giovedì 11 settembre 2008

Milano, minore fermato 47 volte, dov'erano i servizi?

In questi giorni alcuni quotidiani nazionali si occupano di un ragazzo di dodici anni e mezzo che sarebbe stato fermato dalla Forze dell’Ordine, negli ultimi due anni, per aver commesso dei reati, in prevalenza furti.
Sui quotidiani si afferma che il ragazzino, non imputabile perché minore di 14 anni, era stato fermato la prima volta a Roma nel 2006 per un furto ai danni di una turista: aveva dieci anni. Da allora è stato fermato più o meno una volta al mese, e tutte le volte affidato a comunità per minori da cui è sistematicamente scappato. L'ultima volta era fuggito, dopo una settimana, il 22 maggio scorso.
Il minore questa volta , dato che tutte le strutture del milanese erano piene, è stato affidato a una comunità di Genova. Sempre il minore ha dichiarato che ha rubato per fame e ha affermato di essere domiciliato nel “campo nomadi” di via Tertulliano a Milano.
I quotidiani puntano il dito giustamente sulla famiglia ma implicitamente su tutti i Rom, presenti in Italia. Noi di sucardrom al contrario ci chiediamo: dove sono stati i servizi sociali prima del Comune di Roma e oggi del Comune di Milano?
Davvero strano che questo minore non venga seguito dai servizi anche al “campo” se non si riesce a tenerlo in comunità. Davvero strano che non si imputi alla famiglia il reato di abbandono di minore ma anche di sfruttamento se si rilevassero gli estremi. Davvero strano, insomma, che non si sia riuscito in due anni ad offrire a questo minore alternative alla strada. Certo è evidente che queste notizie sono una manna per certi giornalisti che però dovrebbero interrogarsi su come i servizi intervengano in maniera discriminatoria nei confronti dei minori rom. In foto l'assessore ai servizi sociali del Comune di Milano.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il paradosso di questa notizia, in se minimale ma lanciata stranamente in sincrono dalle testate e testatine impegnate a fomentare l'odio etnico è che viene utilizzata per dimostrare l'efficacia e necessità della campagna di raccolta impronte.

Ma basta una piccola riflessione: questo ragazzino è stato fermato ed identificato 47 volte in due anni, da procedure vigenti le impronte gli sono state prese 47 volte in queste occasioni (altrimenti qualcuno mi spieghi come è stata fatta l'identificazione).

In più stando al campo del Triboniano è stato oggetto di tutti i bliz spettacolo di De Corato.

Questa sola considerazione basta a demolire l'efficacia delle azioni messe in atto ai fini della salvaguardia dei minori.

La verità è questo governo persegue la politica del Festa, farina e forca.

Ovvero la farina non c'è vista la situazione economica in cui si sta precipitando.

E quanto alla festa e la forca si sta allestendo una "festa mediatica" circense (inteso come colosseo) in cui si da in pasto ai peggiori istinti dei nostri cari concittadini il linciaggio morale della parte più debole della società (quando non si passa al linciaggio fisico).

Si guardi la viltà di interventi come questo:
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/09/11/117405-indignati_senso_unico.shtml
si leggano i commenti.

Preoccupante è l'atteggiamento della Maiolo si prefigura una soluzione finale del "problema zingaro" che assomiglia a quella famigerata della pro juventute.

Una organizzazione non sospetta come Save the Children, non particolarmente amica della cultura rom, giustamente dice:
Save the Children chiede al Governo investimenti e politiche per promuovere l’inserimento lavorativo e abitativo dei Rom e il superamento dei campi Rom e della segregazione abitativa, affinché le famiglie non siano indotte dall’estrema indigenza o dalla mancanza di strutture idonee a mandare i minori a svolgere attività su strada
http://www.savethechildren.it/2003/comunicati.asp?id=527

Anonimo ha detto...

Ai ragazzini gli insegnate a rubare fin dalla più tenera età e poi è colpa dei servizi o delle comunità che non riescono a trattenerli ... avete una faccia diculo senza limiti!!!!

u velto ha detto...

ciao Casper, noi insegnamo ai nostri figli a rispettare ogni persona e le proprietà di ogni persona. come quasi tutti i rom e sinti.
ti chiediamo quindi di riflettere sulla cultura imperante in questo Paese di evadere le tasse, ovvero rubare allo Stato italiano, ovvero rubare ad ognuno di noi. questione che dovrebbe fare incazzare i più ma forse nessuno ha un vero interesse a cambiare le cose.