sabato 5 aprile 2008

Roma, il Comune caccia i Rom ma accoglie i gatti

Continuano gli sgomberi in diverse parti del Paese, gli ultimi in ordine di tempo a Milano, Roma e Reggio Emilia. Oramai la stampa in moti casi non li segnala più ma ha segnalato un fatto interessante accaduto a Roma.
Il 3 aprile sono state sgomberate alcune famiglie Rom rumene all'interno nel parco del Pineto (a Pineta Sacchetti, via Montilio, angolo via Di Valle Aurelia), naturalmente cacciate senza alternativa abitativa. Ma qualcuno in quel insediamento ha ricevuto accoglienza dal Comune di Roma: sette gattini di poche settimane, quattro dei quali ancora in fase di svezzamento.
Sono stati prontamente salvati dall'Ufficio Diritti Animali del Comune. Grazie alla segnalazione pervenuta al call-center da parte di alcuni cittadini, due operatrici dell'Area Tecnica Gatti dell'Uda si sono subito recate tra le baracche, durante lo sgombero, accompagnate dai Guardia-Parco e da alcuni addetti ai lavori di bonifica dell'area, e hanno salvato i gattini.
I piccoli sono stati prelevati e portati al sicuro in una struttura comunale, dove verranno svezzati e sottoposti a visita medico-veterinaria.
Siamo felici che la società italiana abbia costruito un sistema di tutela per i gatti, siamo dispiaciuti che la stessa tutela non esista per uomini, donne e bambini, per il solo fatto che sono Rom.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra più che giusto. I gatti non sporcano, non rubano e non si aggrappano come parassiti alla società civile.

Anonimo ha detto...

ciao Andrea, le tue sono affermazioni razziste. io sono un sinto e come la stragrande maggioranza dei sinti e dei rom, non sporco, non rubo e non sono un parassita.
aspetto le tue scuse