lunedì 19 maggio 2008

Provate ad immaginare...

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare. Bertolt Brecht

Provate ad immaginare. Una persona del vostro quartiere è sorpresa dentro un appartamento: forse voleva rubare, forse voleva portar via una neonata. Viene arrestata.
Provate ad immaginare. Il giorno dopo e poi quelli successivi, ragazzi in motorino lanciano una molotov contro la casa di un vostro vicino. L'incendio brucia in parte l'appartamento ma, per fortuna, l'uomo, la donna e i due bambini che ci vivono se la cavano. Spaventati, ma incolumi. Poi è la volta di un intero quartiere: arrivano a centinaia con i bastoni e le bottiglie incendiarie. La gente scappa si rifugia da parenti.
Provate ad immaginare. Un bambino che vive ad un paio di isolati da casa vostra viene circondato da gente ostile che, sapendo che è del vostro paese, lo insulta, lo schiaffeggia, lo spinge a forza dentro una fontana. Il bambino è piccolo, forse piange, forse stringe i denti perché la violenza degli altri è un pane duro che ha imparato a masticare sin da quando è nato.
Provate ad immaginare. La furia non si placa: anche i quartieri vicini sono sotto assedio. Raccolte in fretta poche povere cose intere famiglie si allontanano. La polizia non ferma nessuno degli incendiari ma "scorta" voi e i vostri compaesani. Andate via. Non sapete dove. Lontano dalle molotov, lontano dalla rabbia, lontano dalla ferocia di quelli che sino al giorno prima vivevano a poche centinaia di metri da voi. Andate in cerca di un buco nascosto dove, forse, potrete resistere per un po'. Fino alla prossima molotov.

Provate ad immaginare. Vostri compaesani e parenti che vivono lontano, in altre città, vengono assaliti, le loro case bruciate. Anche loro sono in strada.
Provate ad immaginare. Il governo del vostro paese vara misure straordinarie per far fronte all'emergenza. Leggi per fermare la violenza e l'illegalità. Leggi contro di voi ed i vostri parenti, contro i vostri vicini di casa, contro quelli del vostro quartiere e contro tutti quelli del vostro stesso paese.
Provate ad immaginare di essere in Italia, in questo maggio del 2008. Non vi pare possibile? Eppure è cronaca di tutti i giorni. La cronaca di un pogrom. Un pogrom che sta incendiando l'Italia. Brucia le baracche dei rom e corrode la coscienza civile di tanti di noi. Qualcuno agisce, i più plaudono silenti e rancorosi, convinti che da oggi saranno più sicuri. Al riparo dalla povertà degli ultimi, di quelli che non si lavano perché non hanno acqua neppure per bere, di quelli che di rado lavorano, perché nessuno li vuole, di quelli che vanno a scuola pochi mesi, tra uno sgombero di polizia ed un rogo razzista.
Forse pensate che questo non vi riguarda. Forse pensate che questo a voi non capiterà mai. Siete cittadini d'Europa, voi. Siete gente che lavora, che paga il mutuo, che manda i figli a scuola. Forse avete ragione. Forse no. Nella roulette russa della guerra sociale c'è chi affonda e chi resta a galla. Il lavoro non c'è, e se c'è è precario, pericoloso, mal pagato. Il mutuo vi strangola, non ce la fate ad arrivare alla fine del mese, a pagare tutte le spese, ma forse, tirando a campare, con la paura che vi stringe la gola, ce la farete. Gli altri, quelli che restano fuori, che crepino pure. Nemici, anche i bambini. O li caccia il governo o ci penserete voi stessi, di notte con i bastoni e le molotov. A fare pulizia. Etnica.
Intanto, giorno dopo giorno, i nemici, quelli veri, vi portano via la vita, rendono nero il vostro futuro. Il nemico marcia sempre alla nostra testa: è il padrone che sfrutta, è il politico che pretende di decidere per noi, che vuole che i penultimi combattano gli ultimi, perché la guerra tra poveri cancella la guerra sociale.
Provate ad immaginare che un giorno il padrone vi licenzi, che la banca si prenda la casa, che la strada inghiotta voi e i vostri figli. Sarà il vostro turno. Ma allora non ci sarà più nessuno capace di indignazione, capace di rivolta.
Provate ad immaginare un futuro come questo presente, da incubo. Un'offensiva razzista senza precedenti che trova pericolosi consensi anche in quegli strati popolari che avrebbero mille motivi per rivoltarsi contro ben altri soggetti e, cioè, contro i poteri forti e i suoi costanti soprusi sulle classi subalterne.
Morti sul lavoro, salari da fame, precarietà diffusa e disoccupazione, problema casa, distruzione dei servizi sociali, problematiche sociali diffuse il cui responsabile ha un nome e cognome ben chiaro: il sistema capitalista, che continua a produrre super-profitti da una parte, guerre, sfruttamento e miseria dall'altra. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: strada libera per la crescita di un nuovo fascismo, istituzionale, squadrista e addirittura popolare.
Provate ad immaginare. Un giorno qualcuno potrebbe chiedervi "dove eravate mentre bruciavano le case, deportavano la gente, ammazzavano i bambini?" Non dite che non sapevate, non dite che non avevate capito, non dite che voi non c'entrate.
Chi non ferma la barbarie ne è complice. Fermiamo i nuovi pogrom prima che sia troppo tardi. Respingiamo il nuovo pacchetto sicurezza.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti all'autore di questo post!!!

