martedì 28 luglio 2009

Miriam Meghnagi e il canto che viene dal cuore

Mi piace molto lavorare nel cinema. Per l'ultimo film di Citto Maselli, Fuoco e la cenere, ho scritto un canto per la pace in ebraico ed in arabo poi ho invitato un cantante palestinese e l'abbiamo cantato insieme, in una scena nella quale interpretavo me stessa: Miriam Meghnagi nel ruolo di Miriam Meghnagi.
Il film dovrebbe partecipare alla prossima biennale di Venezia e racconta di un centro sociale che si trasforma in centro commerciale, una parodia della storia della sinistra. Non ho mai voluto fare un lavoro "sotto padrone", ho sempre gestito il mio tempo senza dover dipendere da qualcuno. Credo che questo atteggiamento sia legato alla mia vicenda personale, da una sventura si può trarre una visione della vita. La mia famiglia è fuggita da Tripoli, io ero piccola e per tanto tempo non abbiamo avuto la cittadinanza. La condizione di apolide in Italia significava che non potevi avere un ruolo all'università e non potevi fare ricerca. Ho avuto delle borse di studio perché ero brava a scuola però non potevo lavorare e questa situazione, in seguito è diventata la cifra della mia vita. Non avendo un'ambasciata che potesse proteggermi dovevo pensare a me stessa e non dipendere da nessuno. Oggi sono cittadina italiana, però per più di vent' anni, sono stata apolide.
Miriam Meghnagi, nata a Tripoli da antica famiglia ebraica è attualmente una delle principali interpreti vocali del patrimonio musicale ebraico sul quale ha svolto ricerche decennali. Il suo repertorio spazia tra varie lingue e dialetti ed è arricchito anche da composizioni originali. Ha collaborato con registi di cinema e teatro come S. Agosti (musiche originali in Uova di garofano), G. Pressburger (canto originale nel film-documentario Flussi di Coscienza, canti originali e acting in Danubio, lavoro teatrale), G. Salce (protagonista femminile, canti e musiche originali in Il raggio d'oro, Rai 3), C. Naccari (canti originali in Venezia: città di pietra e acqua, "Premio Torta"), Pasquale Scimeca (musiche originali per il film "La Passione di Giosuè l'Ebreo"). Canti e musiche originali, inoltre, per il documentario di C. G. Hassan e D. Meghnagi Gerusalemme: città di specchi (Rai-SAT, 2000).
Recentemente mi hanno invitata in Campidoglio come testimone onoraria all'assemblea mondiale delle organizzazioni dei rom e dei sinti riuniti non per chiedere l'elemosina ma per essere attivi e per occuparsi di se stessi. Nel prossimo novembre sarò ospite d'onore in un festival a Lanciano dove vive una comunità sinti perfettamente inserita. Gualtiero Spinelli mi ha appena telefonato per dirmi che da quel momento in poi sarò la regina dei rom e dei sinti. a cura di Anna Rolli, continua a leggere...

3 commenti:

enrico ha detto...

"...Gualtiero Spinelli mi ha appena telefonato per dirmi che da quel momento in poi sarò la regina dei rom e dei sinti"
o la Meghnagi ha capito male, o qualcuno ha perso la testa...

Unknown ha detto...

ahah... hai ragione tu, è chiaramente un refuso stampa, non penso che la si trattava di Santino Spinelli. Oppure la giornalista si è confusa... Gualtiero ha un'assonanza con Altiero di cui abbiamo parlato pensando al Progetto Europa....ma questa conversazione non è rientrata nell'intervista per questioni di spazio.Peraltro sapevo che l'intervista intera era saltata...la leggo per caso solo ora..

u velto ha detto...

Ciao Enrico e Sconosciuto, la pagina con l'intervista non è più raggiungibile.
Penso anch'io che si tratti di Santino Spinelli e non di Gualtiero Spinelli.
Ciao, Carlo