Ma come si permette un sindaco di agire in modo palesemente contrario al volere predominante (va bene così?) dei suoi cittadini ad esclusione tua e forse di suo nipote? Trovo inverosimile perfino parlarne mentre questo è l’argomento più dibattuto del momento. Tipicamente quando dico che voglio che la legge sia giusta per tutti e non più giusta per loro che per me oppure quando dico che non posso più sentire i vari .. “bè dai .. chiudiamo un occhio” o ancora “Ma poverini”, vengo additato con le ingiurie più pesanti: fascista, xenofobo, razzista, ma non hai cuore. Ma che tipologia di buoni sono questi che danno tutto a chi li prende in giro e osannano la giustizia quando viene chiusa un’attività per un giorno perché il cassiere magari non ha fatto uno scontrino?
Ah.. le leggi ci sono.. è vero .. peccato che il risultato sia quello che vedono tutti. Chiedi ad un poliziotto com'è che non ne arrestano uno degli zingarelli che vanno a portafogli. Questi ti rubano il portafogli e se per riprendertelo lo strattoni vai in galera per violenza su minore ecc.. se per miracolo ne prendono uno lo portano in una casa di accoglienza dalla quale escono in giornata. Per uin reato di furto con destrezza! E i loro genitori? Poverini? Pensavano forse che fossero a scuola?

I più deboli siamo noi che prendiamo 1000 euro al mese e ne paghiamo 200 di asilo, 900 di affitto, 150 di enel 25 di telefono per non telefonare 50 di gas , senza spese di dcibo e prega il cielo che la tredicesima arrivi prima della superbolletta del riscaldamento. Tra un attimo da Betania ci vado io.
Scusami lo sfogo, in realtà sono un buono ma non ce la faccio proprio più a tacere dinnanzi tali ingiustizie.

Sebastiano

Anonimo ha detto...

la parola cittadini italiani non ti dice nulla??

Anonimo ha detto...

Quindi, Sebastiano, il sindaco di Venezia doveva strafregarsene dei sinti perché "etnicamente sporchi". Una motivazione veramente ragionevole.

Un tempo, giravano su noi persone dai capelli rossi storielle poco carine, tipo "i rossi portano sfiga", "i rossi puzzano", "i rossi sono del colore del diavolo", etc.
Ecco, se domani, puta caso, queste superstizioni riprendessero quota, e il volere predominante dei cittadini sostenesse che le case popolari non vanno assegnate a quelli con i capelli rossi (ché già ci sono tante brave persone more, bionde e castane in fila che la aspettano, insomma!), tu che dici, l'amministrazione comunale dovrebbe tenerne conto?

Sugli immigrati (che non c'entrano proprio nulla con il caso dei sinti italiani), lasciamelo dire, le tue mi sembrano manie di persecuzione.
Tutti vengono favoriti a tuo danno, vero? È un complotto! Tutti i senegalesi hanno fatto i soldi, e tutti i senegalesi che hanno fatto i soldi li hanno fatti disonestamente, in congiura con i "buonisti"!

P.S. Sull'elemosina: chi la fa, sa badare da solo a se stesso senza bisogno di peloso paternalismo da parte altrui. Qualcuno ti obbliga a fare la carità? No. Pensa a te stesso.

Perdona la franchezza.

Magar

Anonimo ha detto...

Magar,
apprezzo la franchezza . Il mio intervento non vuole essere polemico per il gusto di esserlo. Qui non si tratta di superstizioni. I bambini che tutti ad esclusione forse tua troviamo per la strada intenti a ad andare a "tacuini" sono di etnia rom. Punto. Questo non significa: "i bambini rom sono tutti per la strada a rubare" ma quelli che ci sono sono di etnia rom. Mi chiedo se te la senti di negarlo. Il confronto con il colore dei capelli è divertente ma fuori luogo. Non trovo tra le righe del mio intervento dove ho detto che sono "etnicamente sporchi" ma sono sicuro che mi aiuterai tu altrimenti dovrei pensare ad un pregiudizio .. ma proprio da te?
E sugli immigrati poi hai inteso proprio l'opposto di quanto invece intendevo io. In altre parole, se mai servissero, dico che i senegalesi, i cingalesi, turchi, marocchini, tutti trovano la casa subito o quasi subito per il fatto che sono abituati a vivere in casa e quindi la cercano. I rom, viceversa, che sono in italia da 40 anni vivono in quelle condizioni e peggio ancora ci fanno vivere i loro figli. Ti chiedo se secondo te questo accade per razzismo degli italiani o per colpa Berlusconi o per la Lega o per mera sfortuna o cos'altro visto che non è un caso che siano tutti solo di etnia rom.
Sul "pensa a te stesso" direi che non è una carta da usare a proprio piacimento. Allora anche il sindaco dovrebbe pensare a se stesso e non fare queste case? Non ci credo nemmeno io. Queste persone raggirano il prossimo e tu mi chiedi di farmi i fatti miei? Vedo che questo argomento infervora i favorevoli all'una e all'altra tesi, io ti rispetto perchè non ho ragione di non farlo e rispetto il tuo punto di vista pur non condividendolo ma ti chiedo di fare altrettanto con me. Perquanto tu non condivida il mio punto di vista ti prego di non mescolarlo alla stupida superstizione o chiedermi di farmi i fatti miei girando il capo dall'altra parte o accusarmi di essere manie di persecuzione ma supporta le tue tesi con fatti. Tengo sopratuttoa dire che almeno io non vorrei mai una legge contro i sinti ma contro quelle pratiche illegali che distinguono "taluni di loro" .. mettiamola così .. Se poi dovessero andare in galera tutti cosa dobbiamo fare? Lasciarli fuori per presunto razzismo? questo sarebbe il buonismo che deploro.
Magar spero di avere contribuito con un punto di vista rispettabile anche per te.
Sebastiano

Anonimo ha detto...

Sebastiano,
1) "Sinti che in 40 anni di permanenza in Italia continua a vivere nell’immondizia? Secondo te come mai loro sono gli unici in queste condizioni?" A parte il fatto che si stanno facendo generalizzazioni indebite anche qui (non mi pare che in via Vallenari la gente viva nella monnezza), quale spiegazione dai tu? Una predisposizione etnica alla sporcizia, mi pare di capire, in virtù della quale i sinti dovrebbero essere abbandonati a se stessi.

2) Beh, se le pratiche sono "illegali", vuol dire che la legge c'è già, no? E grazie al cielo vale per ogni individuo, indipendentemente da etnia, lingua o credo religioso. Maltrattare donne e bambini è già reato, se a questo ti riferisci. E la responsabilità penale è individuale.

