mercoledì 22 aprile 2009

Rom e Sinti, il Governo italiano calpesta i nostri diritti

Il governo italiano ''sta calpestando i diritti dei rom fallendo tutte le politiche di integrazione per i Rom e SinTi''. E' questa la principale posizione emersa dal primo congresso nazionale della federazione “Rom Sinti Insieme” che si svolge nella sala auditorium dell'Unicef.
L'obiettivo del congresso è la realizzazione di un ruolo attivo e partecipante nelle politiche sociali e istituzionali dei Rom e dei Sinti, attraverso il riconoscimento della minoranza linguistica, la diffusione della conoscenza della cultura rom e sinta, l'affermazione della cultura della legalità e il superamento di ogni forma di discriminazione.
In una mozione che sarà votata domani dal congresso si attacca esplicitamente il ministro degli esteri, Franco Frattini, per alcune dichiarazioni rilasciate quando era commissario europeo per la giustizia e la libertà.
Critiche anche alla gestione del problema campi nomadi nella Capitale sono arrivate anche dall'assessore al bilancio della Regione Lazio, Luigi Nieri, secondo cui ''la giunta Alemanno sta calpestando i diritti dei Rom con sgomberi indiscriminati. Dobbiamo però, allo stesso tempo, prendere atto che in questi anni le politiche per i nomadi, in questa città, sono state tutte fallimentari. La sicurezza e l'integrazione si garantiscono attraverso l'offerta di una soluzione abitativa vera''. Da mesi ''stiamo assistendo increduli a una escalation razzista e xenofoba che ha visto voi Rom e Sinti oggetto di trattamento normativo e pratico inqualificabile. In Italia esiste un problema sicurezza - ha aggiunto Nieri -. Ma a rischio sono gli immigrati oggetto ogni giorno di aggressioni e di violenze''. Sul tema dei campi nomadi si e' espresso anche Luigi Camilloni, presidente dell'osservatorio sociale. ''Giusta, condivisibile ed opportuna la chiusura dei campi nomadi perchè non possono essere delle soluzioni definitive al problema abitativo dei rom e l'unica via dignitosa e' appunto quella di chiuderli tutti''. Ma ''basta sopratutto con la politica dello struzzo, bisogna avere il coraggio a due mani per iniziare a dare un'alternativa alle reali condizioni di vita dei nomadi, cosa che finora e' mancato per ipocrisia generale''.
Durante la prima giornata sono state letti i diversi messaggi di politici italiani, a partire da quello del Presidente della Camera Gianfranco Fini.

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