martedì 3 febbraio 2009

Appello, no alla schedatura

Scrivi anche tu al Presidente della Repubblica contro una legge che porterà ad una schedatura su base etnica per i Sinti italiani. Vai in questa pagina e compila il modulo con i dati richiesti. Nello spazio oggetto inserisci “no alla schedatura”. Nello spazio testo inserisci l’appello che trovi qui sotto.

Egregio Presidente, chiedo il suo intervento sul Parlamento per lo stralcio degli articoli 42 e 50 del ddl n. 733 in discussione in Parlamento.
L’approvazione degli articoli 42 e 50 del ddl n. 733 modificherebbe la legge anagrafica del 1954 e ciò porterebbe di fatto ad una “schedatura etnica” per i Sinti italiani e complicherebbe i percorsi di interazione sociale.
Nell’articolo 42 del disegno di legge n. 733 per la modifica della legge 24 dicembre 1954, n. 1228 si parla esclusivamente di “immobili”, implicitamente escludendo a priori dal poter ottenere l’iscrizione anagrafica per chi vive in roulotte, in camper, in una carovana o una casa mobile (beni mobili). Inoltre, si pone come requisito essenziale per l’ottenimento dell’iscrizione anagrafica nel luogo dove si vive, le condizioni igienico-sanitarie ai sensi delle vigenti norme sanitarie.
Chi sarà colpito da questa norma? Le famiglie sinte italiane che vivono nei cosiddetti “campi nomadi”, le famiglie sinte italiane che vivono in terreni privati e le famiglie dello spettacolo viaggiante. Ma non solo perché anche tantissime famiglie Rom italiane vivono in case mobili o in roulotte.
Migliaia di Cittadini italiani rischieranno di perdere non solo il diritto di voto ma tutta una serie di diritti legati indissolubilmente all’iscrizione anagrafica (i documenti come la patente di guida, le licenze per le attività lavorative, l’assistenza sanitaria,…).
Inoltre con l'articolo 50 si prevede l'istituzione, presso il ministero degli Interni, di un registro nazionale per le persone senza dimora. Oltre a far intuire finalità di controllo, il registro rischierebbe di separare l'iscrizione anagrafica dagli abituali luoghi di vita, con effetti imprevedibili sul reale accesso ai servizi da parte dei Sinti italiani. Un esempio? Se una famiglia sinta italiana di Venezia dovesse avere qualsiasi tipo di problema, dovrà rivolgersi ai servizi sociali della sua città o direttamente a Roma?
Inoltre, non è da sottovalutare la dizione che sarà scritta sulle Carte d’Identità: “senza fissa dimora”. Questa dizione limiterà in maniera notevole le possibilità di vita sociale e lavorativa. Infatti, con tale dicitura sulla Carta d’Identità sarà difficile anche solo ottenere una tessera per noleggiare dei video ma soprattutto sarà ancor più difficile trovare lavoro. Come per altro già succede in alcuni casi.
Di fatto con l’approvazione degli articoli 42 e 50 la stragrande maggioranza dei Sinti italiani e non solo saranno cancellati dai luoghi di residenza e saranno tutti inseriti in un unico registro nazionale.
Per queste ragioni chiedo il Suo intervento per evitare questa discriminazione che separerà i Cittadini italiani a seconda della tipologia abitativa.
In attesa di riscontro, porgo i più cordiali saluti

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa ma non riesco a trovare questi articoli 36 e 44. Sono articoli del ddl 733?

u velto ha detto...

ciao Anonimo, ecco il link del testo modificato: http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00316651.pdf.
per concultare tutta la documentazione: http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/31554.htm

Anonimo ha detto...

Si alla schedatura

Hidden Side ha detto...

... che detto da un cialtrone anonimo che manco ha il coraggio di firmarsi con uno pseudonimo fa proprio ridere ...

Anonimo ha detto...

Capisco il tuo pensiero, devo però dire caro hidden che esiste la libertà di espressione e di pensiero.
Anonimo non ha detto nulla di offensivo nei confronti di nessuno, ha espresso un parere, condivisibile o meno.
Trovo terrorismo pure aggredire chiunque non condivida il pensiero tuo e di sucar.
Se avesse detto il contrario non avresti espresso nessun parere

Anonimo ha detto...

Caro Xpisp, sono convinto che certi discorsi li fai perche non sei mai stato discriminato, mia mamma è stata schedata 60 anni fà in un campo di concentramento dove è nata. La libertà di espressione e di pensiero non devono essere discriminatori, sono molto rischiosi e possono essere assecondati, Hitler aveva un certo pensiero nei nostri confronti, che era assecondato da molti: quello della soluzione finale.

Anonimo ha detto...

SI ALLA SCHEDATURA DEI ROM, IO INVECE MI FIRMO.
LORENA.

Anonimo ha detto...

Quando presero gli "zingari" non dicemmo niente perchè rubavano.
Quando presero gli ebrei non dicemmo niente perche noi non lo eravamo.
Quando presero i comunisti non dicemmo niente perche infondo se l'erano cercata.
Quando presero me capii che non era rimasto nessuno a cui dare le loro colpe.

Bertold Brecht

Anonimo ha detto...

Scusa Yuri...volevo chiederti:

- chi ti dice che non sia il tuo pensiero quello sbagliato?
- Se uno ha un pensiero differente non ho mai detto che non bisogna rispondergli, esistono però maniere differenti per farlo, invece che insultare le medesime cose si possono esprimere in maniera educata, altrimenti si inizia una spirale pericolosa
- Discriminato? se lo dici tu sono sicuro che è vero...mi conosci così bene!

Anonimo ha detto...

l'essere umano non è nato per essere confinato dietro ad una codificazione burocratica ma per vivere libero di esprimere la propria natura.le schedature,i confini,gli steccati sono solo il frutto della nostra mente.un grazie ai ROM di esistere

Anonimo ha detto...

NO ALLA SCHEDATURA...DIRITTI PER TUTTI...MI CHIAMO VALERIA

Anonimo ha detto...

scusate nn volevo presentarmi con anonimo ma nn sò come si registra il mio nome: Valeria

Anonimo ha detto...

Ogni volta che un rom viene preso mentre rubba o stupra da sempre un nome diverso, in questo modo non paga mai quanto dovrebbe, sono d'accordo con la schedatura, anzi mi domando come mai la fanno solo adesso, dovevano farla 100 anni fa.