Ancora oggi che siamo nell'anno 2013,
quando in Europa si parla di pari diritti e pari opportunità per
tutti, Bolzano, nell'area di sosta in via Trento 50 (ma non solo),
dove la maggioranza di persone che ci abitano sono anziani, bambini e
ragazzi, le forze dell’ordine sono intervenute in massa per “un controllo di routine” secondo loro, identificando tutti gli
abitanti senza dare ulteriori spiegazioni, come se nessuno sapesse
che in via Trento 50 ci abitiamo solo noi, famiglia Gabrielli, nati e
residenti a Bolzano da sempre.
Ovviamente non c’era nulla di cui le
forze dell’ordine potessero accusarci, in compenso questo
dispiegamento impressionante di forse dell’ordine è riuscito a
spaventare i bambini e anziani. Questo, che è un vero e proprio atto
di forza solo “per un controllo di routine”, è oltraggioso e
vergognoso per tutti noi che con tutte le nostre forze stiamo
cercando di farci conoscere dai nuovi vicini per riuscire a convivere
in pace e armonia con tutti. Dopo questo raid delle forze d’ordine
che cosa penseranno i nostri vicini? Che cosa diranno vedendo tutti
quei carabinieri!
A quanto mi risulta, i controlli sono
stati fatti in vari insediamenti di “zingari”, ma tutt’ora non
ne sappiamo il motivo. Mi rivolgo ai cittadini di Bolzano: pensate se
un giorno le forze d’ordine, polizia o i carabinieri, con un
dispiegamento impressionante di forze arrivassero a casa vostra vi
chiedessero i documenti per identificarvi, trattandovi come
delinquenti e senza darvi nessuna spiegazione. Voi che fareste?
Mia madre che ha vissuto i tempi delle
deportazioni hitleriane e ne ha ancora vivo il ricordo, ha detto che
le sembrava di essere tornata in dietro nel tempo, all’epoca dei
raid che rastrellavano sinti e rom per portarli a morire nei campi di
concentramento.
Come presidente dell’Associazione
Nevo Drom, mi sento obbligato a condannare questi atti di forza e
auspico che in avvenire nel Trentino Alto Adige e in tutta l’Italia,
non si ripetano mai più episodi ingiustificati di questo genere che
trattano i Sinti come cittadini senza diritti. di Radames Gabrielli, Presidente
dell'associazione Nevo Drom e Segretario della Federazione Rom eSinti Insieme
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