3) Io non ho statistiche sulla criminalità minorile, so che abusi di vario genere sui minori sono presenti in ogni etnia e in ogni nazione, e che un numero crescente di minori di etnia italiana è coinvolto in atti di bullismo (scolastico e non). Dirai, ma quelli sono episodi isolati, e non si può estendere la colpa all'intera etnia italiana, punendola collettivamente. Ecco, appunto, idem per i bambini rom.

4) Sull'elemosina: continuo a non vedere reati in un adulto che liberamente scelga di chiederla. Certo chi la fa non è plagiato come le vittime di Vanna Marchi, quindi non ha bisogno della protezione altrui. Nessuna circonvenzione di incapace. Invocare il reato di accattonaggio significa limitare la libertà e l'autonomia di due individui, sulla base di una concezione paternalistica della legge.

5) Chi ha mai chiesto che un delinquente venga lasciato libero per motivi etnici??? Sfido chiunque a trovare dichiarazioni del genere.

Magar

Anonimo ha detto...

Magar,
1) tu dici:
"io le fognature ce le ho, chi vive in via Vallenari no" non sarà monnezza ma è fogna e il "come mai" lo chiedo io a te.

2) Grazie a Dio le leggi valgono per tutti ma i bambini rom che delinquono rimangono fuori. In questo caso forse la legge andrebbe rivista in qualche modo oppure va bene così? Sul numero di atti di bullismo da parte di ragazzini Italiani poi potremmo fare anche un altro blog. Nemmeno io ho statistiche in merito ma per carità .. ma non vorrai mica mettere a confronto le due cose.. nè per qualità nè per numero. Ho Inoltre chiarito in più riprese che nemmeno tratto il caso di misure collettive. Non stai rispondendo a me.

3) sulla limitazione della libertà di due individui .. esatto. proprio così .. come è già peraltro la legge dovrebbe fare per sua natura. Regolare qualcosa significa porre dei paletti e quindi porre dei limiti. C'è qualcosa di strano? hai presente l'incesto? è vietato. Non dovrebbe? Troppo poaternalistico? Ci sono casi ben meno spaventosi, scusa la durezza quello che cito ma rende l'idea.

Infine se nemmeno tu chiedi che rimangano fuori per ragioni etniche benone .. significa che non sei contrario a farli sfollare da spazi occupati abusivamente. Anzi, ne evinco che esulterai per il ripristino di uno stato di legalità. Sono proprio parecchi questi spazi, prova a cercare su google "insediamenti abusivi". Oppure dal momento che non è sotto casa mia è il momento giusto per "pensare a me stesso"? Certo assieme a loro in carcere ci metterei i vari occupatori abusivi dei centri sociali, chi esercita gli espropri proletari andando a mangiare all'harry's bar e via dicendo che sono tutti indigeni. Sono eccezzioni tutte Italiane. Poi se un commerciante tiene la tenda fuori di 10 cm si ritrova 1800€ di multa. Quello invece va perseguito duramente.
Posso rimanere perplesso?

Sebastiano

Anonimo ha detto...

Sebastiano,
1) Vivere nella monnezza è colpa di chi la monnezza non la va a buttare, vivere senza fogne è colpa di chi le fogne non te le porta nel campo nomadi.
La causa è il fatto che la questione sociale delle comunità senza territorio di ex-giostrai la si è sempre voluta affrontare con la logica ghettizzante del campo nomadi, invece di pensare a strategie migliori di integrazione.

2) A parte il fatto che la "qualità" del crimine minorile (etnicamente) italiano è ormai decisamente alta (ci sono stati vari casi di stupri di gruppo ai danni di compagne di classe...), si può anche scegliere di rendere penalmente perseguibili i bambini, ma questa, appunto, non sarebbe una cosa riguardante esclusivamente rom e sinti. Discutiamone, ma in generale.

3) Esempio sbagliato, mi spiace: da buon libertario, penso proprio che proibire l'incesto fra due persone adulte, libere, consenzienti e nel pieno possesso delle loro facoltà mentali sia estremamente illiberale e paternalistico, al pari dei "reati senza vittime". Spero che la cosa non ti scandalizzi. In ogni caso, penso che regole e "paletti" in nessun caso debbano violare la sfera dell'autonomia individuale: come diceva J. Stuart Mill, su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano. La questione dell'elemosina rientra sotto questa fattispecie.

4) Non sono un fan delle occupazioni abusive, quindi vada pure per il ripristino della legalità (dappertutto, però: noi italiani siamo maestri nell'abusivismo edilizio e nell'evasione fiscale - fenomeno pernicioso e non banalmente riducibile allo scontrino dimenticato...): però la casa è un diritto, e a chi venisse sgomberato andrebbe comunque garantito un alloggio.
Inoltre, se l'Italia finalmente sfruttasse i fondi messi a disposizione dalla UE per integrare i "nomadi", magari qualche problema si risolverebbe in maniera meno draconiana!

Magar

Anonimo ha detto...

Vivere nelle fogne è colpa di chi ha scelto di non andare a vivere altrove. Ti ostini a credere che sia colpa di qualcun'altro e invece è colpa esclusivamente loro. Nessuna xenofobia da parte di Italiani. Specialmente per il fatto che non ce li ha cosretti nessuno a non prendersi un appartamento altrove. I soldi li hanno eccome!! (casinò, camper Mercedes, oro ovunque, soldi dal comune, dall'elemosina e .. forse da qualche altra parte)
Nessuno dice che vanno puniti solo i bambini rom per crimini miniorili, non vedo la ragione di limitare gli interventi ai figli di nomadi ma come immagini quando vengono presi non dicono chi è il papà e la mamma e quindi serve un modo per non rendere inefficace la pena. Di questa lacuna loro fanno un mezzo per rimanere impuniti. Non va bene così.. Sul punto numero tre invece mi scandalizzo eccome. Il principio sono sicuro che ti è chiaro. Nemmeno mi metto a fartene un'altro sarebbe un'offesa alla tua intelligenza. Su quanto dice Mill, che non lo conosco come legislatore, mi permetto di farti notare che è in evidente contrasto con mezzo codice penale Italiano. Eutanasia, procreazione artificiale, uso di droga, rapporti sessuali con minori, suicidio, prostituzione, adulterio .. potrei continuare. Era sinti questo Mill.. :)
Il confronto tra abusivismo di razza Italiana e quello di stampo nomade mi lancia un assist di cui ti ringrazio. Un abuso edilizio "Italiano" o viene sanato o se scoperto viene perseguito inevitabilmente. Uno in un campo nomadi trasforma delle baracche in mezzo alla fogna in un villaggio con case nuove e tutto a spese del comune. Vuoi oppure non vuoi vedere una velata differenza di trattamento?
La severità dell'Ateniese Dracone qui centra quanto C.F.Gauss ad un esame di riparazione di matematica.

