Il progetto ha l’obiettivo di recuperare la memoria del genocidio da parte dei regimi nazifascisti di rom e sinti. Si stima che oltre 500.000 persone furono sterminate nei campi di concentramento nazisti.
Molti degli stereotipi dannosi utilizzati in quel periodo storico sono sopravvissuti nonostante l'avvento dei sistemi democratici.
Per far conoscere questa storia è stato aggiornato, ampliato e tradotto in inglese il primo museo virtuale della persecuzione e genocidio di rom e sinti, visitabile da questo link.Una delle attività promosse riguardava le passeggiate della memoria, in alcuni luoghi simbolici di questa storia tragica. Le città scelte erano state Roma, Trieste, Mantova, Fossoli e Prignano Sulla Secchia, nelle quali rom e sinti italiani erano stati segregati e, in molti casi, deportati verso i campi di concentramento nazisti.
Luoghi che hanno dedicato a questa vicenda e a queste persone targhe (come nel caso di Roma e Prignano Sulla Secchia) o sculture come a Mantova o pietre di inciampo, come nel caso di Romano Held, musicista sinto/rom deportato nel 1944 a Dachau da Trieste.
Alle passeggiate hanno partecipato, oltre a persone adulte, anche molti studenti e studentesse delle scuole dei rispettivi territori, affinché siano le nuove generazioni a tramandare la memoria storica e fare in modo che quei pregiudizi e stereotipi non trovino più spazio nei nostri giorni.
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