venerdì 21 dicembre 2007

Brescia, i Sinti al freddo per colpa di un'Amministrazione incapace

Black out notturno fra lunedì e martedì al cosiddetto “campo nomadi” di via Orzinuovi, nella parte destinata alle famiglie Sinte. Il problema non era legato all’illuminazione, ma all’alimentazione delle stufette elettriche che riscaldano le roulotte e le case mobili.
Al freddo sono rimaste poco più di ottanta persone, compresi 23 minori. Per dare conforto e assistenza ai Sinti sono intervenuti anche i vigili del fuoco, la protezione civile e i sanitari del 118. La notte era decisamente sottozero, ma nel “campo” non ci sono stati problemi sanitari rilevanti e l’alba è arrivata senza troppe difficoltà sia per i Sinti che per i volontari arrivati in loro aiuto.
Il black out causato da un sovrautilizzo dei contatori è stato accertato ieri mattina dai tecnici inviati al “campo” dal Comune, dall’assessore ai Servizi sociali Fabio Capra (in foto). Il sopralluogo ha permesso di verificare che il quadro elettrico generale, tenuto a distanza dalle 24 roulotte che hanno diritto ad alimentarsi proprio per evitare incidenti in caso di corto circuito. Ma la fornitura di energia elettrica, come spiegato dall’assessore Capra, «vengono forniti 40 chilowatt», è insufficiente per così tante famiglie. Si consideri che ogni stufetta elettrica consuma due chilowatt, le famiglie sono 24 e se la matematica non è un’opinione ci vogliono 48 chilowatt.
Non sembra che il Comune ci sia arrivato e dalle agenzie stampa sembra che vogliano cacciare delle famiglie. Lo faranno la notte di Natale?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sai la teoria del vetro rotto? Basta poco per iniziare il degrado. E la mancanza dell'amministrazione comunale a far si che una zona diventi sempre più degradata. Percui inizia con una roulotte e ne arrivano poi a decine e se prima magari bastava ora non basta. E se prima il costo era limitato, ora il costo nelle tasche dei bresciani sono aumentati. I comuni si devono svegliare, affinchè questo ulteriore costo non gravi sempre nelle tasche degli italiani. L'unica soluzione è l'uspulsione di tutti i rom dall'Italia

u velto ha detto...

ciao Anonimo, ci verebbe da dire che dovrebbero essere espulsi dall'Italia tutti i razzisti come te ma il nostro cuore e la nostra intelligenza non ce lo permette, ma una buona dose di galera e di lavori socialmente utili in un "campo nomadi" ti farebbero bene...

Anonimo ha detto...

Tanto mi conforta che non sono solo a pensarla così, ma il 90% degli italiani vorrebbero cacciare via i rom