una mente lucida che esprime al meglio quello che in questo momento è giusto sentire...

complimenti!

Anonimo ha detto...

Però che fantasia.
ora i cattivi sono i padroni.
Vedo che anche qui per salvare capra e cavoli si usa il sistema di generalizzare e attaccare una classe sociale che è facilmente invisa ai più.
Ecco un discorso che placa gli animi...vero!!??
Ora analizziamo le varie parti.
La polizia che scorta e non è in grado di fermare....
come la polizia che non è in grado di fermare i furti quando arrivano le cavallette(di solito i furti in appartamento sono sequenziali, in una zono per un certo periodo c'è un proliferare...ma anche lì nessuno fa nulla).
Già il preliminare mi sembra offensivo nei confronti della vittima, vittima che ha denunciato di aver rincorso la ragazza sulle scale con già la binba in braccio...questi dubbi sono dettati dalla ragione o dal pregiudizio..continua l'atteggiamento di chi non vuole credere mai agli "altri".
Vorrei aver notizie degli altri posti in italia dove si sono verificati atti simili, sono convinto che se realmente avvenuti la tv non ne avrebbe dato notizia..su questo posso concordare.
Ma domanda...cosa succede se entro in un accampamento di rom delinquenti(ci saranno pure questi...o no?)e commetto le medesime azioni? Mi sembra che si trascuri volutamente in che quartiere tutto ciò è avvenuto.
Ma il bambino è di quelli che si avvicinano con il cartone o no?
Battute a parte vorrei la cronaca di tutti questi atti.
Le leggi straordinarie sono state promesse(e ancora non si sa come e cosa verrà fuori, quindi essere contrari a priori dimostra ancora una volta il pregiudizio) per combattere la delinquenza e l'illegalità, direi che le persone dei campi, che convivono spesso con persone di malaffare..dovrebbero solo essere contente se queste venissero espulse...a meno che la paura non sia sintomo di coda di paglia.

questa non è lotta sociale, c'è un gruppo di persone dove sono molto poche quelle che lottano per emergere per uscire dalla situazione di povertà in cui sono nati.
Persone che però al 90% quando ci riescono rinnegano il loro passato(parole vostre).
le altre trovano comodo succhiare dalla società capitalista(tanto criticata ma tanto utile per vivere decenni senza far nulla per cambiare)il minimo per essere sempre li senza troppa fatica.
Tanto poi la colpa della propria situazione è della società razzista e capitalista.
mi sembra che sia uno scenario, quello disegnato, che non tiene conto di molte cose, cose che politicamente non sarebbe utile sponsorizzare per la causa dei rom.
L'unica cosa che mi fà profondamente schifo è che nella lotta ideologica che viene portata avanti ci sono bambini a cui viene negato un futuro...forse si per colpa di questa società ma sicuramente per colpa di una mentalità "comoda" e per il supporto a corrente continua di molte associazioni capaci di usare queste persone.
Dire che quello che è successo a Napoli succede in tutt'Italia(visto che non ne ho notizie) è un grave atto discriminatorio...cosa succederebbe se oggi io dicessi che tutti i rom rubano i bambini?
E all'ora perchè qui si ribadisce che tutti gli italiani sono razzisti?

u velto ha detto...

ciao Xpisp, forse non hai letto bene il post...

