La circolare è di una gravità
inaudita in quanto ha come oggetto: “insediamenti di comunità rom,
sinti e caminanti”, costituendo in questo modo già
nell’enunciazione un atto discriminatorio, dal momento che non
esistono l’abuso o l’irregolarità etnici. Se lotta
all’abusivismo va fatta riguarda tutti gli abusi senza connotazioni
etniche. Che senso ha colpire gli abusi, là dove ci sono, di una
minoranza etnica e lasciare impuniti gli altri abusi, e sono tanti in
tutti i campi?
La circolare consegna un ruolo centrale
ai prefetti e ai "Comitati provinciali per l’ordine e la
sicurezza pubblica", come se la questione degli insediamenti
abusivi fosse una mera questione di sicurezza pubblica quando il tema
dell'abitare è posto al centro della strategia dal 2012 e nulla (o
poco) è stato fatto dal Governo e dagli enti preposti.
Attendiamo con una certa apprensione le
scelte del Prefetto che dovrà fare e far fare gli straordinari a
tutti gli enti pubblici del Mantovano nel vano tentativo di fare una
mappatura dell'esistente in meno di 15 giorni (5 sono già passati) e
comunicarla al Ministero. A che pro poi?
Si tratta di capire se l’obiettivo
sia solo quello, propagandisticamente agitato, della ruspa che
abbatte baracche abusive, oppure quello di considerare che dentro
quelle baracche ci sono persone, donne, uomini, bambini che
costituirebbero un problema sociale se cacciate dai campi (sia essi
regolari o irregolari) senza alternative, aumentando la precarietà e
il degrado delle persone sgomberate e l’insicurezza della
cittadinanza.
Quale vantaggio avrebbero i cittadini
se la precarietà sul territorio aumentasse come conseguenza di
questa scelta politica? Quali sarebbero le alternative proposte se in
sette anni di strategia nazionale nulla è stato fatto per sanare gli
insediamenti abbusivi e trovare soluzioni abitative alternative?
Per questo ci uniamo al movimento
Kethane – Rom e Sinti per l’Italia nel chiedere al governo
italiano un approccio serio e responsabile che prenda in
considerazione la complessità e le ragioni profonde delle attuali
condizioni di vita della minoranza rom e sinta in Italia, applicando
l’unico strumento normativo vigente al riguardo, la Strategia
nazionale per inclusione di Rom, Sinti e Caminanti, approvata dal
governo italiano che prevede interventi su 4 assi: casa, lavoro,
istruzione, salute, presupposto perché le situazioni di degrado e di
illegalità vengano superate e che le condizioni di vita delle
comunità Rom e Sinte migliorino, migliorando così generalmente la
condizione di vita di tutti i cittadini. di Sinistra Italiana Mantova
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