giovedì 5 aprile 2012

Il grande inganno: la Lega Nord

La Lega Nord è la formazione politica italiana che più si è impegnata ad avvelenare la Società italiana con i virus della xenofobia, della discriminazione e del razzismo. Bersaglio privilegiato, in particolare a partire dal 2006, sono stati i cittadini italiani sinti e rom e i cittadini immigrati rom. Persone appartenenti ad una minoranza storica linguistica ancora non riconosciuta dallo Stato italiano (Legge 482/99) per la ferma opposizione in Parlamento proprio della Lega Nord di Umberto Bossi e Roberto Maroni.

E' stato per l'appunto Roberto Maroni, pochi giorni fa, a spiegare agli studenti dell'Università dell'Insubria, a Varese, quanto la Lega abbia “marciato” sul razzismo e sulla xenofobia perchè si erano accorti che "aumentavano i consensi". Una dichiarazione che aveva sollevato un vespaio tra i leghisti e Maroni si era subito corretto con un comunicato sulla sua pagina facebook. Poche le reazioni politiche e il dibattito sui media si era spento nel giro di qualche ora.

La Lega Nord, e non tanto per quanto emerge oggi dalle inchieste, è una formazione politica fondata sull'autoritarismo e sulla violenza verbale. Ha sempre cavalcato l'anti-politica ma è stato l'esempio italiano più squallido di partitocrazia familistica, dove il “capo famiglia” risulta appunto anche oggi intoccabile. La Lega Nord ha abbracciato la nobile idea del federalismo, non riuscendo nemmeno a metterlo in pratica al proprio interno, e riducendolo ad un feticcio mortale per la società italiana.

La Lega Nord il partito della legalità, della sicurezza, della Roma ladrona... tutti specchietti delle allodole a cui milioni di italiani hanno abboccato, mentre la realtà ben diversa come l'ha descritta con precisione Michele Serra, ieri su Repubblica:
"Più che alla disonestà vera e propria, gli scandali della Lega fanno pensare alla disperata precarietà strutturale di un partito inventato da un fanfarone di paese, finto medico, cantante fallito, che per oltre vent’anni è riuscito ad abbindolare un popolo evidentemente abbindolabile. Tutto, nella storia leghista, è improvvisato e cialtrone, a partire da quel logo fantasma, “Padania”, che non ha alcuna attinenza con storia e geografia e pare sortito da un partita notturna a Risiko annaffiata da troppo alcol. Proseguendo con il ridicolo crak del credito padano, l’inverosimile carriera politica del povero Trota, il cerchio magico con le fattucchiere e le badanti, l’università dell’Insubria, gli amiconi illetterati messi alla Rai per puro sfregio, i finti ministeri a Monza, gli elmi cornuti, gli affaroni in Tanzania… È quasi prodigioso che con ingredienti così poveri la grande simulazione di Bossi abbia potuto reggere così a lungo. È come se un “Amici miei” di basso rango fosse arrivato a governare un Paese. Poi i giudici, non per colpa loro, arrivano sempre dopo. Dopo che milioni di italiani l’hanno bevuta, ci hanno creduto, si sono tappati occhi e orecchie per non sentire e non vedere."

Un “Amici miei” delle valli del Nord Italia che alla “zingarata” ha cambiato i connotati. Non più burla ma violenza razzista che si è abbattuta per anni contro persone inermi che nulla hanno potuto per contrastarla e combatterla. Anni bui che hanno portato disperazione e desolazione.

Pochi in questi giorni possono “scagliare pietre” contro la formazione xenofoba più violenta che abbia calcato le scene politiche in Europa per la semplice ragione che quasi tutti (media e politici) hanno sempre legittimato e a volte anche rinfocolato gli atteggiamenti di istigazione alla discriminazione. Come quando Roberto Maroni, da Ministro dell'Interno, affermò: “no alle case ai rom”. Un'istigazione alla discriminazione che il Comune di Milano ha preso alla lettera finendo condannato per razzismo dal Tribunale.

Roberto Maroni non è stato nemmeno inquisito per le affermazioni fatte a Milano nel settembre 2010 e oggi può andare a spiegare candidamente agli studenti che è di fatto lecito soffiare sulla xenofobia perchè porta voti, sdoganando pubblicamente il razzismo in Italia. Ma la cosa più grave è che sembra sia lui a guidare fra qualche mese la Lega Nord e tutti sono pronti a fargli la corte... di Carlo Berini

4 commenti:

daniele ha detto...

