martedì 12 luglio 2011

Campobasso, la favola "zingari rapitori" colpisce ancora...

Ci risiamo, quando un bambino scompare rispunta inevitabilmente nel nostro Paese la pista degli “zingari”, come vengono chiamati in maniera etnocentrica e dispregiativa le persone appartenenti alle minoranze linguistiche sinte e rom. In questo caso le bambine sono due, Alessia e Livia, e sono scomparse con il papà lo scorso 28 gennaio. Molti conosceranno la storia che ha fatto inorridire tutta l'Europa.
Ora, dopo tante false segnalazioni da tutta l'Europa, dall'Italia arriva la classica segnalazione razzista: le bambine erano con due rom sulla spiaggia di Lido Oasi, a Termoli. Come si è fatto ad identificare le due persone? Risposta: avevano la pelle scura. Sic!
E' partita immediatamente la "caccia" (ancora sic!) nei cosiddetti “campi nomadi” della zona ma è stata estesa in tutta la Provincia di Campobasso. I Quotidiani svizzeri partono all'attacco sulla tratta dei bambini (mai dimostrata da nessuna sentenza) e chiedono conto all'Italia del perchè non si è intervenuti immediatamente senza lasciare fuggire le due persone con le bambine che facevano il bagno al mare. Cosa ha insospettito gli altri bagnanti? Due persone con la pelle scura con due bambine bionde. Ma hanno fatto la segnalazione alle Forze dell'Ordine solo alla sera, quando le due persone con le bambine se ne erano già andati a casa.
Cosa succederà ora? Le Forze dell'Ordine scateneranno in Provincia di Campobasso una "caccia" (di nuovo sic!) all'uomo. Nel caso si trovassero le due bambine, saranno strappate dalla propria famiglia e portate in una comunità chiusa, sarà prelevato loro il sangue e dopo una ventina di giorni di atroci sofferenze delle bambine ma anche della madre, del padre e dei parenti l'esame del dna stabilirà che quelle due bambine non sono Alessia e Livia. Un film purtroppo già visto...

3 commenti:

lina angelicola ha detto...
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Anonimo ha detto...
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u velto ha detto...

La responsabilità del singolo non può essere generalizzata.