lunedì 19 novembre 2007

Magenta (MI), un furto? Colpa dei Rom...

Furti ovunque nel magentino. Di chi è la colpa? Dei Rom, ovviamente. E' il commento unanime della gente. A Boffalora gli ultimi episodi hanno scatenato l'ira di molti che chiedono provvedimenti immediati e maggiori poteri ai sindaci. Gli accampamenti sono spuntati negli ultimi anni come funghi soprattutto a Corbetta dove è in atto una feroce battaglia giudiziaria tra il Comune e due accampamenti a Battuello e Castellazzo dè Stampi dove i Rom di nazionalità macedone hanno acquistato il terreno e costruito abusivamente.
"Non ce ne andremo mai - hanno detto a più riprese - prima ci dicono di farci una casa e quando la costruiamo ci dicono di buttarla giù". Il problema è proprio questo: i rom hanno acquistato con regolare contratto un terreno a destinazione agricola sul quale non si può costruire.
Una recente sentenza del Tar ha dato ragione ai rom per un vizio di forma e quindi al Comune non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche e ricominciare la trafila giudiziaria dall'inizio.
Ci sono insediamenti anche a Boffalora e a Marcallo. A Magenta è presente un solo insediamento di roulotte abitato però esclusivamente da Sinti italiani. Si trova in strada Mainaga, nella frazione di Pontevecchio e chi ci vive non vuole essere additato come responsabile delle innumerevoli incursioni nelle villette della zona: "Non abbiamo niente a che fare con i furti - si difendono i membri della famiglia Fulle che da anni sono accampati a Pontevecchio - anzitutto noi non siamo Rom, ma italiani a tutti gli effetti, anche se sui documenti compare la scritta 'senza fissa dimora'".Si tratta di una quindicina di persone che parlano uno spiccato dialetto magentino e vivono su terreno del Comune in condizioni igieniche precarie, senza container da poter usufruire come doccia, in un luogo dove il degrado la fa da padrone: "Quando avviene un furto nella nostra zona - continuano - vengono da noi e minacciosamente ci chiedono se ne sappiamo qualcosa. E' sempre così e non è giusto. Noi siamo perfettamente integrati a Pontevecchio dove tutti ci conoscono, lavoriamo, raccogliamo rottami e non rubiamo".

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