venerdì 19 luglio 2019

Il censimento e la propaganda di Salvini

Il gruppo consigliare di Sinistra Italiana Mantova è molto preoccupato per le recenti posizioni prese dal Ministro degli Interni riguardanti la minoranza rom e sinta. Martedì 16 Luglio 2019 ha inviato ai prefetti d’Italia una direttiva per censire rom e sinti negli insediamenti irregolari e regolari per la grande operazione di chiusura dei “campi nomadi”. La cosa in sè non sarebbe così problematica se fosse stata inserita all'interno della Strategia Nazionale per l'Inclusione Sociale dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti. Ma così non è la strategia è lettera morta da diversi anni e l'UNAR è stato costantemente depotenziato negli ultimi 10 anni.

La circolare è di una gravità inaudita in quanto ha come oggetto: “insediamenti di comunità rom, sinti e caminanti”, costituendo in questo modo già nell’enunciazione un atto discriminatorio, dal momento che non esistono l’abuso o l’irregolarità etnici. Se lotta all’abusivismo va fatta riguarda tutti gli abusi senza connotazioni etniche. Che senso ha colpire gli abusi, là dove ci sono, di una minoranza etnica e lasciare impuniti gli altri abusi, e sono tanti in tutti i campi?


La circolare consegna un ruolo centrale ai prefetti e ai "Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica", come se la questione degli insediamenti abusivi fosse una mera questione di sicurezza pubblica quando il tema dell'abitare è posto al centro della strategia dal 2012 e nulla (o poco) è stato fatto dal Governo e dagli enti preposti.

Attendiamo con una certa apprensione le scelte del Prefetto che dovrà fare e far fare gli straordinari a tutti gli enti pubblici del Mantovano nel vano tentativo di fare una mappatura dell'esistente in meno di 15 giorni (5 sono già passati) e comunicarla al Ministero. A che pro poi?

Si tratta di capire se l’obiettivo sia solo quello, propagandisticamente agitato, della ruspa che abbatte baracche abusive, oppure quello di considerare che dentro quelle baracche ci sono persone, donne, uomini, bambini che costituirebbero un problema sociale se cacciate dai campi (sia essi regolari o irregolari) senza alternative, aumentando la precarietà e il degrado delle persone sgomberate e l’insicurezza della cittadinanza.

Quale vantaggio avrebbero i cittadini se la precarietà sul territorio aumentasse come conseguenza di questa scelta politica? Quali sarebbero le alternative proposte se in sette anni di strategia nazionale nulla è stato fatto per sanare gli insediamenti abbusivi e trovare soluzioni abitative alternative?

Per questo ci uniamo al movimento Kethane – Rom e Sinti per l’Italia nel chiedere al governo italiano un approccio serio e responsabile che prenda in considerazione la complessità e le ragioni profonde delle attuali condizioni di vita della minoranza rom e sinta in Italia, applicando l’unico strumento normativo vigente al riguardo, la Strategia nazionale per inclusione di Rom, Sinti e Caminanti, approvata dal governo italiano che prevede interventi su 4 assi: casa, lavoro, istruzione, salute, presupposto perché le situazioni di degrado e di illegalità vengano superate e che le condizioni di vita delle comunità Rom e Sinte migliorino, migliorando così generalmente la condizione di vita di tutti i cittadini. di Sinistra Italiana Mantova

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