tag:blogger.com,1999:blog-7270827521839582591.post1491506206293803857..comments2024-03-26T16:58:45.175+01:00Comments on U Velto - Il Mondo, notizie ed immagini dai mondi sinti e rom: Lettera aperta al Ministro Maroniu veltohttp://www.blogger.com/profile/02538730368868752538noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-7270827521839582591.post-66465572909175064552008-08-11T11:28:00.000+02:002008-08-11T11:28:00.000+02:00segnalo questo intervento: http://coopofficina.spl...segnalo questo intervento: http://coopofficina.splinder.com/post/18049241/Rom+e+Sinti.+L%27amico+vero+e+l%27Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7270827521839582591.post-15117673451152061352008-08-11T10:33:00.000+02:002008-08-11T10:33:00.000+02:00ciao Opera Nomadi di Foggia, mi sembra che il Vost...ciao Opera Nomadi di Foggia, mi sembra che il Vostro commento all'intervento di Etem Dzevat non sia pertinente. Infatti il Presidente dell'ACER ha scritto al Ministro dell'Interno per fargli conoscere l'esperienza di Pisa, dove Etem Dzevat lavora come mediatore culturale insieme ad appartenenti alla società maggioritaria, in senso numerico.<BR/>Ha spiegato al Ministro che si possono costruire percorsi positivi e che a Pisa hanno ottenuto risultati importanti. Quindi nessuna spinta isolazionista, anzi un percorso di reciproco scambio e quindi di reciproco arricchimento.<BR/>Il contrario di quello che ha fatto negli ultimi dieci anni e fa tutt'ora l'Opera Nomadi nazionale. Infatti da quando Massimo Converso è alla guida dell'associazione è stato impossibile costruire un coordinamento nazionale con le altre realtà associative, presenti in Italia. Il sottoscritto e non solo ci ha provato diverse volte, a partire dal 1996. L'ultima volta a cavallo tra il 2006 e il 2007, visto che il Ministero della Solidarietà sociale, allora guidato da Ferrero, aveva chiesto a tutte le associazioni di elaborare insieme un documento. Un'occasione persa...<BR/>La Federazione Rom e Sinti Insieme non rappresenta i Sinti e i Rom in Italia. La Federazione rappresenta le circa venti organizzazioni che sono presenti sul territorio nazionale. La rappresentanza dei Sinti e dei Rom può essere sancita solo ed esclusivamente da tutti i Sinti e i Rom presenti in Italia. E ad oggi nessuna associazione, e nemmeno nessuna persona, è mai stata eletta dai Sinti e dai Rom in Italia alla rappresentanza. Se l'Opera Nomadi ha questa ambizione è un grosso errore perchè si mistifica la realtà.<BR/>E' però indubbio che la Federazione è l'unica realtà nazionale costituita per i 99% da Rom e Sinti o meglio dalla quasi totalità dei leader sinti e rom, presenti in Italia. E questa non è una mistificazione ma è la realtà sottolineata anche dalla delegazione dell'Osce nella sua ultima visita in Italia.<BR/>L'anno scorso mi sono congratulato con Antonio Vannella, Presidente dell'Opera Nomadi di Foggia perchè in un intervento pubblico promuoveva la partecipazione diretta dei Rom (http://sucardrom.blogspot.com/2007/08/foggia-lopera-nomadi-protesta-insieme.html) nei confronti dell'amministrazione comunale. Questo è un bene ma Vi chiedo: come mai la stragrande maggioranza dei Presidenti delle Sezioni dell'Opera Nomadi non sono Rom o Sinti? perchè l'Opera Nomadi non ha mai avuto un presidente nazionale rom o sinto? perchè la maggioranza dei leader sinti e rom è stata di fatto invitata ad uscire dall'associazione? perchè non è mai stato approntato un progetto nazionale per promuovere la partecipazione, anche politica, dei Sinti e dei Rom? perchè un nutrito (circa la metà numero di Consiglieri nazionali ha di fatto sfiduciato l'attuale Presidente nazionale Massimo Converso?<BR/>Tutte domande note, a parte l'ultima, che ho posto innumerevoli volte, durante le Assemblee nazionali a partire dal 1987. Oggi tutto quello che posso fare è quello di riproporvi il documento nove tesi per l'assemblea nazionale dell�Opera Nomadi (http://operanomadimantova.blog.tiscali.it/) per discutere seriamente il futuro dell'Opera Nomadi, a partire dalla denominazione che è da cambiare.