Dobbiamo ringraziare il parroco don Adriano Avanzi, il Presidente Fontanili e la Diocesi di Mantova per i loro interventi, ma è da segnalare il silenzio della società civile. Anche quando si raccoglievano le firme contro dei Cittadini italiani, per il solo fatto che appartengono alla minoranza dei Sinti lombardi.
L’amministrazione comunale ad oggi ha negato qualsiasi confronto e questo dovrebbe far riflettere molti che in questi giorni hanno parlato di dialogo mancato, perché è indiscutibile che le famiglie Sinte non sarebbero venute ad abitare a Birbesi fino a quando il Comune non avesse rilasciato la concessione edilizia. Ma a Guidizzolo non si è voluto ragionare: Birbesi, frazione di diverse centinaia di persone, non può accettare la presenza di sedici persone (di cui nove bambini) perché sono Sinti.
Ma la questione è un’altra. Il Comune di Guidizzolo ha cambiato le regole per impedire la presenza di Sinti italiani. Il messaggio è chiaro: la legge, la legalità non è uguale per tutti! Un messaggio devastante per la comunità sinta mantovana.
Ma come è potuto succedere tutto questo? A Guidizzolo abbiamo vissuto di riflesso e nel peggior modo possibile una guerra tutta bresciana tra il Pdl e la Lega Nord da una parte e il Pd dall’altra. Una guerra violenta e senza esclusione di colpi per l’imminenza delle elezioni regionali. Con il Pd ancora ferito per aver perso la guida del Comune di Brescia e quindi pronto a tutto pur di distruggere la credibilità dei propri avversari politici.
Da domani l’impegno nostro è quello di riallacciare il filo del dialogo ma anche quello di essere fermi nel chiedere il rispetto delle leggi che governano il nostro Paese. Speriamo che a fianco a noi e soprattutto a fianco dei Sinti si schierino tutte le forze politiche, religiose e sociali di Guidizzolo e dell’intera Provincia di Mantova. di Carlo Berini e Yuri Del Bar, associazione Sucar Drom
1 commento:
Il movimento civico e la lista Insieme Per Mantova, appoggia voi e la vostra battaglia. Perchè non devono esistere cittadini di seri B e perché la coesione sociale si costruisce a partire dall'accettazione non con la segregazione e l'esclusione.
La strada è tanto lunga, ma la speranza non verrà mai meno.
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