giovedì 3 settembre 2009

Milano è una città razzista

Continuano incessanti gli sgomberi contro le famiglie italiane dei Sinti camminanti. Dall’inizio dell’anno, secondo il Vice Sindaco De Corato, sono stati innumerevoli gli sgomberi: "Ed è la 54esima volta che i vigili sono costretti a intervenire da inizio anno - aggiunge De Corato - in quel quadrilatero di vie che comprende anche via Tosi, via Lombardi e via Musatti. L'ultimo era stato effettuato, di sera, solo giovedì scorso".
In totale sono 170 i Sinti siciliani allontanati, che potevano contare su quarantuno mezzi, tra camper e roulotte. Per lo sgombero sono intervenuti 14 agenti e due ufficiali della Polizia municipale di Milano (Nucleo Problemi del Territorio) e quattro agenti della Zona 7, che hanno potuto contare anche sull'apporto di una pattuglia della Polizia di Stato.
Qualsiasi amministrazione, in un Paese civile, rileverebbe il bisogno di un’area di transito per queste famiglie che svolgono l’attività lavorativa di arrotini, in maniera itinerante. Purtroppo Milano non ha un’amministrazione attenta ai bisogni di questi Cittadini Italiani, anzi l’atteggiamento e le azioni sono identiche a quelle che avvenivano in Italia, prima del 1940, ovvero continui sgomberi. Dal settembre del 1940 si è passati all’internamento nei campi e poi allo sterminio perché gli scienziati italiani ritenevano che queste popolazioni avrebbero potuto infettare la "razza italica": giovane, forte, vitale e in espansione.
Oggi non si utilizza più la parola razza e la sostituisce con la parola cultura, come ad esempio fa l’assessore regionale Maullu che così descrive la “cultura” rom: «Rubano, sfruttano le donne, educano i bambini all’accattonaggio. Non pensano nemmeno lontanamente ad integrarsi».
Il paradosso è che per le famiglie rom e sinte stanziali l’amministrazione comunale di Milano vuole realizzare con i pochi soldi pubblici disponibili delle aree di transito mentre per le poche famiglie che ancora svolgono delle attività lavorative itineranti l’unica soluzione è la cacciata. Se questa è democrazia…

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi, citate la fonte se prendete spunto dagli articoli, per favore:

http://www.giornalelibero.com/dblog/

u velto ha detto...

lo spunto sono i diversi articoli de Il Giornale.

Anonimo ha detto...

il problema di fondo (che traspare anche dalle parole dell'assessore Maullu) è che nessuno si è mai sforzato di comprendere veramente la cultura rom, per poterla preservare e integrare con quella del nostro paese. senza comprensione (etimologicamente prendere insieme, contenere in sè) l'ostilità reciproca è inevitabile.

Hidden Side ha detto...

La Russa oggi mette sul piatto un'altra bella fetta di razzismo.