venerdì 22 febbraio 2008

Giornata del Ricordo, alcune osservazioni...

La giornata del ricordo viene celebrata il 10 febbraio, che è la data del Trattato di pace di Parigi, nel 1947 tra gli alleati vincitori della II guerra mondiale e Ungheria, Romania, Bulgaria, Finlandia e Italia. Quest’ultima cede l’Istria ( e le città di Rijeka/Fiume e Zadar/Zara) alla Jugoslavia, come del resto Rodi e l’arcipelago del Dodecaneso alla Grecia.
Tale data è inoltre molto vicina alla giornata della memoria, di fine gennaio, che ricorda, come ben noto, gli orrori del nazi-fascismo. In questo modo gli Italiani sono portati, in modo subliminale, a pensare che il nostro popolo abbia vissuto anch’esso una specie di piccolo olocausto, o quantomeno una specie di pulizia etnica. Se poi hanno anche conoscenza di un po’ di storia, pensano quanto meno che il trattato di pace per i confini orientali sia stato ingiusto. Ora è indubbio che ai crimini compiuti dal nazifascismo il nostro Paese abbia contribuito, sicché la manovra per farlo passare da carnefice a vittima è veramente acrobatica.
Per quanto riguarda la coincidenza con la data del Trattato di Parigi (poi integrato dal Trattato di Osimo il 10 novembre 1975), è bene ricordare alcune date.
Nel 1918 nacque il Regno di Serbi, Croati e Sloveni, detta qualche anno dopo Regno di Jugoslavia.
La Jugoslavia nacque, un po’ come l’Italia e altri Stati nazionali, da istanze intellettuali, politiche e militari. L’Istria era popolata da Croati, Sloveni, Italiani, e da altre popolazioni meno numerose, quali gli Istro-rumeni. Gli Italiani, che non erano la maggioranza, abitavano per lo più le città costiere, l’interno dell’Istria era invece popolato quasi esclusivamente da Slavi (Croati e Sloveni, ma non solo). La popolazione dell’Istria era inoltre mescolata, dati i matrimoni misti.
L’Istria, dopo la sconfitta dell’Impero austro-ungarico, venne data all’Italia (secondo i patti con Francia ed Inghilterra nel 1915, stipulati prima dell’entrata in guerra dell’Italia, in caso di vittoria all’Italia sarebbero spettati i territori del Trentino Alto Adige e il confine orientale sarebbe arrivato allo spartiacque alpino; Lenin rivelò l’esistenza di tali patti segreti, quando la guerra non era ancora terminata, suscitando molto scalpore).
Le condizioni della popolazione slava peggiorò notevolmente rispetto alle già pesanti condizioni subite dai contadini slavi, carne da macello per l’esercito austro-ungarico durante ogni guerra.
Gli Italiani si comportarono peggio degli Austriaci, in quanto poco per volta tolsero l’uso della lingua serbo-croata e slovena, eliminarono i centri culturali, cercarono di “Italianizzare” l’Istria, e ciò avvenne già prima dell’avvento del fascismo, nonché di togliere ogni diritto alle minoranze slave che abitavano le Venezie Giulie.
Man mano che il nascente fascismo prendeva forma, bande fasciste provenienti da Trieste distrussero centri culturali sloveni in Venezia Giulia e seminarono il terrore squadrista in Istria. Il fascismo era razzista, come il nazismo, e riteneva la razza slava inferiore. Quando il fascismo prese il potere, le cose, come ovvio, peggiorarono ulteriormente, e, come noto, divenne perfino illegale parlare in lingue diverse dall’italiano.
Nel 1941, l’aviazione tedesca bombardò selvaggiamente Belgrado: a distanza di pochi giorni, la Jugoslavia fu invasa da truppe tedesche, italiane, bulgare ed ungheresi.
L’Italia occupò parte della Slovenia (la cosiddetta provincia di Lubiana, che fu inglobata nel Regno d’Italia), parte della Croazia, che era nel frattempo diventata NDH (Stato indipendente di Croazia), retto da Ante Pavelic, il duce croato, capo del famigerato movimento fascista ustaša., il Montenegro, e il Kosovo, che donò all’Albania, che divenne così Grande Albania (peraltro all’interno dell’Impero di Vittorio Emanuele III….). I campi di concentramento in cui vennero segregati popolazione civile, tra cui donne, donne incinte, vecchi e bambini furono sparsi in Italia, in Jugoslavia ed in Albania: le vittime furono decine di migliaia.
L’occupazione italiana fu paragonabile a quella tedesca. Non mancarono rappresaglie sulla popolazione civile, stragi anche di donne e bambini, incendi di villaggi, addirittura dei capi di bestiame, che erano il mantenimento dei contadini. Feroci furono le torture inflitte a comunisti e combattenti della resistenza partigiana, ingenti le fucilazioni di combattenti e prigionieri politici. di Tamara Bellone, continua a leggere…

