Sucar Drom aderisce all'appello
lanciato dalle famiglie rom residenti in via Idro a Milano e dalla
Consulta Rom e Sinti di Milano perchè non riteniamo il progetto del
Comune di Milano in linea con quanto prescritto dalla Strategia
nazionale d'inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti. Il
progetto deve essere fermato perchè nega alle famiglie rom italiane
quella sicurezza abitativa che era stata conquista con tanta fatica
negli Anni Novanta. Una sicurezza abitativa, ovvero la sicurezza di
non rimanere per strada, che con tantissimi limiti è garantita dalla
struttura esistente da trent'anni in via Idro. Invitiamo tutte e
tutti ad inviare una mail al Sindaco di Milano, Giuliano Piasapia.
Subito dopo le feste natalizie i Rom
del “campo” regolare di via Idro di Milano, nel quale vivono da
26 anni, saranno sgomberati. In 26 anni si sono inseriti, hanno
costruito rapporti con il quartiere nel quale vivono regolarmente, i
loro figli vanno a scuola. Sono tutti cittadini italiani, molti di
loro discendono dai Rom internati nei campi di concentramento
nazifascisti italiani. Dovranno abbandonare le loro case, le loro
attività, i loro beni e affetti, i loro figli dovranno abbandonare
le scuole che frequentano.
Come soluzione alternativa il Comune di
Milano offre loro i container dei Centri di Emergenza Sociale e di
Centri di Autonomia Abitativa nei quali sono già ospitate le
famiglie rom sgomberate dai campi irregolari (che dovrebbero lasciare
il loro posto alle famiglie di via Idro senza nessuna soluzione). In
ogni caso l’ospitalità in questi centri è temporanea, in
strutture precarie (container di 12-15 metri quadri per le famiglie
di minimo 4-5 membri). Potrebbero stare lì al massimo un anno e in
quest’anno il Comune di Milano dovrebbe offrire loro i percorsi di
integrazione e di autonomia. Abbiamo seri dubbi che questi percorsi
possono realizzarsi in un anno visti i precedenti con molte altre
famiglie ospitate già in questi centri che non hanno avuto nessun
percorso e sono finite per strada. Non si capisce poi perché questi
percorsi non vengono effettuati direttamente dal campo nel quale le
persone hanno già una loro casa evitando tra l’altro anche i costi
di permanenza nei centri del Comune.
Il centro di autonomia abitativa del
Comune di Milano: container e la cucina comune
Il “superamento dei campi Rom” deve
essere una decisione condivisa e concordata con le famiglie e deve
essere una scelta con l’obiettivo di migliorare le condizioni di
vita delle famiglie, non di peggiorarle. Non si può ridurre alla
chiusura del campo e alla deportazione nei centri temporanei senza
nessuna certezza per il futuro loro e dei loro figli.
Il comune di Milano ha speso quasi 6
milioni di euro di soldi pubblici negli ultimi 3 anni e questi soldi
non hanno portato nessun miglioramento per le comunità Rom di Milano
perchè sono stati usati esclusivamente per gli sgomberi, per i
Centri di emergenza sociale e per la loro gestione.
Insieme alle famiglie Rom di via Idro
chiediamo al Comune di Milano di non sgomberare il campo di via Idro
finchè non siano definite le soluzioni concrete di inserimento
abitativo e lavorativo per gli abitanti. Solo allora la chiusura del
campo di via Idro, come di ogni altro campo, può avere un senso:
dare una prospettiva di inclusione sociale e di miglioramento delle
condizioni di vita delle persone.
Vi chiediamo di aiutare gli abitanti
del campo di via Idro nel loro sforzo di mantenere la dignità e di
non essere costretti di iniziare la propria vita da capo, perdendo
tutto. Vi chiediamo di perdere qualche minuto del vostro tempo e
scrivere entro l’11 Gennaio al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Inviate questa e mail al Sindaco di
Milano: sindaco.pisapia@comune.milano.it:
Illustre Sindaco di Milano, Giuliano
Pisapia,
non sgomberi le persone dal campo di
via Idro fino a quando non ci sono le soluzioni concrete e durature
per il loro inserimento abitativo e lavorativo.
Per conoscenza a
- Marco Granelli, Assessore alla
siccurezza: Assessore.Granelli@comune.milano.it ;
- Prefetto di Milano:
ugo.taucer@interno.it;
- La comunità di via Idro:
romviaidro@gmail.com;
- Idea Rom Onlus: idea.rom@gmail.com.
Grazie per il vostro appoggio, Famiglie
di via Idro e Consulta Rom e Sinti di Milano
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