sabato 31 gennaio 2009

Roma, la Folgore per il nuovo censimento

Era stato annunciato lunedì scorso dal prefetto. Il nuovo censimento dei campi rom, quello fatto dalle forze dell’ordine, è partito il 29 gennaio da via del Baiardo, poco lontano da Ponte Milvio. Un’operazione che non ha niente a che vedere con quello volontario effettuato negli scorsi mesi dalla Croce Rossa. Questa volta in campo scendono agenti di polizia e municipale, affiancati dalla "Folgore" e dalla sala sociale del Comune. Una misura che, era stato detto dal Campidoglio, dovrebbe separare i "buoni" dai "cattivi". Dividere chi in Italia può stare e chi no. Non si conoscono però i criteri che saranno utilizzati per dividere i cosiddetti "buoni" (puri) dai "cattivi" (impuri).
E così ieri gli agenti dell’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, guidato da Raffaele Clemente, i militari della Folgore e gli agenti del XX gruppo della Municipale si sono presentati in questo campo alle spalle del Gran Teatro. Centottanta gli abitanti controllati, di cui la stragrande maggioranza di origine romena, diciotto le persone su cui fare ulteriori accertamenti e un arrestato: su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale. Niente impronte, se non per quelli con precedenti, che sono stati tutti accompagnati a via Patini per le verifiche. Un dispiegamento di forze enorme: insieme agli agenti e a una ventina di volanti, nel campo anche le unità cinofile e i poliziotti a cavallo. Per una operazione studiata nei minimi dettagli: i diciotto rom che sono stati portati all´Ufficio Immigrazione sono stati fatti salire su un autobus dell´Atac. Un modo, hanno spiegato, per non sconvolgere i minori che abitano nel campo e che sono stati lasciati con le famiglie.
Insomma, si parte, ancora una volta, con un censimento. Nei prossimi giorni verranno controllati, con le stesse modalità tutti gli insediamenti autorizzati.

Proprio ieri il sindaco Alemanno ha firmato con i rappresentanti del Casilino 900 una dichiarazione di intenti, un modo per sancire la volontà di collaborare in vista della riorganizzazione del “campo nomadi”. Un documento di sei articoli che prevede l´impegno dell’amministrazione a realizzare, dopo aver bonificato gli eventuali allacci abusivi, uno o più punti di distribuzione di acqua ed energia elettrica all’interno dell’insediamento con relativi contatori generali per rendere possibile il regolare collegamento agli impianti privati. Le bollette verranno pagate dalle famiglie, eccezione fatta per chi versa in condizioni particolarmente disagiate. Non solo. Il Campidoglio si è impegnato a garantire un controllo periodico della situazione igienico sanitaria, mentre i rom hanno promesso di conservare le strutture in buono stato anche attraverso la manodopera del campo. Il tutto nell’attesa di un trasferimento che, ha detto Alemanno, «vorremo fare entro l´estate». Nessuna indicazione sulla nuova destinazione, né del Casilino 900 né degli altri insediamenti: «Sarà il prefetto a comunicarle nel momento opportuno». di Maria Elena Vincenzi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravissimi, milioni di euro per addestrare soldati agguerriti contro gente indifesa e inerme, la prossima volta si presenterrano con i carro armati e bazooka.
Lorena