Ora Magar per non annoiare i tanti visitatori di questo sito che immagino siano più vicini al tuo punto di vista che al mio, decido unilateralmente di non proseguire con il confronto che peraltro è stato civile.. come piace a me. Ti ringrazio molto di avermi permesso questo confronto su un tema che a ragione o a torto mi trova molto attento e che a quattrocchi è difficile da sostenere senza cedere all'aggressività, dialettica s'intende. Porgo i miei saluti a te e agli altri visitatori augurandomi che questa vicenda del villaggio sinti a Mestre non finisca tra 5 anni in un'altra emergenza degrado nello stesso spazio altrimenti .. altrimenti niente .. credo proprio che ne costruiremo un altro.

Sebastiano

Anonimo ha detto...

Sebastiano, porgo anche io a te i miei saluti, e ti lascio, facendo solo piccole precisazioni.

- Vivere senza fogne è un po' diverso da vivere nelle fogne...
- Non credo che tutti gli abitanti dei campi nomadi siano in realtà paperoni travestiti. È un luogo comune.
- L'abusivismo degli italiani viene raramente cercato. Di solito si chiudono due occhi.
- Grazie al cielo, l'adulterio è da mo' che non è più reato. La prostituzione e il suicidio non lo sono mai stati.
- Il sesso con i minori non riguarda "adulti liberi e consenzienti"
- Eutanasia, uso personale di droga, procreazione artificiale, matrimonio omosessuale: è un vero scandalo che le illiberali leggi italiane li proibiscano, del tutto o in parte.

Comunque, non annoiamo ulteriormente gli altri lettori del blog. Grazie anche a te del confronto civile.
Buona giornata

Magar

Anonimo ha detto...

P.S. Le mie idee radicalmente libertarie in materia di diritti civili, ovviamente, le esprimo solo a nome mio.

Magar

u velto ha detto...

grazie Magar

Anonimo ha detto...

grazie Sebastiano

Gisella

Anonimo ha detto...

20/2/09
Ho un problema aperto, molto delicato. Verso madre e figlio, nomadi. Sono preoccupato per la situazione dei due. So bene che sono due tra tantissimi. Io non ho modo di dare aiuto concreto (a parte la monetina). Mi sono così rivolto al Sindaco del paese, al Sindaco del loro paese di residenza, alla Parrocchia del paese. Risposte, in pratica il silenzio. Il Sindaco del paese (molto cortese) in sostanza: non posso far niente. Non hanno residenza qui. L'altro Sindaco (quello di residenza): nessuna risposta. Neppure un cenno.
La Parrocchia: lo stesso (sono problema anche per loro).
Insomma cosa devo fare?
Devo lasciar perdere del tutto?
Significherebbe condannarli...
Come distruggere due persone.
Oppure salvarle.
Perciò chiedo anche a Voi: perché non inviate una Email al Sindaco del paese di loro residenza.
I dati su cui cliccare sono:
"Cavaso del Tomba (Tv)".
Inoltre, Email a:
"Scrivi al Sindaco".
----------------------------------
Allego un descrizione dei due:
----------------------------------
Non è una storiellina.

Come fare?

Oggi decido di affrontarli. Un sole pallido apre febbraio di un inverno gelido. Neve, pioggia, freddo; l'intero campionario, oltre la norma degli altri inverni.
I due vivono in una scatola di latta. Un furgoncino scassatissimo.
All'interno, un'asse di legno steso, con quanto serve per la notte. La loro casa. Da brivido per tutte queste nottate.
Appena riparata in un cortile; seminascosta agli sguardi, a pochi metri, dei passanti chissà se indifferenti. Un bidone di latta, tagliato a metà, è il loro focolare, scaldavivande, termosifone; davvero essenziale. Ma dove trovare la legna? Rovista di qua, rovista di là...
- Non ho neppure i soldi per comprare un'accetta, una sega, qualcosa... - un giorno mi ha detto il giovane.
L'altro giorno la madre aveva la febbre. L'ho vista. Stesa, rintanata, come un animale ferito, in quei pochi metri? Nessuno di sicuro badava; l'ho visto. Passanti...
Perciò ho affrontato il giovane.
Timoroso anch'io. Perché non sai se e come puoi dare una mano davvero. Se sei in grado di sostenere. Se alimenti speranze, che poi possono tradursi solo in illusioni peggiori della realtà, poiché insostenibili. Se poi ti sbucano in cinquanta per chiederti elemosina. Se poi ti possono trascinare... "sorprese" (furti, razzie, rapine, violenze d'ogni sorta).
Anch'io estremamente incerto. Come fare tra quel disastro; tra i tantissimi che circolano da ogni parte, da quanti secoli?
Ammesso che si voglia saltare la muraglia della compassione (una monetina ma stammi alla larga...), o dell'indifferenza, o peggio ancora, una singola persona come potrebbe tentare di dare un aiuto reale?
Come individuo, se apri un po', rischi di essere travolto da quelle situazioni.
Di certo è uno dei problemi "pubblici". Di tutti. E delle istituzioni che ci rappresentano.
Sia per un fatto di elementare dignità umana. Sia per quante e quali conseguenze ne derivano.

Criminali e criminalizzazione.

Riporto due episodi di cronaca (tra quanti altri, in quanti modi?). Per collocare il problema, la sua diversità ed estensione. Nomadi, zingari, giostrai, senza fissa dimora, estensione di mondi.
Nei dintorni; in questi giorni. Cronaca locale dai quotidiani d'informazione:
".... quattro giostrai... violenza sessuale... disabile... vive con il fratello e il padre nel trevigiano, tutti e tre con problemi di alcolismo. Convinto dai quattro aguzzini a dare una mano nella ristrutturazione di una casa, una volta nello stabile l'uomo è stato segregato e sottoposto a terribili violenze, costretto anche a cibarsi di escrementi di cane. E' stato il fratello della vittima a confidarsi con un avvocato che poi si è rivolto ai Carabinieri anche se il trentaduenne, inizialmente, ha rifiutato di sporgere denuncia per paura di essere ucciso... accertata la violenza di gruppo... raccontando l'inferno in cui aveva vissuto per quelle due settimane... ci sono 15 filmati delle violenze imposte al trentaduenne... ecc.".
Materia incandescente. Delinquenza atroce. Cosa trascina?

