
La giunta ha quindi proclamato lo stato di agitazione "contro una così pesante spirale autoritaria, che per di più non serve a procurare sicurezza ai cittadini, ma serve solo a creare una cortina fumogena che mascheri le incapacità di gestione del territorio e degli agglomerati sociali".
La decisione conferma i contenuti del documento in data 31 ottobre 2007 con cui l’U.C.P.I. ha denunciato la completa inutilità e la finalità puramente elettorale del “pacchetto sicurezza” e ribadisce l’intransigente opposizione nei confronti di politiche della giustizia penale ispirate da logiche emergenziali e ipotecate da una visione prevalentemente emotiva e simbolica dei problemi della legalità
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