
Contro l'annuncio del vicesindaco si è scagliata Carmela Rozza che ha chiesto il «rispetto dell'indicazione del Consiglio comunale». Il rigore e la tolleranza zero contro l'illegalità sono essenziali - ha spiegato la consigliera dell'opposizione - ma lo è altrettanto garantire, a chi ha fatto della legalità un proprio modello di vita, una prospettiva di integrazione».
Restando in tema di sicurezza, nelle prossime settimane il Comune di Milano ospiterà amministratori di altri Comuni dell'area padana per aprire un confronto. Lo ha annunciato il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Salvini, presidente della Comissione consiliare Sicurezza. «Amplieremo i nostri orizzonti con alcuni comuni vicini, a prescindere dalla loro collocazione politica - ha detto Salvini - per vedere come si affrontano nel concreto i temi della sicurezza». Il consigliere leghista ha già preso contatti informali con le amministrazioni di Torino, Bologna, Genova, Firenze e Verona, i cui assessori alla Sicurezza saranno invitati a Palazzo Marino per audizioni congiunte con gli amministratori e i consiglieri.
Nel frattempo l’associazione Sucar Drom sta predisponendo l’azione legale contro il Comune di Milano per discriminazione razziale (patti di legalità e socialità) e per le diverse correlate violazione della legislazione italiana ed europea. L’obiettivo dell’associazione è il ripristino della legalità, violata giornalmente a Milano proprio da chi la continua a “promuovere”. Si procederà con la richiesta di condanna penale del Sindaco, Letizia Moratti, e di tutti suoi collaboratori, a partire da Don Colmegna, che abbiano favorito l’odioso reato di discriminazione razziale.
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