Tenendo ben distinti i due episodi tra loro del tutto distaccati, il giorno dopo. Cronaca locale del paese dalla stampa quotidiana:
"...tre giorni di blocco per i fedeli di ... dopo che la sacrestia è stata visitata dai malviventi. La chiesa resta chiusa per furto. Soltanto oggi ritornerà alla normalità. Si lavora per sistemare la porta d'ingresso... in due occasioni... nel primo caso sono sparite due cassette colme di legna destinata a riscaldare la canonica... nel secondo caso sono state svuotate non meno di quattro cassette per l'elemosina... non è escluso che uno dei malviventi si sia nascosto all'interno della chiesa in un confessionale...".
La differenza ben netta c'è.
Il giorno seguente, uscendo dal bar, incontro la nomade stanziata nel paese:
- Freddo, fame...
Solo questo mi ha detto, stendendo per l'ennesima volta la sua mano per mendicare.
La conoscono tutti, specialmente nel paese. Tenuta a bada. Sia lei, che il figlio che vive con lei.
Dai lupi che scendevano nel villaggio, per fame, come si difendevano; da sempre?
Ho deciso di soffermarmi, vergognandomi per tale divario. Con altri esseri umani come me...
Ma chi darebbe fiducia, un lavorettino dignitoso (anche di pura sopravvivenza) e uno spaziettino fisico per rompere con il nomadismo, date tali premesse?
Sopratutto chi può ridare l'elemento base: la dignità di essere umano ed almeno un bricciolo di speranza, ad Omar e Adelfina? Premesse indispensabili per cambiare, ricostruire e ricostruirsi...
Questo, il vero inciampo, a mio avviso.
Ho deciso di soffermarmi, con grandissima difficoltà e timore. Per ascoltare...

Profili...

Dati anagrafici (coperti)

- Il padre: ....................... (defunto, da parecchi anni).
- La madre: ....... Adelfina, vedova. Nata a ....... Forse 59 anni.
- Figli: tre. Vale a dire:
- Il primo: ....... ........... (sposato con prole).
- Il secondo: ......... ........... (sposato con prole).
I due figli maggiori vivono distaccati. Per conto loro.
- Il minore: Omar (celibe. Nato a ............... il ......1976).
L'unico che convive con la madre, con cui forma famiglia.
Dispone di tessera sanitaria e codice fiscale.
- Comune di residenza di ....... Adelfina e Omar: ....................

Figure nella loro vita finora.
- "Mi racconta un po' di se stesso?"
Una signora si è interessata ai nomadi .......... quand'erano bambini (anni '80).
Ha agevolato la loro possibilità di poter frequentare la scuola elementare, pur se in condizioni di nomadismo.
- Ho frequentato anche la prima media... - dice Omar. - Però solo per qualche mese...
- Perché?
- Dovevamo spostarci...
Almeno l'analfabetismo è stato superato, grazie a quella signora.
Il motivo del suo interessamento. Sembra sia avvenuto per ragioni di studio. Per una sua pubblicazione sul nomadismo.

Una seconda figura importante.
- Eravamo bambini...
Don Giuliano giungeva con una piccola roulotte. Al suo interno, un tavolo, qualche sedia. Vi celebrava la Santa Messa per la famiglia ......., nomadi. Poi il Catechismo...
Li ha seguiti per circa un anno.
Portava a loro degli album per scrivere, per disegnare.
- "Disegnavamo Gesù...".
Non ha smarrito nel suo intimo, dopo oltre 20 anni.
Ora lo vedo spesso in giro con una gran Croce sul petto. Di sicuro non è un monile vezzoso. Ma una Croce vera. Una vera Croce...
Solo per impietosire?
- "Prego molto..." - mi ha confessato.
Quell'intervento di Don Giuliano ...

La seconda figura importante per loro. Omar conserva ancora nel portamoneta un fogliettino di carta sgualcito, con il numero di telefono di quel Sacerdote. Ora non più raggiungibile.
Una terza figura nella loro vita. Ancora un privato.
- Lavorava nel campo delle scarpe ...
Voleva aiutarli concretamente.
Non so per quali ragioni quell'interessamento non abbia prodotto qualche frutto.
Nessun altra figura è entrata tra loro con un certo rilievo; a quanto mi risulta dal colloquio. Da tanti anni. Abbandonati al solo randagismo per decenni.
Come si può formare ed uscirne, ad esempio, un minimo senso di rapportarsi con gli altri; di "rapporto sociale"?
.
Le istituzioni pubbliche locali.
- E con le istituzioni pubbliche? - chiedo. - Con i Comuni o i vari uffici?
Totale assenza.
A parte i vigili urbani, ritengo, per controllo.
- Mia madre ha chiesto la residenza a ...... lo scorso anno.
Pertanto il bisogno di abbandonare il nomadismo c'è.
- Con quali risultati?
Nessuna risposta, salvo le concessioni di accamparsi in via provvisoria nei vari punti.

Non desidero riportare dei suggerimenti da parte delle forze dell'ordine della zona di come comportarsi nei loro confronti. Non di certo favorevoli.

Le istituzioni di Carità.
Il Parroco del paese aiuta anche quei i due come può. Ma costituiscono un problema.
Inoltre da 5/6 anni Omar si presenta alla Caritas di ........ Sia lui che la madre, ben conosciuti.
Ritirano indumenti usati e generi di prima necessità.
Attualmente la Caritas richiede un "tesserino".
Per un paio di scarpe usate: 2 euro. Così per indumenti vari. Pasta, pelati, olio; lo stesso. Per un mobiletto: 10 euro.
Cosa ne facciano non l' ho chiesto.
- Due anni fa ho litigato con loro! Ho strappato il tesserino davanti a ....

Risorse.
- Mia madre va alla posta ogni mese.
E' titolare di pensione. Fermo posta. Ritira 150 euro.

Chiedo breve appuntamento con il Sindaco del paese. Come per chiedere elemosina, ignorando quanto prescrive la Costituzione italiana a tal riguardo, trattandosi evidentemente delle fascie più deboli ed esposte della società. Nel rischio inoltre di spirali di violenza di ogni sorta e in ogni direzione. Violenza sia subita che esercitata.
Un lavorettino, un punto di stanziamento, una mano per loro due.
Il Sindaco interpella pure la sua assistente sociale.
Non hanno residenza in questo paese. Chiuso.

Qualcuno si rende conto che sto frequentando, per qualche giorno, Omar e Adelfina.
Si allarmano e mi mettono sul chivalà! Il rischio.
Inoltre:
- "Quanto sei bravo tu!" - mi dicono per questo mio breve interessamento.
Non accetto; neppure una virgola di una tal scemata. La reputo quasi un'offesa.
Io non sto facendo proprio nulla. Inoltre un tetto, il pasto caldo ecc. ecc. non mi manca.
Nessuno invece mi dice quanto sono bravi Omar e Adelfina nel sopportare la loro condizione ("se la sono voluta...vadano a lavorare!..." ecc.).
Son sicuro che stasera Omar pregherà il suo Gesù.
E' proprio giusto così?

