lunedì 10 novembre 2008

Roma, la Croce Rossa nella casta di lupomanno

La domenica mattina leggo Il Foglio di Ferrara per diverse ragioni che penso interessino poco i lettori di sucardrom. Domenica scorsa con titolo in azzurro si è parlato della presa del potere romano di Gianni Alemanno, lo spoils system nelle municipalizzate, il collateralismo, il rapporto con gli imprenditori e l’establishment di centrosinistra, i sondaggi e le prossime nomine.
L’articolista, Salvatore Merlo, da notizia dei problemi di presa di potere di Gianni Alemanno a Roma, tra il “silenzio nervoso dei camerati della (ex) Destra Sociale in attesa di un incarico e di legittimazione dopo tanta oscurità” e l’evitare strappi troppo violenti nei confronti dell’ex establishment del centro-sinistra ma anche di Forza Italia. Anche considerando che i vari Caltagirone, Navarra, Rebecchini, Muratori, Di Giacomo cominciano a manifestare insofferenza nei confronti di un sindaco che avevano contribuito a far eleggere e che non da a loro nessuna soddisfazione. Insomma anche i palazzinari romani sono in fermento.
Ma qual’è la notizia? Semplice, il Sindaco deve anche decidere chi guiderà la Croce Rossa Italiana a Roma. Già ne avevamo parlato, la Croce Rossa Italiana non è indipendente e un’ulteriore conferma arriva puntuale.
Alemanno dovrà infatti definire chi guiderà le controllate dal Comune di Roma e guarda chi spunta: la Croce Rossa Italiana che ha censito con tanto di fotografia i Sinti e Rom a Roma, neonati compresi.
La Croce Rossa è controllata direttamente dal Sindaco di Roma, insieme a circa altre cento tra società, enti, fondazioni, eccetera, eccetera… La presa di potere, secondo il giornalista de Il Foglio, è condotta però con una strategia a registro variabile: alterando lo spoils system puro (per i ruoli meno in vista) alla concertazione per gli incarichi più importanti, come per esempio il direttore del Tg3 Lazio. Ma la questione è un’altra per noi di sucardrom: può un’organizzazione controllata direttamente sia dal Sindaco di Roma che dal Ministero dell’interno essere considerata indipendente? La risposta è no!

In un Ansa del 27 giugno abbiamo letto: «Per Roberto Maroni le opinioni della Commissione Ue sul rilevamento delle impronte ai minori che vivono in campi nomadi sono “infondate”. “È una procedura - aggiunge il ministro dell'interno- che viene fatta normalmente in tutti i tribunali dei minori. Inviterei i responsabili della Commissione a informarsi prima di esprimere opinioni francamente infondate”.“Non si tratta di una schedatura ma di un censimento -precisa Maroni- Sulle varie fasi di questa azione sorveglierà la Croce rossa”».
Ora tutti possono ben comprendere che è difficile che un “controllato” sia da Maroni che da Alemanno possa sorvegliare il suo stesso “controllore” ma è passata nell’opinione pubblica, e non solo, l’idea che la Croce Rossa sia autonoma e imparziale. Il disastro a Roma sarà drammatico… di Carlo Berini

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