preg.mo Carlo Berini, tutto quanto ha scritto è vero.Però se certi atteggiamenti "leghisti" ci sono stati e ci sono (e spesso condivisi con una strizzatina d'occhio anche da altri partiti e dai cittadini che poi si scandalizzano) hanno radici profonde in decenni di inerzia politica, che per anni se non da sempre non ha voluto affrontare la questione "Zingari".Come sempre poi la verità risulta un pò da tutte le parti, perchè anche Rom e Sinti non sempre hanno comportamenti perfetti (come si dice però sempre nella media di altri popoli ne più ne meno) e anche i Giornali "illuminati" da destra a sinistra a leghista ci marciano col titolone che evidenzia l'appartenenza alle etnie Rom-Sinti quando accade un fattaccio di cronaca nera.Non voglio tediare e chiudo ad esempio da quanti anni e decenni sentiamo politici sindaci ecc... parlare di accoglienza antirazzismo e così via, poi però appena arriva una carovana di Rom su uno spiazzo dopo mezz'ora mandano le forze dell'ordine e li fanno spostare, ma questo accade non dagli ultimi 25 anni con la Lega ma da sempre.Per cui la Lega ha sue pesanti responsabilità ma qualcuno l'ha lasciata fare.cordiali saluti Daniele Rivergaro (PC)

daniele ha detto...

per.sig.Carlo Berini dimenticavo, spero di conoscerla direttamente in futuro, e complimenti per il Suo impegno.
daniele Rivergaro (PC)

Carlo Berini ha detto...

Gentile Daniele, concordo in parte nella sua analisi perchè se fossero sempre stati tutti mandati via non ci sarebbero per esempio le leggi regionali e i "campi nomadi".

Dal maggio 2008 al novembre 2011 la Lega Nord ha chiesto e ottenuto:

- lo stato di emergenza in cinque regioni italiane che il consiglio di stato solo nel novembre scorso ha smontato perchè l'emergenza di fatto non esisteva;

- la criminalizzazione delle persone appartenenti alle minoranze sinte e rom, tant'è che se un rom o un sinto commette un reato scattano meccanismi da far west (Torino, Napoli, Brescia, Teramo, Ascoli, Roma...);

- un sistema di schedatura su base etnica che ha fatto inorridire tutte le istituzioni internazionali;

- lo smantellamento di qualsiasi intervento negli ambiti del lavoro, dell'abitare, della scolarizzazione... (la legge regionale lombarda non è più finanziata, se presentiamo un progetto non possiamo scrivere che è rivolto a sinti e rom);

- un sistema di discriminazione istituzionale che in Italia non si era mai visto (esempio decreto sui sindaci sceriffi);

- una violenza inaudita nei confronti delle abitazioni (anche private) dei sinti e dei rom, lasciando intere famiglie per strada (esempio Brescia, il Vice Sindaco Rolfi ha ballato e brindato sulle macerie delle case di proprietà di rom italiani, dopo averle fatte abbattere).

La lista non è esaustiva ma spero possa dare l'idea del danno provocato.

Aggiungo un'ultimo dato. Durante la campagna di schedatura etnica del giugno/luglio 2008 abbiamo ricevuto in ufficio decine e decine di telefonate di sinti italiani (da tutto il Paese ma soprattuto dal Nord Italia) che chiedevano aiuto per poter espatriare in Germania e Francia.

Il 14 luglio 2008 il Consiglio direttivo di Sucar Drom si è messo in contatto con l'associazione sinta francese più importante e abbiamo discusso e predisposto durante la notte un piano di evacuazione delle famiglie italiane che abitavano nei posti più esposti all'azione dell'exMinistro dell'Interno Roberto Maroni. Dopo due giorni per fortuna è intervenuta la Commissione europea, ma quelle ore sono state drammatiche.

Questo solo per dare un'idea di quanto è successo...

Spero anche io di incontrarla, mi faccia sapere quando passa per Mantova.

Carlo Berini

daniele ha detto...

preg. Carlo Berini, Sicuramente sono dati precisi e allarmanti, per usare un eufemismo,tuttavia ripeto se siamo a questo punto, sono anni anni e decenni che la politica ha girato le spalle alla questione Rom-Sinti, ed extracomunitari sino a quando si è trovata di fronte il problema allora ha investito pochino in campi nomadi, che sono tutto il contrario di quello che può dirsi una condizione normale dell'abitare.Reclusi nell'estrema periferia delle città (io vedo qua a Piacenza), per me sono ghetti e non normali condizioni di vita.Ecco (scusi la mia scarsa infomazione sulla questione) mi pare che a Reggio Emilia sia stato affrontato diversamente il problema con edifici IACP dove si è cercata l'integrazione non creando palazzi ghetto ma cercando di far convivere Sinti-Rom extracomunitari e cittadini italiani , al fine di creare quei rapporti umani base che possono far superare certe barriere culturali.E per finire un modesto consiglio cercate di diffondere il più possibile le problematiche e la conoscenza del Popolo Rom Sinti anche attraverso i normali canali di informazione più popolari spettacoli ecc..(ricordo alcune settimane fa il sig.santini spinelli a forum rete quattro ecc..)forse si ruscirà a migliorare un pochino le cose. salutissimi Daniele