- Quali sono i desideri più importanti per te, Omar?
- Un pezzettino di terra dove poter vivere. Anche una baracca. Potermi lavare...
L'altro mondo, quasi un sogno. Quello delle baracche. Il mondo degli ultimi.
In ogni parte del mondo.

Chi, se e come rispondere alla famiglia Adelfina e Omar ....... in particolare nell'ambito locale, pur se di portata che va ben aldilà?
Chissà.....
(7 febbraio '09, una giornata di pioggia intensa e freddo)
---------
Ieri ho trasmesso quanto sopra (con i dati più precisi):
- sia in Parrocchia (nella speranza che siano trasmessi ai compaesani), sia al Sindaco del paese dove sono accampati, sia al Sindaco del loro paese di residenza.
Come chiedendo un'elemosina per loro due: "chissà se..." - un interessamento.
Stamattina si presenta Omar e mi dice:
- E' venuto il Vigile. Un'ora di tempo per andarcene!
Motivazione addotta: il privato proprietario del cortile, dov'erano accampati da un po' di tempo, ha presentato richiesta di allontanamento o denuncia di occupazione abusiva o non so che altro.
Via!
E' la risposta?
----------

Anonimo ha detto...

Desidero porre solo una nota.
A riguardo del "suo Gesù", come ho riportato in precedenza.
Questo non vuole significare che è soltanto "il suo Gesù".
Perché questo aspetto è un bisogno profondo che ho anch'io.
Grazie.
20/2/09

Anonimo ha detto...

ciao Anonimo, ti chiediamo di telefonare a questo numero 338 8736013, sarai richiamato.
il tuo commento sarà cancellato perchè coinvolge un minore ed è un po' troppo preciso.
meglio comunicare tramite e-mail. la nostra è sucardrom@sucardrom.191.it

Anonimo ha detto...

Probabilmente avete ragione. Ho semplicemente cercato di documentare. Tirate via quello che non Vi sembra il caso di pubblicare.

Inoltre non si tratta di un minore. Il giovane è più o meno trentenne.

Infine una domanda:
"cosa può significare "nobiltà" d'animo (con tutto quello che succede in ogni direzione). Inoltre come posso ingegnarmi; magari con altri: un piccolo laboratorio artigiano (mi pare avvessero una tradizione di "calderari", ad esempio: ma non soltanto). Oppure con un serio, affidabile, piccolo laboratorio di servizi...".

Senza polemica con nessuno.
GRAZIE.

Anonimo ha detto...

Ho letto con piacere e con vivo interesse la discussione, e riguardo alla prima parte dei commenti secondo me la discriminante tra chiedere l'elemosina e commettere reato è nell'organizzarsi per chiedere l'elemosina. Infatti, una persona che chiede non fa nulla che sia sbagliato. Chiedere un aiuto è una grande risorsa perché dà alle altre persone la possibilità di rispondere ai bisogni facendo del bene. Quando però i singoli individui che sono nella situazione di bisogno si mettono insieme con l'intento di chiedere l'elemosina, questo diventa un reato (se non è autorizzato). Quando uno a causa della necessità in cui si trova va da un altro o va presso una associazione per essere aiutato a comprare da mangiare, da vestire, per difendersi dal freddo, questo modo di fare muove la maggior parte della gente a soddisfare la sua richiesta e prendersi cura di lui (come d'altronde la società civile fa o vuole fare). Quando invece le persone che sono nel bisogno si mettono insieme per chiedere l'elemosina, la gente si irrita perché si dice: Se questi Rom qui si organizzano per chiedere, allora possono anche organizzarsi per lavorare come tutti!
Questa è la differenza, secondo me, che c'è tra chiedere (una persona in difficoltà) e organizzarsi per sfruttare la gente (più persone in difficoltà che si mettono insieme e mettono a frutto le loro risorse e le loro capacità). E' questo fatto qui che irrita la gente.

Cro.

Anonimo ha detto...

Mi permetto d'inserire un cenno di chiarificazione. Circa la "nobiltà" d'animo.
Questo è uno dei punti basilari dell'intera situazione, a mio avviso. Per tutti.

Specialmente per chi è spappolato sia interiormente, sia ambientalmente, per qualsiasi motivo (disperazione, miseria, precarietà d'ogni sorta, violenza, soprusi, durezze d'ogni tipo; perfino di resistere alla fame o al freddo. Vale a dire sotto la clava della legge della giungla): là può succedere di tutto. Ecco perchè tante atrocità.
Inoltre un Cristiano sa che chi s'inserisce dietro tali devastazioni contro l'uomo, non è certamente il Bene.
Un rischio per ciascuno. Ma specialmenete per persone spappolate interiormente. In mille modi.

"Nobiltà" d'animo è l'antitesi. Da ricostruire come fondamento...
Un'impresa enorme. Attraverso molti veicoli e presenze sane.

Anche in ambienti così disastrati, assimilare che:
- "nobiltà" d'animo è possibile; è percorribile (malgrado tutto e tutti). E' necessità reale, preliminare.

Include un propria revisione interiore e l'assimilazione profonda di principi fondamentali alla vita e al vivere.
Un aspetto delicato e complesso. Ma da considerare, a mio avviso.
GRAZIE.

(Nota. Ad esempio la poesia canta il Bello, ecc. Oppure lo sbando, la disperazione, la solitudine, ecc. Entrare nell'animo dell'uomo.
Chi vive situazioni così terribili dovrebbe farsi un bel bagno come i bambini che scoprono che... si può tratteggiare un minuscolo segno a matita. O lavorare con un pezzo di rame, o di legno, o di sasso, ecc. Con le proprie mani.
Se lo fai con le tue mani è un'enorme conquista per te.
E' un lavoro con se stessi innanzitutto.

L'altro aspetto: le nostre società forse non sanno più cosa significa "Sacralità". Quali le conseguenze?).

Anonimo ha detto...

