giovedì 21 febbraio 2008

Rimini, nasce "Sucar Mero"

È nata a Rimini l'associazione “Sucar Mero” che riunisce le comunità Sinti e Rom del territorio. L'associazione riminese ricalca le esperienze di Sucar Drom e Nevo Drom.
Sucar mero significa “bel mare” in lingua sinta. Non poteva che chiamarsi così l'associazione a Rimini. Questa nuova esperienza nasce con l'obiettivo di promuovere per Sinti e Rom il riconoscimento a minoranze etnico linguistiche.
Sucar Mero, con sede in via dell'abete 2, vuole porre agli enti locali e all'opinione pubblica, il tema della partecipazione diretta di rom e sinti nella vita pubblica. E pone immediatamente la questione abitativa per i Sinti italiani: “Chiediamo delle microaree dove poter stare con le nostre famiglie”. Ha ddichiarato Enrico Prina, Presidente dell'associazione Sucar Mero. "Siamo un popolo con specifica cultura e tradizioni e siamo stanchi di essere discriminati o ghettizzati nei campi nomadi. Abbiamo parecchie questioni da portare sul tavolo”.
“Siamo circa 200 in Provincia. 70 vivono nel cosiddetto campo nomadi di via Islanda in condizioni vergognose, da anni cerchiamo terreni sui quali poter edificare". Ha detto Davide Gerardi, Coordinatore di Sucar Mero.
Sulle richieste avanzate dall'associazione Sucar Mero, Stefano Vitali, assessore ai servizi sociali del comune di Rimini ha dichiarato che il comune non intende ascoltare i Sinti. Infatti è da due anni che, violando la legge, non risponde alle lettere inviate da Sucar Drom e Nevo Drom.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

SALVE,
ESISTE PER CASO QUALCHE CORSO DI LINGUA SINTA, SUPPORTATO DA MATERIALE ADUIO? GRAZIE.

DAXXX@TIN.IT

Anonimo ha detto...

Caro Berini con l'apertura di SUCAR MERO sono contrario perchè quello che a fatto il Presidente Signor Prina nei confronti della Presidentessa e consigliera nazionale dell'opera nomadi di Rimini Forli Cesena Rita Filippo quello che a fatto ilSignor Prina si dovrebbe vergognare e di chiedere scusa personalmente e pubblicamente per il resto ai avuto email da rita e sai come stanno le cose e ti pregherei di dirgli di non provare mai più di comportarsi in questa maniera nei confronti della Signora Rita Filippo un abraccio dal carissimo amico Arif Tahiri Presidente Opera Nomadi e Consigliere Nazionale CIAO CIAO

u velto ha detto...

ciao Anonimo, non esitono corsi di lingua sinta anche se l'Istituto di Cultura Sinta dispone di diversi strumenti (dizionari, studi linguistici...). Puoi contattare l'Istituto, i riferimenti li trovi in fondo a questa pagina.

Anonimo ha detto...

ciao Arif Tahiri, ho già scritto a Rita Filippo e sono dispiaciuto per quanto è successo. lunedì penso di vedere il presidente di Sucar Mero a Bolzano. in quell'occasione sia io che Radames Gabrielli (presidente di Nevo Drom) chiedermo a Prina spiegazioni.

Anonimo ha detto...

ciao Arif Tahiri, la versione della signora Rita Filippo è un po' diversa da quella che mi è stata raccontata da una decina di persone, presenti durante lo scontro verbale.
spero che vi sia la capacità da parte di tutti di superare l'incidente.

Anonimo ha detto...

sono un sinto della provincia di trento (rovereto) vi scrivo per dirvi ciò non ritengo giusto che la nostra lingua la insegnamo ai gagè anche a me capita che qualcuno mi chieda di insegnarli il sinto anche pagandomi ma ho sempre rifiutato lo so che la cultura col tempo e andata un po perssa ma credo che un po dorgolio sia rimasto fra i sinti per ciò prima di fare qualcosa chiedetevi se e giusto
ie sinto

u velto ha detto...

ciao Sinto di Rovereto, a dire la verità in vent'anni qualche raclo e qualche racli hanno a noi chiesto di sapere qualche parola ma mai nessuno con vera convinzione. quindi, secondo me, non ti devi preoccupare.
noi non abbiamo mai insegnato a nessuno la lingua sinta anche se di fatto negli ultimi centocinquanta anni ad oggi sono stati pubblicati diversi libri con vocabolari, in diverse lingue. quindi se qualcuno la volesse veramente imparare sarebbe abbastanza semplice. basta andare in una biblioteca e cercare i diversi libri.
la lingua per un sinto è molto importante ma sarebbe utile che si discutesse se sia giusto o no, tenere la lingua "segreta". ma è una discussione da fare insieme con tutti i sinti.

Anonimo ha detto...

Trovo affascinante che ci si tenga per sé la propria lingua, come se fosse magica. Però mi piacerebbe conoscerla meglio, per capire meglio la vostra cultura, che è una delle culture di questo paese; anzi mi piacerebbe che venisse tutelata come succede con altre minoranze linguistiche.

Giovanni