In Italia i sinti e i rom, dopo l'8 settembre del 1943, fuggirono dai campi di concentramento dove erano reclusi dal settembre 1940. Molti vennero rastrellati dai fascisti e dai nazisti ed inviati nei campi di sterminio, ma alcuni riuscirono a nascondersi e a partecipare alla lotta partigiana anche a costo della propria vita.
Poche le notizie storiche, ad oggi si conoscono
frammenti della storia di:
Giuseppe “Tarzan” Catter, eroe
partigiano sinto, ucciso dai fascisti nell’Imperiese, il suo
distaccamento ne prese il nome, decorato al valore
Walter “Vampa” Catter, eroe
partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944
Lino “Ercole” Festini, eroe
partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944
Silvio Paina, eroe partigiano sinto,
Martire di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944
Renato Mastini, eroe partigiano sinto,
Martire di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944
Giacomo Sacco, partigiano sinto,
partecipa alla liberazione di Genova
Giuseppe “Tzigari” Levakovich,
partigiano sinto nella Brigata “Osoppo” in Friuli Venezia Giulia
Rubino Bonora, partigiano sinto nella
Divisione “Nannetti” in Friuli Venezia Giulia
Amilcare “Corsaro” Debar,
partigiano sinto, staffetta e poi partigiano combattente nella 48°
Brigata Garibaldi “Dante Di Nanni”
Vittorio “Spatzo” Mayer, partigiano
sinto in Val di Non
Mirko Levak, partigiano rom, scappato
dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau si unisce ai partigiani
Fioravante Lucchesi, partigiano sinto
nella Divisione Modena Armando
Battaglione “I Leoni di Breda Solini”,
formato unicamente da sinti italiani, fuggiti dal campo di
concentramento di Prignano sul Secchia (MO), operò nel mantovano
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