giovedì 15 maggio 2008

La criminalizzazione dei Rom

Sembra che l’allarme criminalità in Italia sia dovuto solo alla presenza dei Rom. Ovviamente non è così (anzi). Ma il centrodestra ha battuto molto su questo tasto in campagna elettorale e per cui capisco che debba dare un “segnale forte” nei primi atti del suo governo. Ma quale deve essere questo “segnale”?
È molto stretto il sentiero che porta a una legge non razzista (alcuni la definiscono addirittura razziale) e che non sia in contrasto con le regole dell’Unione Europea.
Semplifico per i distratti: molti Rom sono di cittadinanza rumena. Facendo la Romania parte dell’Unione Europea dallo scorso anno e avendo sottoscritto gli accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone, un rumeno può venire (e stare) nel nostro Paese quando vuole e senza nemmeno bisogno di mostrare un passaporto.
Bisogna inventare un nuovo reato (specificatamente quello di immigrazione clandestina)? Il liberale del Pdl Antonio Martino dice che non è necessario e anche il ministro Frattini lo esclude.
Cominciare un duro scontro (probabilmente perdente) con l’Unione Europea per rivedere la direttiva Frattini (ebbene sì. L’attuale legge in vigore l’ha stilata il nostro ministro) e procedere a espulsioni di massa? Impossibile e inutile.
Schieriamo l’esercito come non ha escluso il ministro della Difesa, Ignazio La Russa? Suvvia….
Chiudere tutti i "campi nomadi"? Si riformano da un’altra parte.
Agevolare con un aiuto l’affitto di una casa, in cambio di uno sconto sull’Ici per l’affittuario come ha proposto il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino? E a chi aspetta da anni la casa popolare che gli diciamo?
Insomma, va bene contrastare la criminalità ma quale misura d’emergenza adottare? Posto che secondo me, se c’è un tema che non va affrontato con la fretta dovuta all’emergenza, quella è proprio la microcriminalità diffusa. di Marco

Nessun commento: