Amnesty International si
è detta preoccupata per le recenti notizie di sgomberi forzati che
hanno colpito le comunità rom di Roma. La mattina del 29 gennaio
circa 60 cittadini rumeni di etnia rom, compresi donne e bambini,
sono stati sgomberati dal parco Somaini, dove vivevano da parecchi
mesi in una proprietà abbandonata.
La polizia di stato, che
ha disposto ed eseguito l'operazione, ha dichiarato che lo sgombero
si era reso necessario per ragioni di sicurezza, a causa della
mancanza di sicurezza delle strutture della proprietà. Tuttavia,
alle persone coinvolte non è stata fornita alcuna notifica ufficiale
dello sgombero. Esse sono state invece segnalate per il reato di
invasione di proprietà.
Secondo i testimoni, i
rappresentanti del Municipio V presenti durante lo sgombero si sono
limitati a offrire un riparo alternativo alle donne con bambini
piccoli. Esse hanno rifiutato, in quanto non intendevano separarsi
dal resto del nucleo familiare. Le Organizzazioni non governative
locali hanno riferito che i bambini che risiedevano nell'insediamento
frequentavano regolarmente la scuola e che i pochi che non la
frequentavano erano in attesa dell'ammissione. Il percorso scolastico
di questi bambini è destinato con ogni probabilità a essere
fortemente compromesso dallo sgombero forzato.
Due giorni prima, il 27
gennaio, la polizia ferroviaria aveva eseguito lo sgombero da una
proprietà occupata a via Castelguidone, dove circa 50 rom, compresi
donne e bambini, vivevano da diversi mesi.
Anche quello sgombero era
stato ordinato dalla polizia di stato e non era stato formalmente
notificato agli interessati. Un riparo temporaneo è stato offerto
solo alle donne con figli piccoli ma queste hanno rifiutato. Un
rappresentante del Municipio IV ha riferito ad Amnesty International
che questa istituzione era stata informata solo all'ultimo minuto,
smentendo in questo modo un funzionario di polizia, a sua volta
contattato da Amnesty International, il quale aveva dichiarato che il
Municipio era stato avvisato giorni prima. In ogni caso, dopo aver
manifestato per diverse ore di fronte all'ufficio dell'assessore
comunale per gli Affari sociale, le autorità locali hanno reperito
risorse per fornire alloggio a tutte le persone sgomberate, che hanno
accettato.
Amnesty International ha
sollecitato le autorità competenti a fornire con urgenza alloggio
alternativo, con una soluzione analoga alla precedente, a tutte le
persone sgomberate dal parco Somaini.
Dopo mesi in cui gli
sgomberi forzati erano apparsi sostanzialmente in diminuzione, questi
due casi paiono indicare un mutamento d'approccio, che preoccupa
Amnesty International. L'organizzazione per i diritti umani comprende
che vi sono casi in cui uno sgombero è necessario, per ragioni di
sicurezza o per altri motivi. Tuttavia, le autorità competenti della
città di Roma dovrebbero ricordare che anche quando uno sgombero si
rende necessario, dev'essere eseguito nel rispetto delle norme e
degli standard internazionali sui diritti umani.
Amnesty International
chiede alle autorità di Roma di astenersi da ulteriori sgomberi
forzati, assicurare che le persone sgomberate abbiano accesso alla
riparazione e a un rimedio effettivo e garantire che in futuro il
ricorso agli sgomberi sia considerato come l'estrema soluzione e
portato a termine nel pieno rispetto delle norme e degli standard
internazionali che prevedono la notifica, una reale consultazione e
la fornitura di un alloggio alternativo adeguato alle persone vittime
dello sgombero, evitando di separare i nuclei familiari.
Amnesty International
riconosce la circostanza che più autorità hanno la responsabilità
di assicurare che queste garanzie siano poste in essere e che è
fondamentale un adeguato coordinamento tra di esse per evitare
violazioni dei diritti umani. L'organizzazione chiede al prefetto e
al sindaco di Roma di garantire che siano adottate procedure adeguate
per assicurare che gli sgomberi siano eseguiti solo quando
strettamente necessario e con modalità che rispettino sempre le
norme e gli standard europei e internazionali sui diritti umani.
Gli sgomberi forzati sono
una grave violazione dei diritti umani. Questi ultimi due casi sono
un ulteriore monito per il governo italiano sulla necessità di agire
con urgenza per adottare e far valere un chiaro divieto di sgomberi
forzati così come l'adozione di linee guida per le autorità
competenti a livello nazionale e locale che illustrino le garanzie
che devono essere poste in essere.
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