In queste ore il Movimento Ketane,
insieme a Sucar Drom e alle associazioni sinte e rom, sta inviando a
tutti i prefetti d'Italia la diffida dall'azione di ricognizione su base etnica disposta nella direttiva n. 16012/110 del 15 Luglio
2019, “Insediamenti di comunità rom, sinti e caminanti”, firmata
dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
La direttiva mira a combattere
l'abusivismo e le irregolarità edilizie solo se commesse da persone
riconosciute quali appartenenti alla minoranza linguistica non
riconosciuta sinta e rom. Se ti riconosco come rom e hai commesso
delle irregolarità edilizie ti sanziono, se hai commesso degli abusi
edilizi ma non ti riconosco come rom puoi continuare a dormire sonni
tranquilli. La lotta all'abusivismo non deve avere una connotazione
etnica. L'abusivismo etnico è un orrore giuridico che crea
discriminazione.
Inoltre, la minoranza linguistica rom e
sinta non gode in Italia di alcuno statuto giuridico specifico che ne
consenta l’identificazione, dunque è lecito chiedersi in che
maniera sia giuridicamente possibile il riconoscimento e la
targhettizzazione di tali insediamenti. Ed è da ricordare che il
censimento su base etnica viola i principi della Costituzione e che
gli atti di discriminazione etnica/razziale sono perseguibili per
legge.
Per tali ragioni sono diffidati tutti i
prefetti italiani dal procedere a qualunque forma di ricognizione,
censimento raccolta dati di cittadini che abbia come riferimento
insediamenti definiti riguardanti comunità rom, sinte e caminanti.
Nessun commento:
Posta un commento