E’ di ieri sera la notizia, rilanciata stamani dal quotidiano spagnolo El Paìs, che l’eurodeputato Antonio Tajani, vicepresidente del PPE, e tra i più papabili candidati alla vicepresidenza della Commissione Europea come successore di Franco Frattini, non ricoprirà la delega a Giustizia, Libertà e Sicurezza.
Nell’eventualità in cui, infatti, sarà Tajani a sostituire Frattini, al presidente della delegazione di Forza Italia in Europarlmanto spetterà la delega ai Trasporti; sarà invece il francese Jacques Barrot, su decisione del presidente della Commissione Europea Barroso, a doversi occupare di giustizia, libertà e sicurezza.
“E’ una decisione che fa onore all’Europa” commentano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau. “EveryOne, così come i diversi deputati europei di quasi tutti i gruppi parlamentari, aveva espresso, con una dura protesta inoltrata ai membri della Commissione, la sua contrarietà alla candidatura di Tajani come successore di Frattini su temi per i quali non solo non c’erano competenze adeguate, ma soprattutto si rischiavano mosse pericolose ai danni di categorie sociali discriminate o, nei casi peggiori, perseguitate, specie in Italia se si pensa agli omosessuali e ai Rom.
Omofobia e xenofobia sono atteggiamenti che dovrebbero stare fuori dalle porte del Parlamento Europeo e dovrebbero essere banditi dalla Commissione, così come chi se ne fa portatore. E’ rassicurante” continuano Malini, Pegoraro e Picciau “che Barroso abbia ascoltato le voci di dissenso, impedendo il dilagare di una deriva preoccupante – sempre più diffusa in Italia, con l’ascesa forte di Silvio Berlusconi e della Lega al Governo – soprattutto per il mancato rispetto dei diritti civili e delle libertà fondamentali”.
Nessun commento:
Posta un commento