Gianni Alemanno ha lanciato la sua
offensiva a Ignazio Marino in vista del ballottaggio e usa come capro
espiatorio rom, sinti e immigrati. Lo abbiamo già visto fare da
Letizia Moratti a Milano contro Pisapia e come tutti ricorderanno il
centro-destra ha perso le elezioni. Non solo, perchè i manifesti su
“zingaropoli” sono finiti in Procura e il Pdl con la Lega Nord sono
stati condannati per istigazione al razzismo. Il centro-destra non ha
capito la lezione e oggi ci riprova...
"Per Marino il nomade può fare qualsiasi cosa", "Marino è l'apertura a nomadi e immigrati che vogliono violare la legge" e ancora “Con Marino a Roma nomadi e delinquenti immigrati", queste le prime dichiarazioni
di Gianni Alemanno dopo la sonora sconfitta al primo turno nelle
elezioni amministrative a Roma. Ad analizzarle queste dichiarazioni
fanno paura per la violenza intrinseca, ma è da considerare che
queste sono state le parole d'ordine per buona parte
dell'Amministrazione Alemanno dei passati cinque anni.
Alemanno era partito bene volendo
dialogare con le comunità rom e sinte, ma è poi finito con
l'abbracciare e dare un impulso, mai visto prima, alla politica
pensata da Rutelli e da Veltroni. In sintesi la creazione di mega
campi fuori dal Raccordo Anulare dove rieducare i rom e sinti. Luoghi
di segregazione e ghettizzazione questi insediamenti sono una delle
vergogne razziste più evidenti dell'Italia contemporanea. E' di oggi la notizia l'assunzione di 106 persone per vigilare nei cosiddetti "campi nomadi", mentre in cinque anni non un posto di lavoro è stato trovato per rom e sinti.
Quando Gianni Alemanno parla di
legalità non pensa a chi commette dei reati ma a chi non vuole
assimilarsi. Chi non si assimila non potrà rientrare a Roma (quindi
abitare entro i confini del Raccordo Anulare) e dovrà essere espulso
anche dai mega campi. Nei prossimi giorni attendiamoci un'offensiva
cartellonistica tra le più violente e razziste degli ultimi anni. di
Carlo Berini
1 commento:
come volevasi dimostrare...
http://www.alemannosindaco.it/manifesti/#
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