Il Consiglio direttivo di Sucar Drom ha
scritto alla Prefetta di Mantova perché preoccupato dalle notizie
stampa tambureggianti che parlano di censimento su base etnica nei
confronti delle persone appartenenti alla minoranza linguistica non
riconosciuta sinta e rom, dopo la diffusione della direttiva del
Ministro dell'Interno con oggetto “insediamenti di comunità rom, sinti e camminanti” n. 16012/110 del 15/07/2019.
La direttiva ha sorpreso per i tempi e
le modalità utilizzati dal Ministero dell'Interno a pochi giorni
dall'incontro che avremo, insieme a tutte le associazioni sinte e
rom, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Vincenzo Spadafora, e il neo Direttore dell'UNAR,
Triantafillos Loukarelis, per un aggiornamento e una verifica sulle
azioni intraprese dal Governo italiano in attuazione del documento
“Strategia nazionale d'inclusione dei rom, dei sinti e dei
camminanti” che ha come obiettivo prioritario il superamento della
politica abitativa dei cosiddetti “campi nomadi”.
Nella lettera inviata alla Prefetta si
evidenzia la difficoltà legale nell'individuare gli insediamenti
dove vivono le persone appartenenti alla minoranza, in un contesto
normativo - Legge 482/99 - che non offre la possibilità al cittadino
e alla cittadina di recarsi nel Comune di residenza per dichiarare
l'appartenenza alla minoranza storico-linguisitica sinta e rom. Come
può un funzionario pubblico dichiarare che un immobile è abitato da
una persona appartenente alla minoranza sinta e rom, quando le norme
vigenti non riconoscono l'esistenza della minoranza stessa? Una domanda a cui
il Ministero dell'interno non ha ancora risposto.
Il Consiglio è critico su alcune
generalizzazioni presenti nella circolare, come ad esempio quando si
parla di “significative situazioni di illegalità e di degrado che
frequentemente si registrano negli insediamenti in oggetto” e
ancora l'insistere nel testo su immagini stereotipizzanti nei
confronti delle persone appartenenti alla minoranza non riconosciuta.
In queste ore sono giunte a Mantova
notizie che in alcune città sono state censite le persone
fotografando documenti, compresi quelli dei minori, e questo ha
portato stress e paura nelle famiglie mantovane. L'associazione
confida che non saranno poste in essere azioni di questo segno sul
territorio provinciale ma in ogni caso di concerto con il Movimento
Ketane saranno spedite nelle prossime ore le diffide a tutte le
prefetture italiane.
La direttiva è un chiaro tentativo di
ritornare alle norme introdotte dal Governo Berlusconi nel 2008 con
la cosiddetta “emergenza nomadi” che è stata demolita nei
tribunali perché illegittima e discriminatoria. Sucar Drom è pronta
ad intervenire con un pool di studi legali, di concerto con tutte le
associazioni sinte e rom italiane, per smantellare l'ennesimo
tentativo di violenza di stato.
Nessun commento:
Posta un commento