Anonimo ha detto...

Aiutami..dimmi dove
Grazie

u velto ha detto...

Inizia dal testo di Bertolt Brecht e analizzalo con cura. Fatto questo inizia a leggere il resto del testo che ipotizza, ripetiamo ipotizza, alcune situazioni che potrebbero verificarsi con un tuo vicino di casa… il resto è abbastanza semplice da capire. Non c’entrano i padroni, non c’entra la polizia, ne puoi pensare di “rapire” tutti i bambini rom… se ancora adesso non hai colto, è necessario che te lo spieghiamo guardandoci negli occhi.

Anonimo ha detto...

ok il testo di Brech era chiaro.

"Provate ad immaginare un futuro come questo presente, da incubo. Un'offensiva razzista senza precedenti che trova pericolosi consensi anche in quegli strati popolari che avrebbero mille motivi per rivoltarsi contro ben altri soggetti e, cioè, contro i poteri forti e i suoi costanti soprusi sulle classi subalterne.
Morti sul lavoro, salari da fame, precarietà diffusa e disoccupazione, problema casa, distruzione dei servizi sociali, problematiche sociali diffuse il cui responsabile ha un nome e cognome ben chiaro: il sistema capitalista, che continua a produrre super-profitti da una parte, guerre, sfruttamento e miseria dall'altra. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: strada libera per la crescita di un nuovo fascismo, istituzionale, squadrista e addirittura popolare.
"
questo con chi se la prende scusa?

sulla questione rapire i bambini rom...mi sa che sei tu che non hai voluto capire.
Qui si criminalizza tutta una città, anzi una nazione per atti commessi da persone che si sa benissimo essere camorristi..quindi nell'immagina comincia a metterci questa piccola differenza.
La polizia, il mio commento era banale, purtroppo sempre + spesso sembrano impotenti di fronte a certe situazioni, qua si vuole far passare questa impotenza come un gesto voluto di sottile complicità con chi brucia i campi...accuse discretamente gravi.
mi sa che chi non ha colto è qualcun'altro.

u velto ha detto...

ciao Xpisp, se la prende con il "mercato" che se non viene corretto dalla politica crea inevitabilmente diseguaglianze. è un concetto base condiviso da tutti gli economisti.
sulla questione del rapimento dei bambini basta fare una breve ricerca con un motore di ricerca e si può chiaramente capire che esiste un'isteria nazionale.
la Polizia oltre a mettere in salvo le persone poteva anche fermare i violenti, ci chiediamo: se erano per esempio dei noglobal vestiti in nero che distruggevano dei negozi, la polizia caricava o guardava?

Anonimo ha detto...

E te lo chiedi pure?
Genova non ti è bastato come esempio?
Guardava ovvio!
Poi precisa bene, hanno preso dei ragazzi che erano entrati nel campo abbandonato per urbare tv e lettori dvd, decoder, ecc e guarda tu che caso erano minorenni figli degli appartenenti al clan locale...che dire proprio gente normale.

u velto ha detto...

ciao Xpisp, a Genova le Forze dell'Ordine erano molto impreparate e la confusione successiva ha portato al disastro.
Prendiamo l'esempio di Verona, sabato scorso, appena un gruppo violento si è mosso la polizia li ha giustamente caricati e isolati.
Bene hanno fatto a Napoli nel fermare chi andava a rubare ma rimane il dubbio, dopo il filmato di ieri sera al tg1 (http://espresso.repubblica.it/multimedia/home/2221873), che la situazione stia precipitando: Torino (ebrei), Napoli (rom), Roma (trans)...
Siamo molto preoccupati, speriamo in un intervento deciso del parlamento europeo perchè è indubbio che in Italia c'è una scarsa conoscenza della legislazione europea ed italiana sul contrasto delle discriminazioni.

Anonimo ha detto...