Ciao Anonimo, innanzitutto complimenti per quello che stai facendo. Se hai bisogno di una copertura associativa, sucar drom è a tua disposizione. Meglio essere un soggetto giuridico quando si tratta con le amministrazioni. provo a fornirti alcune risposte
1) il Comune dove è presente questa famiglia non può affermare che non può intervenire perché sono residenti in un diverso Comune. la legislazione sui servizi sociali (legge 328/2000) impone al Comune, dove si trova questa famiglia, ad intervenire, rivalendosi in seguito sul Comune di residenza.
2) la famiglia può comunque richiedere la residenza nel Comune dove si trova se lì vuole stabilire la propria dimora abituale. La legge attualmente in vigore pone due criteri: la richiesta del Cittadino e la verifica dell’effettiva presenza. Anche su una panchina di un parco pubblico.
3) hai fatto bene a sollevare la questione con le realtà istituzionali (comune) e non (parrocchia) coinvolte, perché è sbagliato fare finta di niente. il problema è che la risposta di solito è lo sgombero, in spregio alla Costituzione e a tutta la legislazione vigente.
4) nessuno salva nessuno. Importante non farsi prendere dallo spirito del missionario ma intervenire per il rispetto della vita e della dignità delle persone che dovrebbe essere un dovere civico di ogni Cittadino.
5) cosa fare ora? Per prima cosa cercare di capire insieme alla famiglia quale percorso intraprendere anche in relazione alle risorse presenti nella famiglia e sul territorio. È importante non inventarsi cose strane ma partire dalle potenzialità, seppur limitate, presenti nella famiglia. Supportarle e sostenerle per costruire un percorso di uscita dall’indigenza.
6) bisogna anche capire se la famiglia ha una rete parentale che può dare una mano nel costruire questo percorso. Difficile che la famiglia non abbia una rete parentale ma in alcuni casi è possibile che ci sia stato un allontanamento per diverse ragioni che è inutile approfondire in maniera assillante. Meglio concentrarsi su quanto si può fare ora.
7) assicurarsi che ogni azione sia sostenibile sia dalla famiglia che dal territorio. Una delle cause di fallimento dei progetti sociali è quello di una cattiva stima delle capacità presenti sia da una parte che dall’altra. Insomma non chiedere l’impossibile, meglio una politica dei piccoli passi. Soprattutto nell’impostare un’attività lavorativa bisogna non farsi idee strane ma partire dalle potenzialità presenti. Partire da qualcosa che già stanno facendo (magari la raccolta dei materiali ferrosi che può sfociare nella gestione della piazzola ecologica per conto del Comune).
8) non rimanere da solo in questo tuo agire. Cerca di riunire altre persone (conoscenti, parenti, persone sensibili, associazioni…). Sono situazioni molto problematiche ed è importante non caricarsi troppo perché altrimenti in breve tempo si rischia di “scoppiare”.
9) in ultimo è meglio che ci sentiamo al telefono, come suggerito da Laura per sucardrom. Sarebbe tutto più semplice.

p.s.
le questioni morali e valoriali che proponi le condivido. Il concetto di sacralità della vita è fortemente intaccata oggi. Penso che ognuno debba testimoniare con piccoli gesti i valori in cui crede. È l’unica strada possibile.

Anonimo ha detto...

Grazie. Vi terrò informati.

Anonimo ha detto...

Per informazione. Ieri ho recapitato in Comune per il Sindaco e l'Assistente sociale la seguente lettera:
"Sig. Sindaco l'ultima volta l'ho disturbata per il problema della famiglia ...., nomadi stanziati spesso in paese.
Mi è stata opposta obbiezione: non è di pertinenza del Comune, non essendo i due nomadi residenti nel Paese.
Desidero far presente che ho approfondito nel frattempo la situazione, rivolgendomi all'Associazione d'intervento d'aiuto nomadi per la Regione Veneto.
Quanto segue è la loro risposta.
In particolare in essa si contraddice quanto l'Assistente sociale del Comune ha affermato anche in mia presenza. Vorrei pregarLa perciò di visionarla e disporre un interessamento reale per una più attenta analisi della situazione in questione - (segue estratto della vostra lettera anche qui pubblicata e l'intera documentazione).
A disposizione per quanto mi sia possibile.
Avendo a cuore tale situazione per quante gravi difficoltà ho verificato e sentendomi anche
frustrato per non poter rispondere da solo, come singola persona.
Grazie per quantro vorrà fare."

Anonimo ha detto...

Nota in merito alla famiglia di nomadi di cui ho riferito e dei "contatti"(?)avuti con 2 Sindaci.
Non sapendo che altro fare.
Mi è stato suggerito il telefono come tramite più comodo con Voi. Ma io non lo uso (una volta al mese, se capita). Email (sucardrom@sucardrom.191.it), ci sono un sacco di voci nell'WEB.
Non so come rispondere diversamente.
Non essendo interessato a "pubblicità" sul mio nome, userò un nick nome. Iominuscolo.
Grazie.

Anonimo ha detto...

@ Anonimo.
Il mio parere (anch'io, come molti, sono tormentato interiormente) è che il Bene s'inserisce in qualsiasi devastazione. Non è l'abito che fa il monaco; non è ciò che entra nell'uomo che lo rovina. Solo Dio sa cosa c'è nel cuore dell'Uomo, e bisogna quindi fare attenzione. Se volevi dire questo, concordo.

Cro.

Anonimo ha detto...

Le nostre società razionaliste e pragmatiche compendiano solo in modo "orizzontale" la spinta tra quanto è "civile" (ad es.) rispetto a quanto non lo è. Uso il termine "civile" solo per comodità di linguaggio (il Bene o il Male, - per dirla in altro modo).
Il confronto comunque tra i due versanti esiste, talvolta durissimamente (la guerra o la Pace, l'amare o odiare, ecc.).
Con cause scatenanti di ogni tipo. Di natura pratica, al primo livello di osservazione.
In realtà (a mio avviso) sono sottese anche altre forze.
Il Bene e il Male in senso trascendente. Per me sono realtà operanti nella storia. Sia dell'uomo in generale, sia delle società, sia degli individui.
Il nomadismo è uno dei settori umani che forse presenta punte molto alte di tale conflitto. Da chissà quando. Non a caso Hitler
voleva fare la sue azioni dello stesso livello (le camere a gas, ecc.). La soluzione finale. Quella del Male.
Mi chiedo se debba a tutti i costi essere vincente quel versante...
Con questo non intendo sottovalutare l'orribile, come è segnalato anche dagli episodi di cronaca purtroppo molto spesso.
Mi scuso se troppo sintetico o poco chiaro.
E' solo una mia opinione.
Iominuscolo.

Anonimo ha detto...

