L'associazione Sucar Drom, insieme all'Istituto di cultura sinta e all'intera Comunità sinta e rom mantovana appoggiano e promuovono le candidature a Milano di Dijana Pavlovic e Toni Deragna, a Roma di Saska Jovanovic. Invitiamo caldamente tutte e tutti a votare per Dijana, Toni e Saska. Endorsement per Dijana da Pierfrancesco Majorino, Simon Woolley, Alfredo Alietti, Jacopo Fo, Moni Ovadia e Paolo Rossi.
Siamo al termine di una campagna elettorale intensa che ha visto la partecipazione di tre persone appartenenti alla minoranza linguistica rom e sinta. In particolare è importante la candidatura di Dijana Pavlovic per il consiglio comunale di Milano nelle liste del Partito Democratico per la competenza politica acquisita negli ultimi dieci anni che l'ha portata ad essere riconosciuta come una delle leader più importanti della minoranza in Europa. Dijana insieme a Mattia Sartori delle Sardine ha lanciato la Città Costituzionale ovvero una città dove ogni cittadinə ha pari dignità sociale ed è eguale davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (Articolo 3).
Altrettanto forti sono le candidature di Toni Deragna per il consiglio del Municipio 5 a Milano e la candidatura di Saska Jovanovic per il consiglio del Municipio 6 a Roma. In questa tornata elettorale appoggiamo a Roma anche due persone a noi vicine ma non appartenenti alla minoranza, Roberto Bortone candidato consigliere per il Municipio 5 e Anna Lodeserto candidata per il consiglio comunale sempre a Roma.
La campagna elettorale di Dijana Pavlovic ha puntato su lavoro, sicurezza, casa e pari opportunità. Sulla cosiddetta “questione rom” ha sgombrato immediatamente il campo affermando: "per quanto riguarda rom e sinti stiamo parlando a Milano di 2500 persone, è un numero ridicolo, si capisce subito che il problema non è sui rom, lo smentiamo con i numeri, ma è più grande, sulle periferie in generale. Soprattutto dopo il Covid molte persone che erano già in una situazione di fragilità hanno perso la casa. Esiste un bisogno abitativo forte al quale bisogna rispondere con una stagione nuova di impegno pubblico". Sulla questione tanto dibattuta sulla sicurezza ha affermato che si deve uscire dalla "banalizzazione del tema della sicurezza, intendendola semplicemente come una questione di ordine pubblico. Per me non esiste una sola sicurezza ma ce ne sono tante. C'è quella della persona, che bisogna garantire, quella sociale, ambientale, del lavoro e sono tutte legate. Se ne cade una cadono tutte le altre. Come si può immaginare di garantire la sicurezza alla persona in un contesto ambientale completamente degradato e abbandonato? Sto parlando non solo dei campi irregolari, ma di via Gola, ad esempio, e di altri punti in città. Come si può pensare all’incolumità delle persone in un contesto in cui i diritti non sono accessibili?".
Durante questa campagna elettorale effettivamente diversa dalle altre per tempi e spazi sono state comunque diverse le iniziative che hanno visto Dijana protagonista dal No Nazi Day con Emanuele Fiano, alla presentazione della CittàCostituzionale con Mattia Sartori, fino al dibattito “E il nostro quartiere?” con Bruno Ceccarelli, Marco Cormio, Marina Melloni e ancora gli incontri nei quartieri e nei mercati con la cittadinanza. Dijana ha chiuso la campagna elettorale insieme a Emanuele Fiano Carmela Rozza, Fabio Ceccarelli e Fabio Galesi, ai Nema Problema e Milton Ferdandez in piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro per “Milano è Unica, la cultura che combatte e sconfigge le differenze”.
Il rinnovo del consiglio comunale e dei municipi a Milano sono a noi geograficamente e politicamente più vicini. I sondaggi danno vincente Sala, il sindaco uscente sostenuto dal centrosinistra ma la nostra attenzione è concentrata sull'elezione del consiglio comunale e sul consiglio del Municipio 5 a Milano per Dijana e Toni.
Nessun commento:
Posta un commento