lunedì 13 agosto 2007

Rom e Sinti, una tragedia annunciata

Nella baraonda mediatica di questi giorni possiamo semplificare brevemente le diverse posizioni. Secondo il Ministro Ferrero servono più soldi e le amministrazioni locali devono prendersi carico dei Rom e dei Sinti che sono dei cittadini, offrendo soluzioni a chi vive nel degrado abitativo.
Secondo i Sindaci si perdono le elezioni quando si agisce a favore dei Rom e Sinti.
Secondo Romano Prodi il problema è sia politico che tecnico e il governo ci sta lavorando.
Il centro-destra non parla anche perché è ostaggio di alcuni fanatici razzisti che vorrebbero la cacciata dei Sinti e dei Rom, ovvero la pulizia etnica.
Secondo la Procura della Repubblica di Livorno è colpa dei genitori e nel dramma famigliare li fa arrestare.
Il quadro è indubbiamente ricco e alcuni spunti sono interessanti. Rimaniamo allibiti dalla posizione della Procura della Repubblica che, incurante delle leggi italiane, addossa tutta la responsabilità sui genitori, distrutti dalla tragedia: oltre il danno... la beffa. Inoltre, rimangono forti dubbi alla decisione di accantonare il movente razzista.
Certo il commento più azzeccato l’ha espresso Romano Prodi: il problema è tecnico e politico. In queste parole si riassume la situazione italiana che è ancora oggi all’anno zero. Il Presidente del Consiglio offre all'opinione pubblica la posizione dell'attuale governo che senza entusiasmo cerca di fare sintesi con tutte le forze politiche su di una linea d'intervento e di conseguenza spera di avere i soldi per sostenerla. Ciò che preoccupa è l’incapacità di capire che il presupposto fondamentale, per affrontare la questione sinta e rom in Italia, è dato dalla partecipazione diretta dei Sinti e dei Rom.
In ultimo rileviamo che come è costume in questo Paese, si parla di una data questione solo nel momento del dramma umano. Speriamo che quando la terra coprirà le bare di Eva, Danchiu, Nengi, Leonuca tutto non sia dimenticato, fino alla prossima tragedia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che grande dispiacere......

Ecco che cosa succede ad costruire i cosiddetti “campi nomadi”...

Adesso chi si prende la colpa?
Logicamente sempre dei poveri... quelli che non hanno niente per vivere decentemente.

Li prendono e li buttano nei campi nomadi... e gli italiani permettono che ne costruiscono sempre di più grandi, così che si possano bruciare tutti: sinti e rom in un colpo solo.

Dicono che faranno le indagini...ma veramente chi ha la colpa????

Radames Gabrielli

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/incendio-livorno/ue-regole/ue-regole.html