Io so che Hitler è morto e Gesù è risorto. Anche un buon cristiano è un peccatore, perché l'Uomo è davvero misero, a volte si fa fatica a credere che Dio ami così tanto una creatura fatta di tanta miseria come l'essere umano. Eppure Dio ama tantissimo l'Uomo, qualunque Uomo, quindi questo vuol dire che l'Uomo vale tantissimo (uomo e donna, senza differenza). Io per esempio so di essere fatto di terra, e che sono niente, però, cavoli!, sono importante per Dio. Una madre, purtroppo, in certi casi della vita, può capitare che si dimentichi della propria creatura; Dio invece amerà sempre questa creatura. E poi, con tutta la bellezza che hanno gli angeli, Dio ama sempre di più l'essere umano, che è un essere fatto di miseria in tutti i sensi. Cavoli! vuol dire che noi, con tutta la nostra miseria siamo più amati degli angeli! Noi con la nostra misera condizione umana, siamo sempre amati da Dio.

Cro.

Anonimo ha detto...

Che cavoli, Sig. Cavoli!
Il linguaggio degli Angeli.

A quanto pare non ci crediamo... forse...
Non ci crediamo più...forse... Per mille ragioni...
Invece è il baricentro. Ora anche a mio avviso (una volta non lo era). Fondamentale alla "vita" che è anche in me.

Nota: e per i nomadi? per loro no?
(iominuscolo)

Anonimo ha detto...

@ Iominuscolo.
Sono contento che hai parlato del linguaggio degli angeli, perché chiunque crede sarà salvato. Nessuno è escluso perché convertirsi vuol dire che si diventa persone nuove, quindi tutti possono essere persone nuove, perché non c'è limite alla misericordia di Dio.
E poi una preghiera all'angelo custode viene sempre ascoltata, quindi bisogna pregare un po' anche i nostri angeli custodi perché sono contenti quando gli chiediamo di essere aiutati.

Cro.

Anonimo ha detto...

Grazie, Anonimo. Mi dispiace molto che si scambi il bisogno di Dio, con "il bigottismo" (un modo per dissacrare o eludere?).
Il baricentro essenziale della vita, anche a mio avviso ora.

------
Per l'Associazione.
Per la famigliola di nomadi, di cui ho accennato.
Ho incontrato il Sindaco. Ha letto la mia documentazione. Risposta:
- non ci sono soldi,
- non ci sono alloggi disponibili,
- in Giunta c'è la presenza della Lega,
- l'Assistente sociale stenta a seguire gli impegni già a suo carico.

Ho obiettato che innanzitutto è un problema di riforma: del cervello!
(anche del cuore...).
Vale a dire vi è responsabilità anche dell'atteggiamento culturale ricorrente, che si muove forse in modo indistinto, generalizzato.
Comunque niente da fare.

Pertanto sono al punto di partenza. Non so come fare.
GRAZIE (anche per la pazienza e se avrete dei suggerimenti).
(iominuscolo)

Anonimo ha detto...

ciao Iominuscolo, non ho presente in che Regione vivi, comunque ogni Comune italiano (dopo l'approvazione della legge 328/2000) si sarebbe dovuto unire con altri Comuni e costruire un programma comune di intervento sul sociale: il Piano di Zona.
L'idea è quella di unire le forze presenti nei Comuni per far fronte alle diverse esigenze presenti sul territorio. esempio: se in un Comune di 1500 persone si deve assicurare una tutela particolare (comunità) a 5 donne e 7 bambini che hanno subito delle violenze, il Comune da solo non ce la fa economicamente. per questo la legge prevede un unione tra Comuni.
sarebbe utile sapere se esiste un Ufficio di Piano di Zona (dovrebbe esistere) e spostare il problema su quel tavolo, in modo tale che i problemi 1, 2 e 4 posti dal Sindaco si possano superare.
per il terzo problema io porrei al Sindaco questa domanda: la lega nord locale si riconosce nella Costituzione e nelle leggi italiane che Lei ha giurato, signor Sindaco, di osservare e di far rispettare?
se la risposta è si, non dovrebbero esserci problemi; se la risposta è no, devi denunciare la cosa alla procura della repubblica; se la risposta è ni, richiama il Sindaco ai suoi doveri e alle sue reponsabilità.

mi scuso per alcune semplificazioni.

Anonimo ha detto...

@ Iominuscolo.
Non fare caso a come ho scritto, perché non ho curato la forma. Tu se vuoi leggi quello che c'è scritto e vedi se non sono parole di verità. Dopo se le scrivo io che sono un poco di buono o ho il mio caratteraccio non importa, perché sono una persona umana e sono mischiato con la terra. D'altronde nessuno di noi è perfetto. Però per piacre leggi le parole per quello che sono: una testimonianza. Posso sbagliare, ma sono fatto di terra come tutti, Rom, Sinti, e tutti quanti, quindi non c'entra il buonismo, è il fatto che nessuno è perfetto. Tu però quando leggi a hai possibilità di vedere il buono di quello che c'è scritto, per tua gioia, leggi parole buone. Sono parole buone e spero semplici (qualche dubbio ce l'ho anch'io, se ho scritto parole buone, però penso e voglio sperare di averle scritte buone). Ciao.

Cro.

Anonimo ha detto...

mi sono dimenticato... è buona prassi evitare le riunioni al buio.
è meglio, se possibile, sapere in anticipo le risposte per aver pronte le contromosse.
il modo? facendo una chiacchierata preventiva con l'assistente sociale, il consigliere comunale amico dell'amico, ecc...

Anonimo ha detto...

Per l'Associazione, a riguardo di quella famigliola.
Schiettamente; vedo la situazione molto difficile, perchè manca proprio tutto. Anche le cose più elementari. Inoltre passare l'intera giornata e notte... senza far niente. Cosa può passare per la testa quindi in quelle condizioni e con rigetto della gente?
Possono uscire "sogni paradisiaci" e idee analoghe?
Personalmente mi ritrovo molto a disagio e non so come fare. Sempre sul bordo di lasciar perdere (anche i famigliari non ne vogliono sapere. Temono...). Me l'hanno già detto.

