venerdì 2 aprile 2010

Sinti e Rom, II Summit europeo: dubbi e proposte

Programmi, fondi, progetti ma... perché le azioni destinate all'integrazione dei Rom e dei Sinti continuano a sortire "effetti limitati"? Il 9 marzo l'Aula ha discusso della difficile situazione della più vasta minoranza etnica europea. Anche in vista del secondo Summit europeo sui Rom, l'8 aprile, che si concentrerà sull'impegno dell'UE per affrontare la questione rom e sinta
Il dibattito parte dalla constatazione che i fondi UE hanno un "impatto limitato" sulla situazione socio-economica dei rom dei sinti: la Commissione europea può aiutare meglio le autorità locali per farne un uso migliore. E insieme, Commissione UE e autorità nazionali, devono "combattere le discriminazioni, sia palesi che sottointese" vissute dai sinti e dai rom.
Lívia Járóka (in foto), ungherese, PPE, à l'unica deputata rom eletta al Parlamento europeo e si è occupata di preparare il rapporto sulla strategia europea per l'integrazione dei rom e dei sinti. Per lei l'inserimento sociale non è una questione solo morale, ma anche di interesse strettamente finanziario: "La proporzione di rom nella popolazione sta crescendo costantemente, c'è bisogno di un sostegno educativo e di inserimento nel mondo del lavoro perché questo trend non si traduca in più disoccupazione".
La deputata ungherese sostiene anche che l'UE deve fare più pressione sugli Stati membri: "Abbiamo imparato che gli slogan politici non diventeranno mai realtà senza l'aiuto di vincoli e sanzioni".
Nell'UE ci sono attualmente dai 10 ai 12 milioni di rom e sinti, di cui la maggior parte ha acquisito la cittadinanza europea tra il 2004 e il 2007 (accesso, fra gli altri, dell'Ungheria e della Romania nell'UE). La disoccupazione è altissima, anche a causa delle barriere che incontrano nel mondo del lavoro e nell'educazione scolastica. I rom e sinti vengono discriminati anche in termini di accesso al sistema sanitario, e la loro aspettativa di vita è 10 anni inferiore alla media europea.
"Sono il gruppo etnico più odiato e discriminato" conclude Valeriou Nicolae, della Coalizione per europea per i Rom e Sinti. Secondo lui una strategia europea è necessaria perché "centinaia di milioni di euro dei fondi UE sono stati sperperati senza ottenere risultati tangibili".
Il Parlamento ha votato una risoluzione in vista del Secondo Summit europeo dei Rom durante la sessione plenaria del 25 marzo scorso.

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