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Fai veramente schifo!!
L'Istria è sempre stata italiana. La Repubblica veneta l'aveva conquistata fin dall'anno mille!! E ora un vergognoso trattato la strappato alla sua madrepatria Italia.
Migliaia di italiani sono stati infoibati di cui non si conosce il numero, 300mila esuli rinnegati anche dalla stessa Italia, e trattati a pesci in faccia. Ti dovresti vergognare fai schifo. sei una MERDA!!

Anonimo ha detto...

Chi ha scritto questo articolo voleva solo riempire il blog la storia e' un'altra e ne hanno pure parlato al TG poca informazione e' perquesto che l'italia va a rotoli.
Darsi all'ippica no e'?

Anonimo ha detto...

SCUSAMI MA E' DISGUSTOSO QUELLO SCRIVI NON HAI NESSUN RISPETTO DI TUTTA QUELLA GENTE CHE E' MORTA O CHE HA VISTO VITE SPEZZATE PER SEMPRE ...LA GIORNATA E' PER RICORDARE CHI HA LASCIATO TERRA CASA E AFFETTI O HA SUBITO VIOLENZE DI OGNI TIPO...SCUSAMI MA SEI PROPRIO IN ERRORE L'ANTIFASCISMO SI ESPRIME CON BEN ALTRI PRINCIPI NON CON SIMILI ARGOMENTAZIONI CHE VERGOGNA!!!
IL PASSATO PURTROPPO NON INSEGNA NULLA A QUANTO PARE CERCHIAMO INVECE DI IMPARARE A COMBATTERE QUALSIASI DISCRIMINAZIONE E VIOLENZA

u velto ha detto...

Siamo consapevoli che molti italiani sono stati trucidati e gettati nelle foibe. Crediamo giusto ricordare la loro memoria e ricordare le navi di profughi italiani che venivano respinte dai nostri porti. Su questo ultimo punto ci sarebbe molto da riflettere perché è stata una vera e propria vergogna.
Ma crediamo altrettanto giusto e molto più importante ricordare ciò che noi italiani abbiamo fatto agli altri (per esempio ai popoli slavi che consideravamo “inferiori”) e per questa ragione invitiamo tutti a vedere i documentari Fascist Legacy (http://it.wikipedia.org/wiki/Fascist_Legacy), realizzati dalla BBC inglese.
Uno dei problemi storici e culturali più evidenti presenti in Italia è che un’intera nazione ha ancora grandi difficoltà ad accettare che siamo stati artefici, insieme ai tedeschi, della più grande tragedia europea. L’intervento di Tamara Bellone che avete criticato, affronta la questione dell’Istria da un’angolazione diversa da quella spesso veicolata dai media nazionali. Se qualcuno volesse proporre un intervento è libero di farlo.

Anonimo ha detto...

Si l'angolazione di una lurida, schifosa comunista di merda, come il suo degno compare Tito.
L'Istria è sempre stata italiana, e ci è stata estorta con trattati indegni.

Anonimo ha detto...