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7270827521839582591.post-52553264952049939322008-08-10T11:52:00.000+02:002008-08-10T11:52:00.000+02:00Capiamo il risentimento e la diffidenza dei rom e ...Capiamo il risentimento e la diffidenza dei rom e sinti visto il clima che vivono quotidianamente, ma non possiamo tollerare le spinte isolazionistiche che vengono poi millantate come autodeterminazione. Non abbiamo dubbi rispetto alla capacità di rom e sinti di farsi interlocutori reali e pronti di questo e dei prossimi governi. Lungi da noi di voler fare gli avvocati di ufficio del Presidente dell’Opera Nomadi Nazionale Massimo Converso, pubblichiamo la lettera inviata al ministro Maroni dal signor Etem Dzevat, Presidente A.C.E.R. e Consigliere Nazionale della Federazione Rom e Sinti Insieme, facendo però delle chiare precisazioni. <BR/>I problemi legati all’integrazione dei rom e sinti hanno incubato per lungo tempo, sono implosi e fino ad esplodere in uno stato di emergenza, anche per l’attegiamento di chiusura e di diffidenza di questo e di altri governi, che hanno preferito non affrontare la realtà, sgombrando i campi e spostandoli solo un po’ più in là. Quando c’era da battersi per l’igiene, per la scolarizzazione, per la reale integrazione lavorativa e personale, l’unica associazione sempre attiva era L’Opera Nomadi e pur con gli inevitabili errori che sono propri di chi lavora, Massimo Converso è riuscito a diventare un interlocutore credibile, per quanto contestabile nei metodi e non negli obiettivi di tutte le istituzioni. L’Opera Nomadi è l’unica organizzazione ad aver stipulato un protocollo d’intesa con il Governo che ha favorito progetti di scolarizzazione e creazione di cooperative di lavoro. Il tutto è stato possibile anche grazie alla estrema libertà d’azione e di programmazione che veniva attribuita a tutte le sezioni sul Territorio. E la Puglia, con Bari, Foggia e Lecce ha fatto scuola. Ben vengano tutte le altre sigle che ora si dicono rappresentanti di Rom e Sinti. Il dibattito è aperto, ma per costruire, non per distruggere. Dove erano tutte queste sigle e raggruppamenti quando l’Opera Nomadi da sola, con fatica e in silenzio tracciava la via che altri avrebbero percorso calpestandola? Perché ora si fanno tutti avanti: quali interessi ci sono dietro? L’ultimo congresso nazionale dell’Opera Nomadi aveva un budget di cassa di 500 Euro. I Consiglieri e delegati hanno pagato di tasca propria la trasferta romana. E molti sono finiti all’albergo dell’Esercito della Salvezza… Solo questo dovrebbe far riflettere quanti credono che L’Opera Nomadi incameri ingenti fortune sulle pelle di rom e sinti. E’ vero nell’Opera Nomadi ci sono anche gagè (non rom) che si sono avvicinati a una realtà complessa solo per conoscerla e per comprenderla. Superando anche loro reciproche difficoltà e diffidenze. L’autodeterminazione di un popolo passa soprattutto nel confronto con l’altro. Chiudersi a riccio può essere una reazione anche giustificabile, ma alla lunga ti rende isolato e non porta frutti. Ricordate Malcom X, il leader della consapevolezza nera? Che dopo aver predicato per anni l’isolazionismo dei neri, capì che tutti gli uomini sono uguali e che la dignità non ha colore? Se i rom vogliano prendere in mano la loro situazione è anche legittimo. Ma se getteranno a mare tutti i gagè che gli hanno teso una mano negli anni, si troveranno soli e senza approdi. L’isolazionismo è sintomo di insicurezza, di chi non ha un progetto chiaro e tende a chiudersi per la paura di confrontarsi e il timore di non essere all’altezza delle situazioni. Il razzismo, anche quello dei rom, è sempre figlio di un complesso di inferiorità. Che va combattuto. L’integrazione, prima che proclamata, va costruita giorno per giorno e si fa in due. Con tutti coloro che hanno dimostrato, come Massimo Converso, di volerla veramente. Al di là e oltre le parole e proclami altisonanti degli oratori dell’ultimora. Il futuro è in salita. L’integrazione non è un fuoco di paglia, per quanto ben imbandito. I flauti magici alla fine sono stonati quando si dovrà tornare a lavorare, torneranno a nascondersi. E l’unica voce che tornerà a suonare sarà quella che non vi ha mai abbandonato. Le querce come - dice un vecchio proverbio rom - resistono alle tempeste. “La quercia dell’Opera Nomadi, pur legnosa e con tanti tarli c’è sempre stata e ci sarà. I faggi e i salici piangenti rischiano di spezzarsi se non guardano al bene della foresta”.Opera Nomadi FGhttps://www.blogger.com/profile/05832680676403022975noreply@blogger.com