lunedì 4 aprile 2016

Mantova, 8 aprile: è una questione di diritti

ATTENZIONE: è cambiata la data e il luogo dell'evento causa pioggia.  L'appuntamento è stato anticipato a GIOVEDì 7 APRILE, a Mantova in piazza Martiri di Belfiore, sempre dalle 17.00 alle 20.00.
 
L'8 aprile per la Giornata Internazionale dei Sinti e dei Rom l'associazione Sucar Drom, insieme alla Comunità sinta mantovana e all'Istituto di Cultura Sinta, invitano a Mantova, in piazza Mantegna, dalle ore 17.00 alle ore 20.00.


L'ONU nel 1979 ha dichiarato l’8 aprile: Giornata Internazionale dei Rom e dei Sinti. La data ricorda il primo congresso internazionale organizzato dalle rappresentanze rom, sinte, romanichals, manouche e gitane, tenutosi a Londra l’8 Aprile del 1971. Nell’occasione furono scelti la bandiera - una ruota con diciannove raggi per significare le molteplici minoranze su campo azzurro per il cielo e verde per la terra - e l’inno “Dijelem Dijelem”, composto, dal musicista Jarko Jovanović, che scrisse il testo adattandolo ad una melodia tradizionale. Nel brano sono presenti riferimenti al Porrajmos. Londra nel 1971 fu fondata la Romani Union, l'organizzazione mondiale dei sinti e dei rom e fu nominato presidente Julij Borisovič Bryner, noto come Yul Brynner, famoso attore statunitense di origine sinta.

A Mantova venerdì prossimo sensibilizzeremo sulla questione dei diritti di minoranza negati. In Italia le persone appartenenti alle minoranza linguistica sinta e rom non godono dei diritti di tutela che sono previsti per tutte le altre minoranze linguistiche. Per questa ragione per esempio le bambine e i bambini sinti e rom non godono nella scuola degli stessi diritti goduti dai bambini e dalle bambine appartenenti alla minoranza linguistica ladina o tedesca.


L'articolo 6 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.”, ma le persone appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom non godono di apposite norme di tutela e tutte le Istituzioni internazionali criticano l'Italia per le discriminazioni a cui sono sottoposti sinti e rom italiani ed i rom immigrati nella scuola, nell'accesso al lavoro, nella sanità, nella cultura, nel welfare e nell'abitare.

Lo stesso Governo italiano nel documento “Strategia nazionale d'inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti – Attuazione Comunicazione Commissione europea n. 173/2011” approvato nel 2012 e tutt'ora in vigore, scrive:
“è necessario superare l'approccio di tipo assistenzialista e/o emergenziale ed attuare misure adeguate e specifiche, affinché siano pienamente affermati l'uguaglianza, la parità di trattamento (art. 3 della Costituzione italiana) e la titolarità dei diritti fondamentali e dei doveri inderogabili (art.2 della Costituzione italiana). Il richiamo all'articolo 3 della Costituzione, che riconosce la pari dignità sociale a tutti i cittadini, appare essenziale per la condizione dei Rom, Sinti e Caminanti, popolazioni spesso discriminate, emarginate e stigmatizzate.”

In questo contesto il Consiglio regionale della Lombardia pochi mesi fa ha votato l'abrogazione della legge regionale n. 77 del 1989 a tutela delle persone appartenenti alla minoranza sinta e rom. Secondo la maggioranza che governa la Lombardia, la legge abrogata discriminava chi non era sinto o rom. I Consiglieri hanno affermato che i sinti e rom devono essere uguali a tutti gli altri cittadini lombardi. Tesi che denota una falsa uguaglianza perchè senza giustizia non ci può essere uguaglianza. I Consiglieri regionali dopo aver votato l'abrogazione si sono fatti un vergognoso selfie intorno ad una ruspa.

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