Lasciando perdere i commenti "inutili" personalmente ho avuto modo di vedere quei documentari ma anche di ascoltare gli Istriani testimoni di quegli orrori... però se è vero che la -sig.Bellone ha letto con una "lente" diversa (più che legittimo) non trovo eticamente corretto dare un ordine di importanza a ciò che è stato commesso da una parte e dall'altra. _Mi spiace ma: "è molto più importante...." come dite voi, rischia di minimizzare la sofferenza di migliaia di persone e sembra implicare un ordine fra ciò che la storia deve ricordare e ciò che non deve; è lo stesso errore ma dal lato opposto.
La percezione che una persona ha leggendo l'intervento della sig. Bellone è che i titini siano degli eroi....probabilmente ho colto male l'intenzione, in ogni caso credo che a violenza non si risponda con violenza ne fisica ne psicologica

Anonimo ha detto...

si i partigiani titini erano eroi che combattevano contro la barbarie nazifascista!
Gli italiani in Jugoslavia hanno commesso dei crimini orrendi, purtroppo sono stati in pochi a pagare.

Anonimo ha detto...

gli eroi sono coloro che hanno conbattutto contro le barbarie nazifasciste _MA chi ha usato gli stessi metodi con persone inermi non è un eroe ma un mostro se non sapete distinguere tra chi combatte la violenza e chi la applica siete allo stesso livello dei fascisti..

Anonimo ha detto...

credo che ripiegarsi esclusivamente su quanto gli altri possono aver fatto a noi italiani, sia un grave errore. in alcuni casi un modo per "dimenticare" che siamo noi che abbiamo dichiarato guerra e che abbiamo invaso tanti territori europei e non solo.
le guerre sono tremende e chi le produce ha una responsabilità che non può essere messa in confronto con chi le subisce.
certo è che di fronte alla morte tutti devono essere ricordati in uguale misura ma senza confondere le reponsabilità.

u velto ha detto...

proponiamo a tutti un breve e sintetico approfondimento sulle foibe, attraverso Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Foibe
se qualche visitatore vuole proporre diverse letture lo invitiamo a inserire i link o i testi.

Anonimo ha detto...

ma voi comunisti non capite proprio un cazzo .. prima cosa non sapete cosa significa la parola razzismo e prima di dire cazzate m'informerei in quanto i nazisti erano razzisti,i fascisti assolutamente NO !!!!!!!!!!
L'ignoranza la fa da padrona nei sinistroidi conigli che non ammettono i crimini della loro fottuta falce e d quel cazzo di martello..gulag??non dicono niente a nessuno? vergognatevi a disonorare cosi la memoria di eroi italiani!!venivano ammazzati anche italiani comunisti , quindi erano ste merde i veri razzisti non gli italiani fascisti..fate pena e chi ha scritto l'articolo dovrebbe leggere un libro di storia scritto da una persona obbiettiva prima di dire certe cazzate e fare rivoltare i nostri eroi nelle tombe..!! FALCE E MARTELLO = MORTE E VERGOGNA !

Anonimo ha detto...

Sono oltre 1200 i criminali di guerra italiani ricercati da Etiopia, Grecia e Jugoslavia. Nella zona triestina erano concentrati i fascisti della peggio specie, delinquenti e torturatori e a poche miglia di mare gli italiani avevano un bel campo di concentramento nell'isola di Rab.
Avete presente la strage Nazista di Marzabotto? Nelle zone occupate dai nazifascisti di Marzabotto ce ne una ogni 20 Km.
Ora contestualizziamo i fatti di Trieste a questi orrendi crimini commessi dai fascisti e all'epoca in cui accadevano i fatti, un epoca di guerra, dove la vita vale oggettivamente molto meno e leggiamo i fatti.
Ci accorgeremo che le giornate del ricordo appaiono solo dei goffi tentativi di riabilitare il fascismo e i presunti "italiani bravagente".

