domenica 30 agosto 2009

Torino, nei guai per la spada di Zorro “Solo perché sono un Rom”

Valter Halilovic, incensurato, raccoglitore di ferrivecchi denunciato per possesso "ingiustificato di grimaldelli" Ma era un bastoncino da sci che il figlio aveva trasformato in uno spadaccino per giocare. "Non capisco perché soprattutto in certe zone ci si accanisca sempre con me: pago anche le tasse"
Ancora non riesce a credere che a farlo finire nei guai sia stata la spada di Zorro. Un pezzo di alluminio di 56 centimetri, una racchetta da sci piegata e rotta a metà, con cui il figlio di sei anni stava giocando allo spadaccino. E che invece al padre Valter Halilovic, rom di 30 anni, è costata una denuncia per l´articolo 707 del codice penale, «possesso ingiustificato di grimaldelli».
«Solo perché sono un rom», dice. Halilovic - che vive al campo nomadi di via Germagnano con la moglie incinta e i tre figli - era appena uscito dalla Torino-Aosta allo svincolo di Settimo con il suo camioncino Iveco quando è stato fermato da una pattuglia di carabinieri nella zona industriale della città.
Valter Halilovic, incensurato, come si legge nel verbale «manteneva un atteggiamento sospetto, in luogo nel quale di recente sono stati commessi diversi furti e che alle circostanze di tempo e di luogo del controllo la sosta non appariva giustificabile». Detto in altre parole: «Dovevo andare al Mercatone Uno di Mappano a comperare la carrozzina per il bambino e mi ero fermato un attimo per controllare la ricevuta dell´autostrada, visto che avevo avuto problemi al pagamento self service», racconta lui.

I carabinieri della tenenza di Settimo danno inizio alla perquisizione e trovano, vicino al sedile del passeggero, l´asta di ferro con cui fino a un momento prima aveva giocato il bambino, sotto lo sguardo della moglie in gravidanza. Un oggetto che invece viene scambiato con un piede di porco anche se, di alluminio leggero, ci assomiglia poco. «Di lavoro faccio il feramiù - dice in un piemontese quasi perfetto - Compro rottami di elettrodomestici e pezzi di ferro soprattutto dalle aziende che li dismettono, loro mi chiamano per svuotare magazzini e cortili e poi io rivendo a peso i metalli. Quando mi hanno fermato stavo proprio tornando dal Canavese con un frigo, una pala da neve e qualche altro pezzo rotto.
Le ditte mi fanno fattura o se mi regalano qualcosa mi lasciano una dichiarazione, ho un commercialista, pago le tasse, non è giusto che pensino che io rubi perché sono un rom, anche perché sono nato in Italia». E mostra con orgoglio i certificati con cui attesta che i suoi figli vanno regolarmente a scuola, le cedole delle tasse, il numero della partita Iva, per far vedere che è cittadino onesto. «E con questa denuncia mi tocca anche pagare un avvocato», sbotta. Dopo la perquisizione, al rom viene detto di seguire la gazzella fino alla caserma. Lui sale sul camioncino, è arrabbiato, non si mette la cintura di sicurezza e con il telefonino chiama casa per dire che tarderà. Così i carabinieri gli staccano anche due multe da 148 e 74 euro e gli tolgono in tutto 10 punti dalla patente.
«Per carità, qui ho sbagliato, ma mi sembra che si accaniscano sempre contro di noi, soprattutto quando passiamo in certe zone». di Federica Cravero

4 commenti:

walter ha detto...

grazie a tutti per aver puplicato la mia lettera.e un ringraziamento a federica cravero per avermi ascoltato.grazie

u velto ha detto...

ciao Rundasi, ci dispiace per quello che è successo. come sta andando?

Anonimo ha detto...

sono difeso da un avvocato a spese mie.aspetimo il processo ma non so come andra.io qel giorno non ho fatto niente solo che sono passato in quella zona.quel giorno ai carabinieri fatto vedere F24 modulli delle tesse,partitta iva,imps,per far vedere che uno zingaro lavora e paga le tasse in italia.ho pagato pure i 2 verbali di 222 EURO con questa crizi,in piu 150 euro SCUOLA QUIDA 6 punti requperati.

u velto ha detto...

ciao Valter, se tu sei d'accordo noi possiamo riprendere la tua storia e lanciare nel blog una raccolta di soldi per aiutarti nelle spese che hai avuto e che avrai per difenderti da questa accusa ingiusta.
se vuoi possiamo anche sentirci al telefono, questo è il numero 0376 360643. se ci fai uno squillo, ti richiamamo subito noi.