giovedì 26 giugno 2008

Unicef, no alle impronte digitali per i minori rom

L’UNICEF Italia esprime stupore e grave preoccupazione per la proposta del Ministro degli Interni Roberto Maroni di avviare un censimento dei bambini presenti nei campi rom, mediante impronte digitali. Verrebbe da proporgli, per rispettare il diritto all’uguaglianza di tutti i bambini, di schedare allo stesso modo tutti i bambini italiani…
Ci auguriamo che si tratti di una proposta provocatoria destinata a non avere seguito.
I bambini rom non sono diversi dagli altri bambini (tra l’altro molti di loro sono cittadini italiani a tutti gli effetti), ma soprattutto i bambini non possono e non devono essere trattati come gli adulti. Sono mesi ormai che l’attenzione delle istituzioni, nonché dell’opinione pubblica e dei mass media italiani si concentra sulle comunità rom presenti nel nostro territorio.
Un’attenzione che, come UNICEF Italia, chiediamo non si trasformi in principi di discriminazione verso popolazioni e soprattutto bambini in condizioni di evidente vulnerabilità.
Auspichiamo che il Governo italiano affronti le tematiche relative alla sicurezza senza trascurare i diritti dei bambini, tra cui quelli di esseretutelati e non essere discriminati, come ricorda la Convenzione Onu suidiritti dell’infanzia, ratificata dall’Italia con legge n° 176 del 27 maggio1991.

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