Anonimo ha detto...

nessuno ha l'intenzione di fare la vittima Signor Berini ma molte persone che abitavano l'Istria ben prima della Seconda guerra mondiale e solo per aver il cognome italiano (veneto) sono state letteralmente massacrate dai titini ....nessuno vuole ripiegarsi su quanto gli altri hanno fatto agli italiani ma certo non può essere nemmeno cancellato provi Lei come molti altri in questo blog a dire queste cose in faccia a chi ha visto padri madri fratelli presi a bastonate torturati e gettati nelle foibe ...e qualcuno li chiama pure eroi ...nessuno vuole ripiegarsi sulla propria storia ma il riconoscimento delle orribili atrocità commesse dai fascisti (più che dveroso) non deve giustificare e sminuire ciò che è stato fatto dai titini questo sarebbe oltre ad un grave errore anche un esempio umano deplorevole ...ma come sempre la vita delle persone non ha nessun valore conta solo il colore politico ...sono scioccato nel leggere queste cose per me ci sono carnefici che vanno puniti da entrambe le parti così come ci sono vittime che devono essere ricordate ...e per favore smettetela nel dare un ordine a chi ha più importanza la vita di donne bambini anziani inermi ha lo stesso valore ovunque nel mondo ...

Anonimo ha detto...

I commenti di certe persone fanno venire il voltastomaco. Mi chiedo come si faccia ad essere cosi razzisti verso i propri connazionali. E questa per colpa del comunismo che riempe di merda le loro teste già bacate. I titini prendevano e massacravano chiunque, non importava a loro l'appartenenza politica, l'importante era fare una pulizia etnica contro gli italiani. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare, chi ha vissuto sulla propria pelle questi orrori

Anonimo ha detto...

....ma qualcuno di quelli che parlano di pulizia etnica in Istria, c'e' mai stato? In Istria c'e' la radio in lingua italiana, si parla italiano e non ci fu nessuna pulizia etnica.
Ciò che è successo è stato il ripulisti dei partigiani dai fascisti assassini e torturatori ed è anche vero che molti italiani sono andati via per motivi economici, così come emigravano dal sud italia o dallo stesso veneto verso le metropoli industrializzate.

Anonimo ha detto...

all'ultimo commento: IN ISTRIA CI SEI STATO PER VACANZA O PERCHE' HAI CONOSCENTI? NEL PRIMO CASO NON MI STUPIREI DEL COMMENTO NEL SECONDO FATICHEREI A CREDERCI PERCHE' VEDI LA LINGUA ITALIANA E' STATA REINTRODOTTA UFFICIALMENTE DA NON MOLTO ( MOLTI PARLANO IL DIALETTO TRIESTINO)E VIENE INSEGNANTA IN MOLTE SCUOLE INSIEME AL CROATO (HO DIVERSI AMICI CHE HANNO FATTO QUESTE SCUOLE): UNA LEGGE DEGLI ANNI '90 DELLA CRAOAZIA STABILISCE CHE I NATI DOPO L'80 (QUI AHIME' NON RICORDO LA DATA ESATTA!!!) CHE SIANO ENTRO UN CERTO GRADO DI ORIGINE ITALIANA POSSONO CHIEDERE LA NAZIONALITA' ITALIANA (IN PRATICA SI TROVANO FAMIGLIE CHE SONO SOLO CROATE MA CHE SE HANNO MEMBRI NATI DOPO QUELLA DATA SONO ANCHE ITALIANI) IN ALCUNI CASI SONO STATE ANCHE RESTITUITE LE PROPRIETA' SOTTRATTE E I BENI CONFISCATI ...TUTTO QUESTO NATURALMENTE PERCHE' LA CROAZIA HA SCELTO DI ENTRARE NELL'UNIONE EUROPEA....INOLTRE GLI ISTRIANI DI ORIGINE ITALIANA (PREFERSICO CHIAMARLI COSì PERCHE' LORO SI SENTONO ISTRIANI E SECONDO NON PARLANO SOLO ITALIANO) SONO STATI COSTRETTI A LASCIARE LA TERRA PERLOPIU' PER I MASSACRI DAL 1945 IN POI....I MOTIVI ECONOMICI CI POSSONO ESSERE MA SOLO PER ALCUNI COME SEMPRE ACCADE SE ASCOLTI LE TESTIMONIANZE (E NON CREDO TU L'ABBIA FATTO) LA MAGGIOR PARTE NON AVEVA PROBLEMI DI LAVORO SE NON CON LE RESTRIZIONI CHE SONO STATE FATTE POI DAI TITINI ...CI SONO I PARTIGIANI TITINI CHE HANNO LOTTATO PER LA LIBERAZIONE DEL NAZIFASCISMO MA PURTROPPO SOPRATTUTTO DAL 1945 A LOTTA TERMINATA, SI E' PASSATI A VERI E PROPRI MASSACRI ALLA CONFISCA DELLE TERRE E DEI BENI (E QUESTI ISTRIANI VIVEVANO DA INTERE GENERAZIONI LA LORO TERRA CHE IN PASSATO FU SOTTO LA SERENISSIMA DI VENEZIA) , DIVERESE PERSONE VENNERO CONSIDERATE COLLABORAZIONISTE CON I FASCISTI, ALTRE DI OPPORSI AL REGIME JUGOSLAVO (GIORNALISTI, POETI, RE ECC..) LA MAGGIOR PARTE SEMPLICEMENTE PERCHE' DI COGNOME ITALIANO... RELATIVAMNETE AI FASCISTI E ALLE ATROCITA' CHE HANNO COMMESSO VI INVITO A GUARDARE I DOCUMENTARI DELLA BBC E AD INFORMARVI SU CHI E COSA FOSSERO GLI USTASA E I CETNICI PROBABILMENTE RIUSCIRETE AD AVERE UN ORIZZONTE UN PO' PIù LARGO BUONO STUDIO

