lunedì 3 settembre 2007

Il nostro slogan: intolleranza zero

L’Italia non cessa di stupirci per le sorprese che ci riserva ad ogni nuovo giorno che espletiamo il rito dell’acquisto dei nostri quotidiani. I titoli ci fanno scoprire che i problemi endemici che affliggono il paese come: lo strapotere della criminalità organizzata che controlla intere regioni, l’evasione fiscale, la diffusa corruzione, le anomalie di un partito azienda che impedisce il formarsi di un autentico partito conservatore, le speculazioni sui prezzi, un parlamento pieno di inquisiti e condannati riciclati, l’impoverimento di fasce sempre più vaste della popolazione, le morti sul lavoro, il lavoro nero, il trionfo dell’illegalità a causa di un sistema giustizia in stato di quasi paralisi, sono piccole cose perché il paese è afflitto soprattutto dalla microcriminalità ed in particolare dai lavavetri.
Il ministro dell’interno l’on. Giuliano Amato, politico solitamente avveduto e dalla indiscutibile preparazione, invita i governanti centrali e locali alla tolleranza zero, su imitazione del celebre Giuliani ex sindaco di New York, perché i cittadini vivono in un clima di insicurezza e la lotta alla criminalità deve partire dal basso altrimenti non si potrà mai sconfiggere la grande criminalità. Dunque ripuliamo le nostre città dai lavavetri e mafia, ‘ndrangheta e camorra si scioglieranno come neve al sole.
A Firenze un amministratore di sinistra emana provvedimenti per dare filo da torcere ai famigerati lavavetri e si riapre l’appassionante dibattito: la lotta alla microillegalità è di destra o di sinistra? Io sapevo che eravamo davvero mal messi nel bel paese, ma è duro rendersi conto che toccato il fondo ci tocca scavare.
È mai possibile che da noi non si possa fare ricorso a leggi serie fondate su un tessuto etico condiviso, invece che lasciarsi andare a trovate propagandistiche per raschiare consensi? Se esiste un racket dei lavavetri che riduce in stato di sfruttamento criminale o di schiavitù degli esseri umani si colpisca il racket, ma se si tratta di un poveraccio che cerca di raggranellare qualche spicciolo per sopravvivere, accanirsi contro di lui è prima di tutto un atto di crudeltà mentale originato da un deficit patologico di senso dell’umanità.
E perché si continua ad alimentare l’allarme insicurezza mentre trafficanti di carne umana che schiavizzano e brutalizzano l’umanità abbandonata dei clandestini per favorire il lauto arricchimento di italianissimi imprenditori agiscono pressoché indisturbati? E che dire delle migliaia di clienti di due prostitute quattordicenni rumene, poco più che bambine (la notizia viene dalla prima pagina del quotidiano di Genova, il Secolo XIX)?
Quei clienti sono nostri concittadini e anche se non lo posso provare ci scommetterei una fortuna che sono elettori moderati, proprio di quel tipo che impreca contro l’insicurezza e la microcriminalità mentre con grande gusto violenta a pagamento delle fanciulle. È facile demagogia la mia? di Moni Ovadia, continua a leggere...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

dopo una serie di luoghi comuni a go-go(politici, mafia, ecc) si attacca un provvedimento che sembra contro i "poveri" lavavetri, quelli per intenderci che minacciano chi non se lo fa lavare(specialmente se è una donna sola) che dire poi di quelle donzelle(fatto che avevo già denunciato qui) che imbrattano(con acqua per l'amor del cielo) le auto sempre di chi rifiuta???
Che ne direste se si mandasse per i campi testimoni di Geova in versione lavavetro...a chi non apre calci alla porta, insulti, ingiurie, ecc???
Chieo scusa ma io HO IL DIRITTO di andare in giro col finestrino aperto.
Per il discorso del clarinetto....a me per svolgere il mio lavoro..se per sbaglio colloco una scala sul suolo pubblico devo chiedere il permesso e aspettare la risposta del comune....sono discriminato rispetto a chi può occupare il suolo pubblico liberamente????
Comunque fa piacere vedere che si lotta contro chi fa proposte anche per la soppressione del lavoro minorile(molti lavavetri e babyscippatori).

Domanda...visto che per colpire la prostituzione bisogna colpire i clienti...lo facciamo anche con i lavavetri e per chi chiede l'elemosina??
In fondo se non ci fosse chi fa lavorare queste persone non ci sarebbe il problema...no???

Anonimo ha detto...

Secondo me hai ragione, xpisp; però hanno ragione anche i lavavetro. Hanno ragione le donzelle che ti bagnano l'auto e hanno ragione quelli che ti rompono le scatole mentre sei al semaforo a respirare lo smog con giù il finestrino.
Insomma, non ci capisco più niente.