martedì 29 luglio 2008

Il Governo italiano è in grave difficoltà ma viene salvato, in parte, dalla Jaroka

Il Governo italiano ha già risposto al memorandum trasmesso dal Consiglio d'Europa a seguito della visita a Roma del Commissario per i Diritti umani, Thomas Hammarberg, fornendo tutti gli elementi che dimostrano ampiamente come le preoccupazioni espresse sul mancato rispetto dei diritti umani siano totalmente infondate. È quanto precisa in una nota il Viminale. Desta sconcerto, in particolare, sottolinea la nota del ministero dell'Interno, l'affermazione secondo cui le Forze dell'ordine avrebbero condotto raid violenti contro gli insediamenti Rom e Sinti. Il Ministro Maroni, in evidente difficoltà al Tg1, risponderà questo pomeriggio alla Camera dei deputati.
Non solo critiche dall'Europa: l'eurodeputata ungherese di etnia rom Livia Jaroka, iscritta al gruppo del Ppe, difende il censimento dei rom in Italia attraverso la raccolta delle impronte digitali. "Capisco le buone intenzioni da parte del governo", dichiara in un'intervista pubblicata sul sito Euractiv.com

Secondo Jaroka le durissime critiche espresse dal Parlamento europeo nella risoluzione approvata a Strasburgo il 10 luglio sono state superate dalla decisione del governo italiano di estendere la raccolta dei dati dattiloscopici a tutta la popolazione italiana dal 2010. L'eurodeputata sottolinea che il censimento è "necessario" per dare una cittadinanza "a quei bambini e immigrati che non hanno assolutamente alcun documento".
Tuttavia, a lungo termine l'integrazione dei rom potrà realizzarsi soltanto attraverso l'offerta di posti di lavoro, sottolinea Jaroka. "Questo renderà i rom dei cittadini contribuenti", afferma l'eurodeputata, secondo cui negli ultimi anni la Commissione europea ha trascurato il problema. Il 2 luglio un documento di lavoro ha fatto il punto sulle politiche di integrazione elaborate a Bruxelles, ma secondo Jaroka "non contiene molte buone idee". Infine l'eurodeputata ha lanciato un appello ai media a non rappresentare un'immagine stereotipata dei rom, sottolineando che pochi ne conoscono la cultura.

2 commenti:

Darius ha detto...

A dimostrazione che i rom non sono una razza a parte. Nel Ppe stanno i berluscones e Jaroka si allinea. I politici sono tutti uguali. Rom o non rom che siano
Darius

u velto ha detto...

ciao Darius, abbiamo sentito Livia la sera prima del voto al Parlamento europeo ed era molto combatutta ma era anche sicura, come è poi successo con le linee guida, che il centro-destra italiano avrebbe iniziato a "ragionare".
per noi di sucardrom la partecipazione politica dei Sinti e dei Rom è un obiettivo fondamentale e quindi anche se non siamo stati d'accordo con la scelta di Livia nell'allinearsi agli "ordini di partito", la comprendiamo e la sosteniamo.