Anonimo ha detto...

gentile Anonimo, ho un personale profondo rispetto per ogni persona che abbia subito violenza e per le persone che oggi vivono nel dolore, ricordando i propri cari.
non ho mai giustificato e mai giustificherò la violenza, essendo profondamente convinto del valore della non-violenza.
la mia onestà intellettuale non potrà mai permettere che sia mistificata la storia italiana, ciò che noi italiani abbiamo prodotto. credo che uno Stato europeo, come l’Italia ma non solo, debba essere capace di guardarsi dentro e riconoscere ciò che ha fatto agli altri e chiedere perdono. in Italia dobbiamo costruire nell’opinione pubblica una sana elaborazione del lutto su quanto successo nel periodo fascista e non solo (Libia compresa).
la Germania e il Giappone ci sono già riusciti, certo con grande fatica perché non è facile vedere gli orrori che abbiamo commesso ma è impossibile costruire oggi una democrazia completa, dimenticandosi di una parte importante del nostro passato.

Anonimo ha detto...

appunto sig Berini infatti questo riconoscimento si può benissimo attuare con tutta l'onestà intelletttuale ed etica senza dimenticare e sminuire chi ha pagato ingiustamnete ....il riconoscimento dei propri errori non deve essere proporzionale all'oblio di vittime massacrate e in seguito vergognosamente "occultate"dalla stessa Italia...e le posso assicurare che in altri paesi,come nomina Lei ,gli storici perlopiù sanno che la Storia è multicausale ....bisogna saper riconoscere gli errori ma anche non ripeterli ....bonne soirée

Anonimo ha detto...

gentile Anonimo, sono perfettamente d'accordo.

Anonimo ha detto...

anch'io sono d'accordo, ma l'operazione giorno del ricordo non affronta il passato vergognoso e criminale del fascismo e della guerra causata dal regime con il metodo della causalità multipla, ma esegue un'operazione di mistificazione e confusione delle responsabilità.
Certo, nel macello della seconda guerra mondiale, voluta dal fascismo e dal nazismo, o meglio voluta dal grande capitale europeo che sostenne questi despoti burattini dei padroni, "Ci furono indubbiamente episodi di crudeltà della popolazione, di jacquerie, che furono però sedate dall’intervento dell’esercito combattente jugoslavo."
Su questi episodi marginali, bisogna comunque riflettere, con la consapevolezza della loro marginalità rispetto ad una lettura complessiva della storia, rinnovando, comunque, il sentimento di solidarietà umana alle famiglie delle vittime innocenti.

u velto ha detto...

siamo felici di aver stimolato un dibattito su questa questione ancora poco dibattuta. rimane il dubbio su una lettura storica soggettivista che in molti casi tende a nascondere le responsabilità, questione diversa dal ricordare le vittime dell'immmane tragedia della seconda guerra mondiale.

Anonimo ha detto...