Ho parlato con un Consigliere comunale come mi avete suggerito.
Beccato al volo. Due parole.
In giunta ne hanno discusso, a quanto pare.
Nel paese (7.000 abitanti nel Veneto) e nella zona non esiste il "Piano di Zona" (legge 382/2000).
"E' lungo spiegarti..." - mi ha detto.
..................................
__________________________________

Permettete che colga l'occasione se c'è qualche "senza dimora che legge" questo sito (scinti, nomadi, giostrai, o non so che altro...).
FATE UN'OPERAZIONE DI BONIFICA TRA DI VOI, AL VOSTRO INTERNO, TRA LA VOSTRA GENTE: E' FONDAMENTALE.
Innanzitutto per Voi stessi, per le vostre famiglie ed per il vostro futuro. PER RICOSTRUIRE.
Innanzitutto una "coscienza" vera. in Voi.
RESPINGETE TOTALMENTE VIOLENZA, PARASSITISMO, FURTI, RAPINE e quant'altro.
Non copritela.
Fanno del male a tutti: innanzitutto a Voi stessi.
E' una premessa indispensabile.
Tra altre che sono necessarie per ricostruire modi di vivere dignitosi per tutti.
NON A CASO C'E' QUESTO RIGETTO NELLA GENTE (motivato realmente oppure no).
Sul disprezzo, sul rancore, sulla cattiveria, fino alla ferocia e alla barbarie di ogni sorta, ecc.: CHE COSA SI PUO' TENTARE DI COSTRUIRE?
Non è un giudizio, da parte mia. E'qualcosa di fondamentale, di preliminare...
Riscoprire la coscienza di un popolo, di persone sane e propositive, ecc.

Vi è inoltre l'altro aspetto del BENE E DEL MALE che ci riguarda: tutti. Sia che ne siamo consapevoli, oppure no. Sia che lo vogliamo o che ci opponiamo.
Un giorno ne faremo i conti: tutti e ciascuno. Su questo non ci piove.

Per i "senza dimora" in particolare dovreste essere Voi stessi i primi protagonisti di qualcosa di meglio e di più...
AUGURI per questo.

Anonimo ha detto...

Nota aggiunta. Fondamentale.

...Senza lasciarsi derubare da niente e nessuno, malgrado tutto e tutti di:
UN'AUTENTICA e VIVA, SPIRITUALITA' E RELIGIOSITA' (non per dimostare agli altri, o per abitudine o chissaché)...
_______________________________

Quel giovane ha suonato per l'ennesima volta al campanello di casa. Magro, sparuto, con il suo grosso Crocefisso sul petto.
Per chiedere...

- ...io mi ammazzo... -
Mi ha detto.
_______________________________

Anonimo ha detto...

ciao Iominuscolo, ho fatto una breve ricerca e il Piano di Zona esiste anche se mi sembra che non sia su internet.
a capo dell'ufficio c'è l'asl (usl) e tra l'altro il Comune dove vivi ha ricevuto dei finanziamenti europei sulla questione lavoro ma per questo aspetto bisognerebbe parlare con la provincia di treviso.
capisco il tuo stato d'animo e per questo ti avevo consigliato di sensibilizzare qualche realtà associativa della zona. certo non è facile perchè per uscire da certe logiche c'è molto da lavorare e naturalmente per il singolo non è facile ma con un po' di costanza e con piccoli passi i problemi si possono risolvere.
pensare che basti un incontro per trovare una soluzione è pura fantascienza perchè sono troppi i pregiudizi.
per quanto riguarda il tuo appello, sfondi una porta aperta. nessun copre i delinquenti. ma non si può nemmeno pensare che i Sinti e i Rom debbano fare i poliziotti.
non credo che tu vada in giro per il tuo comune a caccia di evasori fiscali...
se assisti ad un reato lo denunci come lo denuncia anche un Sinto o un Rom ma da quì a dire dovete fare "pulizia tra di voi" ce ne passa...

Anonimo ha detto...

Sig.Berini, grazie per il lavoro che ha fatto.
Un piccolo aggiornamento.
Adesso quella famigliola non c'è più nel paese.
Forse hanno raggiunto un secondo figlio/fratello in centro Italia. Lo spero proprio; perchè mi hanno detto che lui raccoglie ferrovecchio in giro, in una città.
Così spero di non vederli ritornare: se sistemati un po'.
Vale a dire, che le cose finalmente vadano un po' nel verso giusto anche per loro.
Lo avevo suggerito a quel ragazzo, sulla base di quanto mi aveva insegnato Lei.
Se risbucassero (quindi con un nulla di fatto da parte loro) mi rifaccio sentire.
GRAZIE.
________

Una noticina. L'ultima volta che l'ho visto, quel ragazzo mi ha detto:
- Ho comprato una Bibbia... -
Pensi un po'.
Credo sia andata proprio nelle mani giuste. Cioé dove il bisogno è totale.
Vorrei aggiungere a riguardo delle mutazioni di...come dire...popoli?
Di certo non in un istante o due giorni, come afferma anche Lei.
Fondamentali, comunque, sono le premesse vere di riferimento. In un tempo di confusione e legaggi d'ogni sorta, oggi.
Tremendi.
Nel rischio di rinserrarsi ancora di più, a mio avviso. Ma questo è qualcosa di generale. Altrettanto delicato e serio.
(iominuscolo)20/3

Anonimo ha detto...

Il sabato Santo. Un aggiornamento rapido sulla famiglia Rom di cui ha dato qualche informazione.

Hanno messo blocchi di cemento per impedire accessi nel posto di loro stanziamento più abituale. Quindi ora sono spariti. Almeno per il momento, forse.
L'ultima volta, mi sono arrabbiato: "chiamo i Carabinieri!" - ho detto alla signora. Mi dispiace molto.

Ho un po' analizzato dentro di me i perché veri.
In me Rom, nomadi, ecc. evocano in modo sotterraneo (non di prima ragione e consapevolezza) un sacco di sofferenza e violenza.
Credo siano tra il tipo di persone (a mio sentire) molto cariche di... qualcosa che non va.
Lo stesso atto di mendicare (specie i bambini oppure quella scia di donne) è qualcosa che mi macina dentro. Non credo sia solo per mio egoismo, o miei stereotipi; ma qualcos'altro.
Qualcosa di sotterraneo in me.
Credo sia scattato questo.
Oltre al mio senso d'impotenza in un aiuto vero e l'ambiguità di tali presenze/situazioni.

Domanda. Posso in qualche modo esprimere anch'io, una qualche forma di solidarietà verso chi opera per aiutarli ad uscire da quella dimensione di "essere" e vivere?
Grazie
(iominuscolo)

Carlo Berini ha detto...

ciao Iominuscolo, penso che fare lo sforzo di osservarci sia importante. personalmente ti consiglierei di approfondire con la lettura di "modernità e olocausto" di zygmunt bauman (edito da il mulino).
più che aiutare chi aiuta, ti chiederei di provare a costruire un rapporto con la famiglia al di fuori dai bisogni. non so se torneranno ma se succedesse, forse la cosa migliore sarebbe condividere con loro alcuni momenti senza grandi aspettative. solo la ricerca di uno spazio condiviso, dove interrogarsi insieme sui piccoli frammenti del sentire.

Anonimo ha detto...

Ho la famiglia che mi è contraria per questo. Per delle loro ragioni. Grazie comunque.
(iominuscolo)