Peccato Capitale: a Roma sgomberi
forzati triplicati dopo l’annuncio del Giubileo della Misericordia.
Sucar Drom aderisce all'appello internazionale lanciato dall’Associazione 21 luglio per chiedere una
moratoria.
Dal 13 marzo 2015, giorno
in cui Papa Francesco ha annunciato il Giubileo Straordinario della
Misericordia, gli sgomberi forzati ai danni delle comunità rom a
Roma – che violano il diritto internazionale e i diritti umani
delle famiglie coinvolte - sono più che triplicati.
È l’allarme lanciato
dall’Associazione 21 luglio che ha presentato un appello internazionale dal titolo #PeccatoCapitale per chiedere al Comune di
Roma una moratoria sugli sgomberi forzati durante il Giubileo. Sono
intervenuti nella conferenza stampa anche Monsignor Paolo Lojudice,
vescovo ausiliare della diocesi di Roma sud e il missionario
comboniano Padre Alex Zanotelli.
Subito dopo la
proclamazione dell’Anno Santo Straordinario da parte di Papa
Bergoglio, le autorità capitoline hanno realizzato 64 sgomberi
forzati, passando da una media di 2,8 operazioni al mese (dal 1
gennaio al 13 marzo 2015) a una media mensile di 9,9 dal 13 marzo al
30 settembre 2015. Nello stesso periodo dell’anno precedente, la
media mensile si attestava su poco più di 3 operazioni di sgombero.
Secondo i dati diffusi
oggi dall’Associazione 21 luglio, nell’anno in corso sono stati
già 71 gli sgomberi forzati nella Capitale ai danni delle comunità
rom, che hanno riguardato circa 1.100 persone e sono costati al
Comune una cifra stimata di 1.342.850 euro. In tutto il 2014, invece,
l’Amministrazione guidata dal sindaco Marino si era limitata a 34
operazioni di sgombero in totale.
L’Associazione 21
luglio teme fortemente il ripetersi di situazioni in cui, nella
Capitale, all’organizzazione di grandi eventi corrisponde un
aumento significativo delle azioni di sgombero. Gli sgomberi forzati
realizzati in occasione del Giubileo del 2000, ad esempio, portarono
alcuni a parlare di “Giubileo nero degli zingari”.
«Siamo molto preoccupati
dalla netta impennata di sgomberi forzati a cui, ogni giorno, stiamo
assistendo dall’annuncio del Giubileo – afferma il presidente
dell’Associazione 21 luglio Carlo Stasolla – Gli sgomberi forzati
che si realizzano nella Capitale sono illegali, perché non
rispettano le garanzie procedurali previste dal diritto
internazionale, e rappresentano una evidente violazione dei diritti
umani di uomini, donne e soprattutto bambini. In più – continua
Stasolla - rappresentano un inefficace sperpero di risorse pubbliche,
si limitano a spostare le persone da una parte all’altra della
città, senza risolvere il problema dell’adeguatezza dell’alloggio
e rendendole ancora più vulnerabili, e denotano più che mai il
perpetuarsi di un approccio emergenziale da parte
dell’Amministrazione, in luogo di una lungimirante visione di
stampo sociale».
Di fronte all’assenza
di risposte al riguardo da parte dell’Amministrazione,
l’Associazione 21 luglio ha lanciato oggi la petizione
internazionale #PeccatoCapitale per sensibilizzare sulla questione
l’opinione pubblica italiana, nonché i visitatori e i pellegrini
che giungeranno in questi mesi nella Capitale.
Attraverso pochi clic suuna pagina web dedicata, tradotta anche in lingua inglese, gli utentipotranno firmare l’appello e chiedere al sindaco Marino, al
prefetto Gabrielli e all’Assessore alle Politiche Sociali Danese
una moratoria sugli sgomberi forzati durante il periodo del Giubileo
e l’attivazione urgente di un tavolo di concertazione per
individuare soluzioni alternative agli sgomberi e rispettose dei
diritti umani.
L’appello ha già
ricevuto l’adesione di numerose organizzazioni impegnate nella
tutela dei diritti umani: Popica Onlus, Antigone, Cild (Coalizione
italiana libertà e diritti civili), ATD Quarto Mondo, Associazione
Chico Mendes, Scosse, Lunaria, OsservAzione, PRIME Italia,
Associazione Radicali Roma, Chi rom e…chi no, Compare, Unione
Inquilini, ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione),
Associazione Sucar Drom, Associazione Sarda contro l’Emarginazione,
FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia), Cooperativa
Animazione Valdocco, Romanipé Palermo.
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