BEH SIETE PROPRIO VOI CARA REDAZIONE DI SUCARDROM CHE NEL PRECEDENTE COMMENTO E CON L'ARTICOLO DELLA SIGNORA BELLONE AVETE SOVRAPPOSTO LE QUESTIONI PONENDO IN SECONDO PIANO IL RICORDO DI VITTIME ATROCEMENTE UCCISE ...E' LOGICO CHE MOLTE PERSONE CHE HANNO VISSUTO LA COSA DIRETTAMENTE O INDIRETTAMNETE SI SENTANO OFFESE...PROPRIO PERCHE' COME DICEVA QUALCUNO IL RICONOSCIMENTO DELLE RESPONSABILITA' ITALIANE (SIA DEL FASCISMO SIA DEI GOVERNI POSTBELLICI) NON DEVE ESSERE PROPRORZIONALE ALL'OBLIO E ALLA NON CONSIDERAZIONE DELLE SOFFERENZE DI CHI HA PAGATO INGIUSTAMENTE (ANCHE PERCHE' FINO A PROVA CONTRARIA OGNI PAESE PIANGE LE PROPRIE VITTIME)
CREDO CHE LA LETTURA "SOGGETTIVA" DELLA STORIA (A PARTE L'ORIENTAMNETO POLITICO CHE INFLUENZA NON POCO PURTROPPO E STRUMENTALIZZA I SENTIMENTI DELLE PERSONE)CHE VOI NON AUSPICATE NASCA PROPRIO DA QUEST'EQUIVOCO :IN SOSTANZA RICONOSCIAMO LE RESPONSABILITA' ITALIANENEL MODO PIU' CHIARO E COMPLESSIVO AFFINCHE' NON SI FACCIA UN USO DISTORTO DI QUESTA COMMEMORAZIONE(E QUI DOBBIAMO PUNTARE), MA NON DIMENTICHIAMO CHI HA PAGATO INGIUSTAMENTE METTENDOLO IN OMBRA (SAREBBE UN TRIPLICE SCHIAFFO NEI LORO CONFRONTI,E LA GIORNATA NEL SUO SENSO VERO SERVE A QUESTO )GRAZIE

Anonimo ha detto...

forse l'anonimo che mi precede non sa che scrivere tutto maiuscolo sul web è come urlare e a me da molto fastidio interagire con uno che urla come un fascio o un capò da campo di concentramento.
La forma, molto spesso, tradisce la sostanza!

Anonimo ha detto...

peccato però collega anonimo che sia una semplice ditrazione di battitura meglio porla in forma interrogativa e soprattutto meglio scrivere commenti sull'argomento che criticare chi cerca di dialogare...buona serata

Anonimo ha detto...

scusa ma se ti da tanto fastidio interagire con quelle persone che ogni tanto scrivono cose sensate sul web solo perchè scrivono in MAIUSCOLO perchè non te la prendi con chi scrive cazzate varie così chissà forse la tua condizione umana avrebbe più senso

Anonimo ha detto...

non usciamo dal discorso.. la pulizia etnica effettuata dai titini aveva lo stesso scopo della pulizia etnica effettuata dai nazisti..quindi non giustifichiamo questi massacri solo perchè l'autore era un rosso.i rossi hanno fatto atrocità tanto quanto i "neri" !!! il problema è che loro continuano a farlo ancora oggi ma nessuno dice niente..boh si vede che la gente è cieca.

Anonimo ha detto...

lo dico sempre a tutti i compagni e amici che pensano che sia giusto dialettizzarsi con fascistoidi e similari: "non serve a niente, semplicemente non capiscono perchè non si concentrano sul pensiero e sul ragionamento razionale, non leggono la storia con metodo, ignorano completamente cosa sia il materialismo storico......obbediscono solo al padrone, sono i suoi servi"

Anonimo ha detto...

all'ultimo commento ahinoi purtroppo quello che scrivi degli altri è quello che probabilmente fai tu in partenza ....se non c'è dialogo anche i pensieri e le idee più valide si trasformano in imposizioni che non ahnno nulla a che vedere con una democrazia per quanto posticcia sia buona giornata