Scusa sucar credi davvero che basti una legge per far cambiare idea alla gente?
La discriminazione è frutto della non conoscenza dell'altro.
I rom hanno fatto di tutto per non farsi conoscere, specialmente quelli che si sono integrati.
A me chi vive in un campo frega poco, che chi viola il mio appartamento sia rom/sinto/italiano/extracomunitari/comunitario..sinceramente poco cambio la mia opinione.
In quei campi c'è spesso l'illegalità(spesso il campo stesso è illegale), spesso questi campi provocano grossi problemi agli abitanti circostanti.
Ora alla gente che dentro ci siano rom, sinti, ecc per loro sono tutti Zingari, Zingari che creano problemi, Zingari che fino ad un certo punto si sopportano poi scatta la rabbia anche di ciò che non è imputabile a loro.
Questo non lo togli con una legge, non lo togli negando sempre e ogni volta la responsabilità di quel rom in quel caso, non lo togli neanche cancellando i messaggi che dissentono.
o le culture s'incontrano altrimenti sarà sempre una guerra nascosta o emersa ma guerra.
Non hanno forse pregiudizio anche i rom?
Se domani insieme ad amici dovessi avvicinarmi ad una bambina rom per la strada non credo che la mamma sarebbe contenta, e giustamente come ogni mamma del mondo si spaventerebbe...o sbaglio?
Almeno le paure forse sono simili..che possa essere un punto di partenza?

u velto ha detto...

ciao Xpisp, hai ragione quando affermi che con le leggi non si può risolvare tutto ma noi crediamo che qualcosa si possa comunque fare. come ad esempio programmi di interazione.
certo condividiamo pienamente che la questione fondante è la non conoscenza, colpa di Sinti e Rom? Forse ma è indubbio che in Italia non è mai esistito un sostegno continuato per promuovere le culture sinte e rom. insistiamo tanto per il riconoscimento dello status di minoranze perchè la legge 482/1999 offrirebbe degli strumenti importanti.
dove questo è stato attuato, come in Ungheria o in Svezia ma anche in Germania e in Spagna, la situazione è nettamente migliorata nel giro di pochi anni.
noi non partiremmo dalle paure che pure devono essere analizzate e condivise ma dai valori come ad esempio quello della famiglia.

Anonimo ha detto...

Chissà come hanno fatto le molteplici minoranze di altri paesi a farsi conoscere e rispettare.
pare che i sinti/rom abbiano bisogno di qualsiasi cosa e che questa debba piovere dall'alto.
Scusa ma è un atteggiamento che già suona male.

u velto ha detto...

ciao Xpisp, è vero che ad esempio le minoranze tedesche sono riconosciute perchè l'Austria e la Germania hanno fatto notevoli pressioni negli Anni '70 ma è ancora più vero che il riconoscimento dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione non dovrebbe passare dalla forza o meno di un Paese estero che impone all'Italia determinati comportamenti. ...altrimenti vivremmo in una società dove il più forte ha sempre ragione

Anonimo ha detto...

Scusa sucar, la minoranza tedesca ha una leggerissima differenza, pare che fossero su quel territorio da prima che diventasse italiano.
I Sinti, tu mi hai insegnato, sono italiani e risiedono sul territorio da secoli..non dovrebbero avere problemi di lingua, i rom sono sucessivi...quindi l'italia si dovrebbe adoperare per riconoscere come minoranza linguistica ogni gruppo di persone che vi entra?
Mi sembra una cosa assurda.
Già oggi mi sembra assurdo l'esistenza di 5 regioni a statuto speciale quando si contesta il federalismo(oramai l'alto adige è annesso da quasi un secolo...per non parlare della val d'aosta.
Altrimenti perchè non istituire una difesa per ogni dialetto?
Torno poi alla domanda cosa servirebbe tutto ciò? che problemi risolverebbe?

u velto ha detto...

ciao Xpisp, i territori abitati dalle minoranze tedesche hanno una differenza di 49 anni con il resto dell'Italia (1870-1919) e comunque in quei territori erano residenti tante famiglie sinte, molte delle quali sono state sterminate dopo il 1938.
le tue ragioni ci sembrano un po' troppo pretestuose...

Anonimo ha detto...

Solo domande ne pretestuose nè polemiche
Mi risulta che si richieda di riconoscere i rom come minoranza linguistica sbaglio?
...da quando i rom sono in italia?
Quante lingue diverse vengono parlate dai rom?